Scuola: un cambiamento necessario e urgente
8 Gennaio 2023Seconda guerra d’indipendenza
9 Gennaio 2023La prima guerra d’indipendenza italiana contrappose il Regno di Sardegna all’Impero austriaco. Malgrado un vantaggio iniziale, dato dal successo dell’insurrezione a Vienna e a Milano, la guerra fu vinta dagli austriaci, grazie alla paziente opera di riorganizzazione dell’esercito operata da Radetzky nel quadrilatero.
Gli storici dividono la guerra in tre fasi.
- La prima fase va dal 23 marzo 1848 al 9 agosto 1848. Dopo le Cinque Giornate di Milano (18-22 marzo 1848), il re Carlo Alberto di Sardegna dichiarò guerra all’Austria. Con l’aiuto dello Stato Pontificio, del Granducato di Toscana e del Regno delle Due Sicilie, re Carlo Alberto sconfisse il maresciallo austriaco Radetzky a Pastrengo il 13 aprile, a Verona il 6 maggio ea Peschiera il 30 maggio.
Tuttavia, durante la battaglia di Custoza (23-25 luglio 1848), l’esercito austriaco sconfisse l’esercito piemontese e il re Carlo Alberto capitolò il 5 agosto. - La seconda fase è una tregua dal 9 agosto 1848 al 20 marzo 1849.
- La terza fase è dal 20 marzo 1849 al 24 marzo 1849. Il 20 marzo 1849, il re Carlo Alberto dichiarò guerra all’Austria, ma l’esercito austriaco sconfisse l’esercito piemontese nella la battaglia di Novara (22-23 marzo). L’armistizio di Vignale, firmato il 26 marzo, pose fine alla guerra. Così, la Lombardia fu nuovamente governata dall’Austria. Nel 1849 furono repressi anche gli ultimi moti insurrezionali. In particolare, il 25 aprile 1849 Luigi Napoleone Bonaparte inviò a Civitavecchia diecimila soldati francesi per rovesciare la Repubblica Romana. Dopo quella Romana, cadde anche la Repubblica Veneta, quindi il potere asburgico fu restaurato in tutto il lombardo-veneto.