Galleria d’Arte Moderna di Milano
25 Novembre 2022La Certosa di Pavia
28 Novembre 2022Berlino è una città in cui si condensano tutti i drammi e i totalitarismi del secolo breve.
Distrutta tre volte, tre volte ricostruita.
Distrutta economicamente dal disastro della Prima Guerra Mondiale, seppe diventare punto di riferimento artistico del continente (si pensi che fu sede della Bauhuas).
Distrutta dai bombardamenti russi nel 1945 fu ricostruita, anche se permangono in essa ferite significative di quella battaglia,
Infine divisa in due da un muro è adesso simbolo di un mondo in ebollizione.
In effetti, la città è meglio conosciuta per i suoi sorprendenti contrasti. Gli edifici storici si affiancano all’architettura moderna mentre il passato e il presente si mescolano.
Una città, mille città
Le attrazioni che Berlino ha da offrire, dalla Porta di Brandeburgo all’Ufficio del Cancelliere, testimoniano la storia di un’intera nazione. La capitale della Germania ospita tutti i principali edifici governativi, incluso lo storico edificio del Reichstag come sede del parlamento tedesco.
Berlino è la città dell’arte, degli artisti e dei musei. Infatti, preziosi manufatti provenienti da tutto il mondo sono esposti in più di 170 musei, alcuni dei quali si trovano nell’Isola dei Musei di fama internazionale. Berlino è una destinazione popolare per gli appassionati di musica classica provenienti da ogni angolo del globo grazie alle sue orchestre, come la Filarmonica di Berlino, famosa in tutto il mondo, e ai tre enormi teatri dell’opera della città, dove vengono eseguite opere e balletti spettacolari. E non c’è fine ai teatri specializzati in spettacoli di varietà, riviste, cabaret e altro per garantire che ci sia sempre qualcosa per intrattenere tutti.
Gli amanti dello shopping sono a casa loro sul famoso Kurfürstendamm, sull’elegante Friedrichstraße e nelle boutique indipendenti intorno all’Hackesche Höfe. Berlino è una città di tendenza quando si tratta di musica, arte e vita. Sempre più artisti si riversano a Berlino da tutto il mondo per trarre ispirazione dalle infinite vibrazioni creative, rendendola una delle destinazioni più eccitanti di tutta Europa. Dal 1989 la città è in fermento per il cambiamento: Berlino semplicemente non può stare ferma per un momento.
Berlino e il verde pubblico
Eppure la città rimane in qualche modo in armonia con la natura, con molti spazi aperti, come lo storico aeroporto di Tempelhof, dove le persone possono andare a respirare una boccata d’aria fresca. Con vasti parchi, aree boschive e laghi, Berlino è la città più verde della Germania. Durante i mesi estivi, tutti si spostano all’aperto. Dopo tutto, il sole e le serate miti si godono al meglio nei bar sulle rive di un fiume o di un lago, nei caffè, nei cinema all’aperto e nei teatri.
Tiergarten
Ex terreno di caccia della nobiltà prussiana, ora è un enorme parco, con uno Zoo di livello mondiale
Berlino, città stato, è uno stato nello stato
Berlino è la città più grande dell’Unione Europea e della Germania, ed è anche un Bundesland della Germania, quindi una “città-stato”. Infatti, a 70 km dal confine polacco, si trova fisicamente al centro della regione geografica del Brandeburgo, ma non fa parte dell’omonimo Land, da cui è peraltro interamente circondata.
Capitale federale della Repubblica Federale di Germania e sede del suo governo, è uno dei più importanti centri politici, culturali, scientifici, fieristici e mediatici d’Europa ed è il secondo comune più popoloso dell’Unione europea, con 3.531.201 abitanti.
Fiumi, laghi e alture
Il centro di Berlino sorge sulle rive della Sprea, in un’ampia valle di origine glaciale. laghi berlinesi, nei mesi estivi, sono molto frequentati dai bagnanti.
