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26 Agosto 2024È interessante paragonare l’ancien regime con le nuove forma costituzionali che si vengono a creare nei primi anni della rivoluzione francese, cioè l’effimera Monarchia Costituzionale, e la fase del terrore di Robespierre, e cogliere i punti di forza e debolezza di ciascun regime.
Monarchia assoluta francese da Luigi XIV a Luigi XVI (1643-1791)
1. Assenza di Suffragio Popolare:
- Nessun Voto Generale: Nella monarchia assoluta, il concetto di suffragio universale o anche limitato non esisteva. Il re deteneva il potere assoluto e non c’era un meccanismo formale per permettere al popolo di partecipare al processo decisionale tramite votazione.
- Durante la monarchia assoluta, il suffragio era praticamente inesistente o molto limitato, poiché il potere politico era concentrato nelle mani del sovrano e le strutture di governo erano caratterizzate da un controllo autoritario e centralizzato. Ecco una panoramica delle modalità di suffragio e della partecipazione politica in questo contesto:
2. Ruolo degli Stati Generali o dei Parlamenti:
- Stati Generali in Francia: In alcuni regni, come la Francia pre-rivoluzionaria, esistevano gli Stati Generali, che erano assemblee rappresentative convocate dal re. Tuttavia, queste assemblee non erano organi elettivi in senso moderno e il loro ruolo era limitato. Non c’era suffragio popolare; i rappresentanti erano selezionati dalle classi sociali e il loro potere era limitato.
- Parlamenti e Corti Regionali: In altri casi, come in Inghilterra sotto i Tudor e gli Stuart, esistevano parlamenti che rappresentavano alcune delle classi sociali, ma anche questi non operavano secondo un sistema di suffragio universale. Le decisioni erano spesso influenzate dalla volontà del monarca e delle élite nobiliari.
3. Controllo del Sovrano:
- Potere Assoluto: Il monarca assoluto controllava direttamente o indirettamente tutti gli aspetti della governance, inclusa la legislazione e l’amministrazione. Non c’era un sistema di voto popolare o elettivo per influenzare le decisioni politiche.
- Nomina e Cooptazione: Le cariche politiche e amministrative erano spesso nominate direttamente dal sovrano o dai suoi funzionari, senza alcun processo elettivo o di suffragio.
4. Diritti e Privilegi:
- Privilegi Aristocratici: La partecipazione politica era riservata a nobili e aristocratici, che avevano accesso a posizioni di potere e influenze, ma non tramite elezioni popolari.
Conclusione
Durante la monarchia assoluta, il suffragio popolare era inesistente. La partecipazione politica era limitata alle élite e controllata dal monarca, senza un sistema di voto che permettesse ai cittadini comuni di influenzare direttamente le decisioni governative.
Monarchia Costituzionale (1791-1792)
La sovranità popolare di questo regime, di carattere illuminista, è citata nella “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e dei cittadino2.
1. Struttura Sociale
- Nobiltà: La nobiltà rimaneva un gruppo privilegiato con diritti speciali e immunità fiscali, sebbene la Monarchia Costituzionale avesse già iniziato a limitare alcuni dei suoi privilegi attraverso riforme come l’abolizione della taille (privilegi) e la creazione di un sistema fiscale più equo.
- Clero: Il clero, suddiviso in clero secolare e regolare, continuava a godere di privilegi significativi e diritti esclusivi, inclusa l’esenzione dalle tasse. Tuttavia, la Costituzione civile del clero del 1790 cercò di ridurre il potere del clero e di sottometterlo all’autorità statale.
- Terzo Stato: Il Terzo Stato, comprendente la borghesia, i contadini e i lavoratori urbani, rappresentava la maggioranza della popolazione. Questa classe era stata il motore principale della Rivoluzione e aveva visto significativi cambiamenti con l’abolizione dei diritti feudali e la creazione di una nuova amministrazione territoriale e fiscale.
