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17 Gennaio 2023Veronica Franco sta ancora catturando la curiosità e l’immaginazione di molti, come un simbolo femminile della sensualità, dell’eleganza, della bellezza e dell’indipendenza, in una società in cui la donna subiva ancora grosse limitazioni della sua autonomia.
Breve biografia di Veronica Franco
Nacque a Venezia nel 1546 e vi morì nel 1591.
Fu cortigiana come la madre, ma anche grande poetessa.
Nel 1580 fu imprigionata e subì un processo da parte dell’Inquisizione, ma venne prosciolta grazie alla sua brillante autodifesa in dialetto veneto.
Se oggi è possibile leggere i suoi versi è grazie soprattutto a Domenico Venier. Tra i due vi fu infatti una fitta corrispondenza che venne pubblicata nel 1580 in un epistolario.
L’opera poetica di Veronica Franco
Marco Venier, contribuì decisamente all’affermazione letteraria della cortigiana. La sua celebrità giunse al culmine nel 1574, quando il re Enrico III di Francia volle trascorrere una notte d’amore con lei, che, come atto dì gratitudine, gli indirizzò una lettera con due sonetti. Sempre nel 1575 riunì diciotto capitoli da lei composti nel volume delle Terze rime dedicato a Guglielmo Gonzaga duca di Mantova. Ne1 1580 compose le cinquanta Lettere familiari a diversi, indirizzate al cardinale di Ferrara. Con la Franco la poesia italiana del Cinquecento pervenne ad acquisire il gusto di un realismo erotico capace di riscrivere e di rinnovare i canoni del petrarchismo bembiano. Leggiamo i seguenti capitoli in terza rima:
–S’esser del vostro amor potessi certa
–Questa la tua fedel Franca ti scrive
S’esser del vostro amor potessi certa
Commento
In questo primo capitolo, Veronica non rinuncia ad accentuare le prerogative del mestiere esercitato, usando una tecnica che esalta, in modo intrigante e con straordinaria immediatezza, le qualità amatorie possedute.
Testo della poesia
S’esser del vostro amor potessi certa
per quel che mostran le parole e ‘l volto,
che spesso tengon varia alma coperta;
se quel che tien la mente in se raccolto
mostrasson le vestigie esterne in guisa
ch’altri non fosse spesso in frode còlto,
quella tema da me fora divisa,
di cui quando perciò m’assicurassi,
semplice e sciocca, ne sarei derisa:
«a un luogo stesso per molte vie vassi»,
dice il proverbio; ne sicuro è punto
rivolger dietro a l’apparenzie i passi.
Questa la tua fedel Franca ti scrive
Commento
In questo secondo capitolo, Veronica tratta il sospiroso motivo della lontananza dall’amante che si sottrae agli effetti più prevedibili sortiti dal ricongiungimento col partner.
Testo della poesia
Questa la tua fedel Franca ti scrive,
dolce, gentil, suo valoroso amante;
la qual, lunge da te, misera vive.
Non così tosto, oimè, volsi le piante
da la donzella d’Adria, ove ‘l mio core
abita, ch’io mutai voglia e sembiante:
perduto de la vita ogni vigore,
pallida e lagrimosa ne l’aspetto,
mi fei grave soggiorno di dolore;
e, di languir lo spirito costretto,
de lo sparger gravosi afflitti lai,
e del pianger sol trassi alto diletto.
Le veneziane e le cortigiane nell’arte
Veronica Franco fece probabilmente da modella per alcuni pittori che soggiornarono a Venezia nella seconda metà del secolo.
Ad esempio un anonimo seguace di Jacopo Tintoretto ha dipinto un Ritratto di dama, conservato oggi al Worcester Art Museum (UK) che molti considerano un Ritratto di Veronica Franco.
Anche Tiziano, Giorgione e Carpacccio (vedi le sue “Due dame veneziane”) hanno raffigurato dame veneziane
Veronica Franco la “cortigiana onesta” nelle recente letteratura e nel cinema
- Margaret F. Rosenthal ha scritto The Honest Courtesan: Veronica Franco, Citizen and Writer in Sixteenth- Century Venice. per i tipi della University of Chicago Press, nel 1992
- “Padrona del suo destino” (Dangerous beauty) è un film del 1998 diretto da Marshall Herskovitz, basato sulla biografia The honest courtesan di Margaret F. Rosenthal.
Catherine McCormack vi interpreta Veronica Franco, e Jacqueline Bisset veste i panni di sua madre, Paola Franco
Veronica Franco nella toponomastica
- A Padova le è stata intitolata una via