Porta di Brandeburgo
La Porta di Brandeburgo è una porta in stile neoclassico di Berlino. Si trova sul lato occidentale del Pariser Platz, nel quartiere di Mitte al confine con il quartiere del Tiergarten. Faceva parte di Berlino Est durante il periodo della guerra fredda.
È il monumento più famoso di Berlino ed è conosciuto in tutto il mondo come simbolo della città stessa e della Germania.
Berlino distrutta nel 1945
Kaiser Wilhelm Gedächtniskirche è la chiesa commemorativa dell’Imperatore Guglielmo. La Cattedrale è stata distrutta durante la seconda guerra mondiale, e non è stata ricostruita apposta, al fine anche di lasciare una traccia. La Torre anteriore è tutto ciò che rimane. A fianco un memoriale.
Il muro di Berlino e l’olocausto
Non esiste nessuna città che riesca a incarnare i principali drammi del novecento, dovuti all’ottusità dei due totalitarismi più iniqui, come Berlino.
La Germania divisa
La divisione della Germania era stata decisa dopo la Seconda guerra mondiale, nel corso della conferenza di Yalt. Negli anni successivi i tre settori controllati dagli stati occidentali divennero sostanzialmente una parte della Germania Ovest. La chiusura del confine tra Berlino Ovest e Berlino Est fu decisa prima della costruzione del Muro, e cioè nel 1952, quando le tensioni della Guerra Fredda tra i due blocchi , cominciarono ad aumentare significativamente.
Gli anni cinquanta
In realtà a Berlino, nei primissimi anni del dopoguerra, il confine tra est ed ovest non era ancora insuperabile, e per tutti gli anni ’50 centinaia di migliaia di persone fuggivano ogni anno dall’est all’ovest, per la maggior parte erano giovani con meno di 30 anni e spesso persone con una buona formazione professionale, laureati, operai specializzati e artigiani, che all’ovest si aspettavano un futuro più redditizio e più libero.
La costruzione del muro (1961)
Nelle prime ore del 13 agosto del 1961 le unità armate della Germania dell’est interruppero tutti i collegamenti tra Berlino est e ovest e iniziavano a costruire, un muro insuperabile che avrebbe attraversato tutta la città, che avrebbe diviso le famiglie in due e tagliato la strada tra casa e posto di lavoro, scuola e università. Non solo a Berlino ma in tutta la Germania il confine tra est ed ovest diventò una trappola mortale. I soldati ricevettero l’ordine di sparare su tutti quelli che cercavano di attraversare la zona di confine, che con gli anni fu attrezzata con macchinari sempre più terrificanti, con mine anti-uomo, filo spinato alimentato con corrente ad alta tensione, e addirittura con impianti che sparavano automaticamente su tutto quello che si muoveva nella cosiddetta “striscia della morte”.
Gli anni più drammatici
Per 28 anni, dal 1961 al 1989, il muro di Berlino ha tagliato in due non solo una città, ma un intero paese. Fu il simbolo della più crudele divisione del mondo. La parte orientale faceva molto più fatica a riprendersi: era svantaggiata all’inizio per le pesanti richieste economiche fatte dall’Unione Sovietica per riparare i danni subiti nella guerra , mentre la parte occidentale era molto più sviluppata in senso economico.
La caduta del muro.
Il 9 novembre 1989 è ricordato per la caduta del Muro di Berlino, uno dei principali eventi storici del Novecento. E per come andarono le cose fu una giornata incredibile. La caduta del Muro di Berlino mise fine alla divisione della capitale della Germania che era stata sancita con la costruzione del Muro 28 anni prima. Ancora oggi la caduta del Muro di Berlino viene ricordata come uno degli eventi più significativi della fine della Guerra Fredda, che si sarebbe definitivamente conclusa due anni più tardi, con il disfacimento dell’Unione Sovietica.