2. Riforme e Cambiamenti
- Costituzione del 1791: La Costituzione del 1791 istituì una monarchia costituzionale, riducendo i poteri del re e creando un sistema di governo basato su una legislatura eletta. Questo portò a un cambiamento nella struttura di governo, ma non modificò radicalmente la struttura sociale.
- Riforma della Proprietà: La riforma della proprietà, che includeva la confisca dei beni ecclesiastici e la vendita delle terre ecclesiastiche, ebbe un impatto significativo sul panorama economico e sociale, arricchendo la borghesia e i nuovi proprietari terrieri.
Monarchia costituzionale francese (1791-1792)
La monarchia costituzionale francese (1790-1792) aveva il punto di forza di un equilibrio tra potere monarchico e legislativo, con un governo rappresentativo e la creazione di una Costituzione che limitava i poteri assoluti del re.
Gli storici sottolineano in questa fase il diritto del popolo a un monarca, la libertà di parola e stampa, e l’uguaglianza legale di tutti i cittadini maschi, insieme alla sovranità popolare e alla dichiarazione dei diritti fondamentali.
Prima Repubblica Francese Fase del Terrore di Robespierre (1792-1794)
Durante la Prima Repubblica Francese Fase del Terrore di Robespierre (1792-1794), il sistema fiscale subì significative trasformazioni rispetto al periodo monarchico. Le riforme fiscali furono parte integrante della più ampia serie di cambiamenti politici e sociali che caratterizzarono la Rivoluzione Francese. Ecco una panoramica delle principali caratteristiche del sistema fiscale durante questo periodo:
1. Abolizione dei Privilegi Fiscali
- Abolizione delle Tasse Feudali: Una delle prime e più significative riforme fu l’abolizione delle tasse feudali e delle imposte privilegiate, come la taille, che colpiva principalmente i contadini e i cittadini comuni, e i diritti feudali che gravavano sulle classi agricole.
- Riforma del Sistema Fiscale: La riforma cercò di eliminare il sistema fiscale ingiusto e diseguale che favoriva il clero e la nobiltà, stabilendo un sistema più equo basato su criteri uniformi per tutti i cittadini.
2. Introduzione delle Tasse Dirette e Indirette
- Tasse Dirette: La Repubblica introdusse nuove forme di tasse dirette, come la contribution foncière (imposta sulla proprietà fondiaria) e la contribution mobilière (imposta sui beni mobili e sul reddito), per garantire una maggiore equità e per finanziare le spese pubbliche.
- Tasse Indirette: Furono introdotte anche tasse indirette, come le tasse sui consumi e accise, per generare entrate senza gravare direttamente sui redditi e sulla proprietà. Queste includevano imposte su beni di lusso, tabacchi e bevande alcoliche.
3. Centralizzazione e Amministrazione Fiscale
- Riforma dell’Amministrazione Fiscale: La gestione delle tasse fu centralizzata e riorganizzata per migliorare l’efficienza e ridurre la corruzione. L’assemblea nazionale stabilì un sistema di riscossione più uniforme e centralizzato, cercando di superare la disorganizzazione e le iniquità del periodo monarchico.
- Cancellazione dei Tributi Locali: Le riforme eliminarono alcuni tributi locali e feudali, cercando di unificare e standardizzare il sistema fiscale nazionale per garantire una maggiore equità tra le diverse regioni.
4. Problemi Economici e Debiti
- Crisi Economica e Debito Pubblico: Nonostante le riforme, la Prima Repubblica affrontò gravi difficoltà economiche, tra cui una crescente crisi del debito pubblico. Le guerre e le spese per mantenere l’ordine pubblico e sostenere l’economia richiesero enormi risorse, e il sistema fiscale non fu sempre in grado di far fronte a queste esigenze.
- Riforma Fiscale Continua: Le continue difficoltà economiche portarono a ulteriori modifiche e tentativi di riforma fiscale nel corso del periodo repubblicano, ma il sistema rimase sotto pressione.
