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Qualche decennio fa, quando si parlava di “qualità della scuola”, l’enfasi era spesso posta su certificazioni esterne e standardizzazione dei processi, in linea con modelli di gestione della qualità mutuati dal mondo aziendale. Questo approccio si sviluppò soprattutto negli anni ’90, quando diverse scuole, specialmente in Italia e in altri paesi europei, cercavano di ottenere certificazioni di qualità come la ISO 9001, una norma internazionale di riferimento per i sistemi di gestione della qualità.
Il Modello ISO 9001 nella Scuola
L’ISO 9001 richiedeva che le scuole documentassero i loro processi educativi, gestionali e organizzativi in modo dettagliato, con l’obiettivo di garantire la conformità agli standard prestabiliti. Questo approccio di “qualità totale” (Total Quality Management, TQM) si basava sull’idea di rendere misurabili e certificabili le performance scolastiche attraverso verifiche esterne condotte da enti di certificazione accreditati.
Critiche e Limiti
Nonostante l’entusiasmo iniziale, questo modello incontrò molte critiche, specialmente da parte del personale scolastico. Le principali obiezioni riguardavano il fatto che la qualità dell’insegnamento è difficile da misurare e standardizzare con criteri puramente burocratici o amministrativi, come avviene nei contesti industriali. Inoltre, il processo di certificazione ISO spesso diventava un esercizio di formalità documentale, senza incidere realmente sulla qualità dell’apprendimento o sulla crescita degli studenti.
Evoluzione del Concetto di Qualità
Con il tempo, il concetto di qualità scolastica si è spostato dal focus sulla certificazione formale verso approcci più centrati sui risultati educativi e sul benessere degli studenti. Oggi, la qualità scolastica viene misurata e migliorata attraverso strumenti come:
- INVALSI: Valutazioni periodiche che monitorano i livelli di apprendimento degli studenti in tutta Italia.
- PTOF: Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, che riflette le esigenze specifiche del contesto scolastico, promuovendo la personalizzazione dell’offerta educativa.
- Autovalutazione e Monitoraggio Interno: Le scuole oggi utilizzano strumenti come il Rapporto di Autovalutazione (RAV) per esaminare e migliorare le proprie pratiche interne.
Quindi, il concetto di qualità scolastica è diventato più dinamico e meno dipendente da certificazioni esterne, evolvendo verso un sistema più incentrato sul miglioramento continuo basato su dati concreti e sulle esigenze reali della comunità scolastica.
Audio Lezioni sulla Pedagogia e organizzazione della scuola del prof. Gaudio