East Side Gallery
La East Side Gallery è il maggior tratto rimasto in posizione originale del muro di Berlino, e rappresenta un memoriale internazionale dedicato alla libertà. Questa sezione di muro è lunga 1,3 km ed è interamente dipinta con graffiti fatti da diversi artisti, riguardanti il tema della pace o comunque della caduta del muro in seguito alla fine della “guerra fredda”. Il muro fu dipinto nel 1990, e dal 1992 è considerato monumento protetto.
Alexanderplatz
Alexanderplatz è un’importante piazza di Berlino, nel quartiere Mitte.
Grande centro commerciale, nodo viabilistico e di trasporti, Alexanderplatz è storicamente considerata il centro della parte orientale della città. In origine era un mercato di bestiame e le fu dato nome Alexanderplatz in onore di una visita dello zar russo Alessandro I a Berlino il 25 ottobre 1805. La piazza divenne importante nel tardo XIX secolo con la costruzione di una stazione.
Potsdamer Platz
Potsdamer Platz è un’importante piazza berlinese, posta nel quartiere Tiergarten, al confine con Mitte. Prende nome dalla città di Potsdam e si trova nel punto in cui la strada per Potsdam oltrepassava la cinta doganale attraverso il Potsdamer Tor.
La piazza ha avuto una storia travagliata: negli anni della repubblica di Weimar costituiva il maggiore centro commerciale, culturale e di trasporti della città; successivamente fu spodestata dall’area del Neuer Westen circostante Breitscheidplatz; devastata dalla guerra e drammaticamente segnata dall’erezione del Muro, ha costituito negli anni novanta il più ambizioso progetto urbano della città riunificata. Attualmente Potsdamer Platz è centro di un nuovo quartiere residenziale, direzionale e commerciale; costituisce un eccezionale richiamo turistico e simboleggia la nuova Berlino.
Museumsinsel
L’Isola dei musei è la parte settentrionale dell’isola della Sprea al centro di Berlino. La parte meridionale dell’isola è invece detta Fischerinsel.
Il nome “Isola dei musei” è dovuto al gran numero di musei, di importanza internazionale, che si trovano nell’area. I musei sono parte del gruppo dei Musei statali di Berlino appartenenti alla Fondazione del patrimonio culturale prussiano. | Per l’immensa importanza culturale ed artistica, l’Isola dei musei è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Il memoriale dell’ Olocausto
Nel 1999, dopo lunghi dibattiti, il parlamento tedesco ha deciso di istituire un sito commemorativo centrale, il Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa. Il concorso per progettarlo è stato vinto dall’architetto newyorkese Peter Eisenman. Il memoriale è stato inaugurato cerimonialmente nel 2005.
In un sito di 19.000 metri quadrati, Eisenman ha posizionato 2711 lastre di cemento di diverse altezze. L’area è aperta giorno e notte e da tutti e quattro i lati è possibile immergersi completamente nella struttura spaziale completamente accessibile. Il memoriale si trova su un leggero pendio e la sua forma ondulata è diversa ovunque ti trovi. Il pavimento in cemento irregolare offre a molti visitatori un momento di vertigine o addirittura di incertezza. La sua apertura e astrattezza ti danno lo spazio per affrontare l’argomento in modo personale. La vastità dell’installazione e la sua mancanza di un punto centrale della memoria mettono in discussione il concetto convenzionale di memoriale. Questo crea un luogo del ricordo, ma non con i soliti mezzi.
Colonna della Vittoria
Di 70 metri (210′) di altezza, celebra le vittorie consecutive su Austria, Francia e Danimarca. In cima la dea della vittoria. Sui lati i cannoni catturati durante le vittoriose campagne militari
Stadio Olimpico
Ospitò i Giochi olimpici estivi del 1936. Famoso per i nazisti e Jesse Owens. Ha ospitato la finale della Coppa del Mondo 2006. Sede dell’Hertha, la migliore squadra di calcio professionistica di Berlino
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