5. Impatto sulla Società
- Cambiamento Sociale: Le riforme fiscali contribuirono al cambiamento sociale, promuovendo una maggiore equità tra le classi sociali e cercando di ridurre le disparità storiche. Tuttavia, l’impatto concreto delle riforme fu limitato dalle difficoltà economiche e dalla turbolenza politica del tempo.
- Scontento e Resistenza: Le nuove tasse e le riforme fiscali incontrarono resistenza da parte di vari gruppi sociali e regionali, e le difficoltà economiche alimentavano il malcontento e le tensioni sociali.
6. Struttura Sociale
- Abolizione dei Privilegi: Con la proclamazione della Repubblica nel settembre 1792, tutti i privilegi nobiliari e clericali furono aboliti. La nobiltà e il clero persero i loro diritti speciali, e la società divenne ufficialmente più egualitaria.
- Proprietà e Ricchezze: La redistribuzione della proprietà, compresa la confisca e la vendita dei beni della nobiltà e del clero, portò a una significativa ristrutturazione della ricchezza e della proprietà. La borghesia divenne una classe sociale predominante.
- Suffragio e Partecipazione Politica: Anche se la Prima Repubblica non implementò un suffragio universale, l’introduzione del suffragio maschile universale per alcune elezioni locali e la crescente partecipazione politica dei cittadini rappresentarono un cambiamento rispetto alla monarchia costituzionale.
7. Riforme e Cambiamenti
- Legge del 22 Pratile (1794): Questa legge, nota come Legge del Pratile, centralizzò il potere e aumentò il controllo statale, ma contribuì anche a una crescente repressione politica.
- Riforme Sociali: Durante la Prima Repubblica, ci furono tentativi di implementare riforme sociali e legali che miravano a creare una società più egalitaria. La Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789, che rimase un documento fondamentale anche durante la Repubblica, proclamava i diritti e le libertà fondamentali.
- Crisi e Instabilità: La Prima Repubblica affrontò notevoli crisi interne, tra cui guerre esterne, carestie e conflitti politici, che influenzarono profondamente la struttura sociale e politica.
La prima fase della Prima Repubblica Francese Fase del Terrore di Robespierre (1792-1794) si distinse per la promulgazione della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino, che garantiva principi di uguaglianza e diritti fondamentali, e per la riforma radicale delle istituzioni e della società.
La prima fase della Prima Repubblica Francese Fase del Terrore di Robespierre (1792-1794) fu indebolita da instabilità politica, conflitti interni ed esterni e la crescente violenza del Terrore, che minarono la coesione sociale e il governo centrale.
Potere legislativo della Prima Repubblica Francese Fase del Terrore di Robespierre
Durante la Prima Repubblica Francese Fase del Terrore di Robespierre (1792-1794), l’economia fu caratterizzata da instabilità, crisi finanziarie e inflazione, aggravate dalla guerra e dalle riforme radicali.
Conclusione
Durante la Monarchia Costituzionale, la società francese conservava una struttura di privilegi e classi, sebbene fosse in fase di cambiamento. Con la transizione alla Prima Repubblica, si assistette a una radicale ristrutturazione sociale, con l’abolizione dei privilegi e una maggiore enfasi sull’uguaglianza e sui diritti civili. Tuttavia, la Repubblica affrontò anche gravi sfide e instabilità che influenzarono la sua struttura e il suo funzionamento.
Durante la Prima Repubblica Francese Fase del Terrore di Robespierre , le riforme fiscali rappresentarono un tentativo significativo di modernizzare e equilibrare il sistema fiscale ereditato dalla monarchia. Nonostante le sfide e le difficoltà economiche, le modifiche miravano a creare un sistema più giusto e centralizzato, eliminando i privilegi feudali e cercando di distribuire il carico fiscale in modo più equo tra i cittadini.