Fa’ splendere il tuo volto, Signore, e noi saremo salvi
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1 Dicembre 2022Emilio o dell’educazione (titolo originale Émile ou De l’éducation) del 1762, era considerato da Rousseau la più importante delle sue opere.
Qui lo scrittore ginevrino si concentra sulla questione di quale tipo di educazione consentirebbe all’ “uomo naturale” di navigare nelle complessità delle relazioni sociali.
Fu molto controverso quando fu pubblicato, bandito e bruciato a Parigi e Ginevra.
Il punto di partenza
“Tutto è buono in quanto esce dalle mani del Fattore del mondo, ma degenera una volta che entra nelle mani dell’uomo”.
Questa frase iniziale di Emile racchiude sia la teoria della natura umana che Rousseau assume sia la crisi a cui sta cercando di rispondere.
La natura umana è, da questo punto di vista, fondamentalmente buona.
Come dice anche il filosofo cinese Mencio, questa bontà va intesa come una capacità piuttosto che come un fatto compiuto.
Questo spiega perché questa la bontà fondamentale può degenerare, se la capacità è irrealizzata o addirittura corrotta.
Questa corruzione deve essere spiegata con i problemi della disuguaglianza e dell’accumulazione illegittima di potere.
Diagnosi
Come abbiamo visto, sebbene sia possibile accertare lo stato naturale degli esseri umani, in realtà noi non occupiamo mai lo stato di natura puro.
Rousseau è molto più realista al riguardo di molti altri teorici del contratto sociale.
Lo stato che occupiamo è sempre già corrotto da disuguaglianze esistenti e accumuli di potere, e questi richiedono la seguente diagnosi:
“I pregiudizi, l’autorità, la necessità, l’esempio, le istituzioni sociali in cui siamo immersi, schiaccerebbero la natura [nell’uomo] senza mettere nulla al suo posto” .
La prescrizione
“Le piante sono modellate dalla coltivazione, gli uomini dall’educazione”.
Se le relazioni umane esistenti sono la fonte del problema, una forma speciale di questa relazione è anche la cura: l’educazione.
Rousseau esamina i vari modi in cui acquisiamo conoscenza e individua tre modalità principali:
- L’Educazione naturale consiste nello sviluppo delle nostre facoltà di conoscenza e sensibilità.
- L’educazione degli uomini consiste nello sviluppare l’uso di queste facoltà per scopi specifici.
- L’educazione delle cose consiste nell’imparare attraverso l’esperienza come le cose che ci circondano ci influenzano o possono essere influenzate.
Educazione umana
Ovviamente, il primo e l’ultimo di questi tipi di educazione, almeno nelle loro forme più fondamentali, non sono sotto il controllo umano.
È la nostra cosciente autoeducazione che dobbiamo considerare, e Rousseau non è particolarmente ottimista riguardo alle sue possibilità.
Gli sembra ovvio che i fini della natura siano affrontati solo quando le tre forme di educazione sono animate verso lo stesso fine: lo sviluppo delle nostre facoltà e capacità naturali.
Il problema, quando ce n’è uno, sta ovviamente nella “Educazione degli uomini”.
È l’unico su cui abbiamo il controllo.
Educazione Comune vs. Individuale
Alla ricerca dell’armonia educativa, possiamo scegliere di essere educati in comune secondo le norme sociali prevalenti, oppure possiamo cercare un contesto educativo più individualizzato.
Per ragioni che dovrebbero essere evidenti, Rousseau è scettico sull’educazione comunitaria, insistendo sul fatto che le persone “eccezionali” (quelle che sono sia individui che cittadini) sono prodotte in un contesto più individualizzato.
Cosa viene prodotto? Non contenuti o formazione, ma esseri umani.
Una distinzione importante
Abbiamo parlato un po’ genericamente della natura umana, ma Rousseau, come molti altri del suo tempo, era convinto che ci fossero due diverse nature umane: quella degli uomini e quella delle donne.
Sulla base delle differenze osservate tra i comportamenti e le capacità di uomini e donne, Rousseau tenta di specificare le differenze specifiche di uomini e donne.
- Gli uomini sono attivi e forti; le donne passive e deboli.
- Gli uomini sono autorevoli; le donne piacciono.
- Gli uomini sono forti; le donne sono affascinanti.
- Gli uomini sono audaci; le donne sono timide
Un’educazione diversa
“Uomini e donne sono influenzati in modo diseguale dal sesso. Il maschio è solo un maschio a volte; la femmina è femmina per tutta la vita e non può mai dimenticare il suo sesso”
Questa affermazione condiziona i diversi modelli educativi che Rousseau propone per uomini e donne.
Le differenze specifiche sono meno importanti del principio che le distingue.
Audio Lezioni, ascolta il podcast sulla Pedagogia e organizzazione della scuola del DS Luigi Gaudio
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