La scuola secondo Corrado Augias e Umberto Galiberti
21 Febbraio 2024Sant’ Anselmo d’Aosta
25 Febbraio 2024Anselmo d’Aosta, conosciuto anche come Anselmo di Canterbury o Sant’Anselmo, è stato un teologo, filosofo e vescovo cristiano del XII secolo. È considerato uno dei più grandi pensatori medievali e uno dei padri della filosofia scolastica.
Anselmo nacque intorno al 1033 ad Aosta e morì nel 1109 a Canterbury. Anselmo è noto soprattutto per le sue opere riguardanti la teologia e la filosofia, tra cui “Proslogion”, in cui espone l’argomento ontologico per dimostrare l’esistenza di Dio, e “Cur Deus Homo” (Perché Dio si è fatto uomo), un trattato sulla teologia dell’incarnazione. Ha anche svolto un ruolo importante nel dibattito sul libero arbitrio e sulla predestinazione. Anselmo è stato canonizzato nel 1494 e la sua festa liturgica cade il 21 aprile.
- Anselmo d’Aosta
[Aosta 1033 – Canterbury 1109]
- Abate del monastero benedettino di Bec in Normandia
- Arcivescovo di Canterbury (dopo la conquista normanna dell’Inghilterra)
Doctor magnificus e padre della Scolastica
Santo della chiesa cattolica
Dove:
– ducato di Normandia, monastero benedettino di Bec di antica tradizione “carolingia”: schola ed ecclesia
– modello da cui si irraggiò il nuovo monachesimo d’Inghilterra dopo la conquista normanna
Quando:
– secolo XI, quando ormai i Vichinghi convertiti avevano restaurato le abbazie saccheggiate dai loro padri.
Lanfranco da Pavia e Anselmo d’Aosta furono due grandi santi abati di Bec, e uno dopo l’altro vescovi di Canterbury
- Monologion: le prove a posteriori
Anselmo (1033-1109) si interessa soprattutto alla questione di Dio, al cui proposito egli distingue la questione dell’esistenza da quella della natura (essenza).
Tale distinzione si ritrova nel Monologion, dove egli formula le quattro prove a posteriori dell’esistenza di Dio (dagli effetti alle cause)
- 1) Summum bonum
Dio come aliquid summe bonum
Vi sono innumerevoli cose buone, la cui diversità viene sperimentata dai sensi e confermata con la ragione.
Ciò comporta che le diverse cose presentino diversi gradi di bontà. Ma tutte sono buone per qualcosa che deve essere inteso come identico nelle cose differenti (così come le cose sono dette più o meno giuste in riferimento al grado di giustizia che in esse si esprime).
Ciò significa che i diversi beni sono tali non per sé ma per altro, altrimenti tutti sarebbero beni allo stesso modo.
Deve quindi esistere un bene che sia identico, uno e per sé.
Essendo unico non può essere pensato come uguale o inferiore agli altri beni diversi: esso deve essere superiore.
Esiste un ente sommo che è sommamente buono
- 2) Summum Magnum
Dio come aliquid summe magnum
Allo stesso modo in cui si è trovato che vi è qualcosa di sommamente buono, così deve darsi qualcosa di sommamente grande (nel valore, non nella quantità. Ad es. la sapienza: tanto è maggiore tanto è migliore e più degna) perché tutte le cose che sono grandi lo sono per un qualcosa di grande per se stesso.
- 3) Causalità = prova della «causa prima»
L’ «essere» delle cose
Tutto ciò che è, è in virtù o di qualcosa o di nulla. Ma nulla è in virtù di nulla, quindi ciò che è, è in virtù di qualcosa.
Tutto ciò che è per altro è meno di ciò che è per sé (che basta a se stesso)
Deve esserci qualcosa che è per sé e che è tale massimamente rispetto a tutte le altre cose.
«Perciò vi è qualcosa che, si dica essenza o sostanza o natura, è il più buono, il più grande e superiore a tutte le cose che sono». Esso deve essere uno, identico, e per sé.
- 4) Gradualità: prova «per gradi»
Dimostrazione per gradi
Le cose si distinguono per inuguaglianza di gradi. (ad es. il cavallo è migliore del sasso, e l’uomo è migliore del cavallo)
Poiché non si può negare che certe nature siano migliori di altre, nondimeno la ragione ci persuade che una, tra di esse, è superiore alle altre in modo tale da non averne alcuna superiore a sé.
Esiste quindi un summum ens superiore a tutte le cose che sono.
- Proslogion: la prova a priori
La “prova a priori” è un concetto filosofico che si riferisce al ragionamento che si basa sulla ragione o sulla deduzione anziché sull’esperienza empirica. È associata principalmente alla filosofia razionalista, specialmente nel lavoro di filosofi come René Descartes e Immanuel Kant.
Anselmo d’Aosta, noto anche come Sant’Anselmo o Anselmo di Canterbury, è stato un teologo e filosofo cristiano del XII secolo. È famoso soprattutto per il suo argomento ontologico per l’esistenza di Dio, che è un esempio classico di ragionamento a priori.
L’argomento ontologico di Anselmo sostiene che possiamo dedurre l’esistenza di Dio solo attraverso il ragionamento razionale, senza dover fare affidamento sull’esperienza sensoriale. In sostanza, sostiene che l’idea di un essere perfetto e necessario (cioè Dio) implica necessariamente la sua esistenza nella realtà, poiché un essere che esiste solo nella mente non sarebbe così perfetto come uno che esiste nella realtà.
Tuttavia, l’argomento ontologico di Anselmo è stato oggetto di dibattito e critica da parte di molti filosofi nel corso dei secoli. Alcuni ritengono che ci siano problemi logici o concettuali con l’argomento, mentre altri lo difendono come una prova significativa dell’esistenza di Dio.
FILOSOFIA CRISTIANA E MEDIEVALE
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S. Anselmo da culturanuova
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S. Anselmo, L’argomento ontologico (dal Proslogion) – (File PDF, 74.6 KB) a cura del prof. Roberto Mastri del Liceo Malpighi di Bologna
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S. Anselmo appunti dalle lezioni di filosofia del prof. Maurilio Lovatti, di Paola Volonghi
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Sintesi del Proslogion di Anselmo di Maurizio Pancaldi
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S. Anselmo del prof. Piero Carelli