1. Quadro normativo di riferimento
Sebbene non vi sia una normativa specifica a livello ministeriale che regoli esclusivamente l’assegnazione dei compiti in classe, il processo si inserisce nel più ampio contesto della valutazione scolastica e dell’organizzazione didattica, disciplinati dai seguenti riferimenti normativi:
- DPR 122/2009: Regola la valutazione degli studenti nel primo e nel secondo ciclo di istruzione, specificando che la valutazione deve essere trasparente, equa e coerente con gli obiettivi didattici.
- D.Lgs. 62/2017: Riforma la valutazione e la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione, promuovendo una valutazione integrata, che tenga conto del percorso formativo degli studenti, e prevede anche prove di verifica standardizzate.
- Linee guida per l’inclusione: Riconoscono il diritto degli studenti con bisogni educativi speciali (BES) e disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) ad avere una valutazione equa, adeguata alle loro esigenze.
- Legge 150/2024: La legge n. 150 del 1 ottobre 2024 riguarda la riforma del voto in condotta e i giudizi sintetici alla scuola primaria approvata
Questi riferimenti indicano che l’assegnazione dei compiti in classe è parte integrante del percorso di apprendimento e della valutazione e deve rispettare i principi di equità, trasparenza e personalizzazione.
2. Responsabilità del dirigente scolastico nella gestione e supervisione dei compiti in classe
Il dirigente scolastico ha il compito di garantire che l’assegnazione e la gestione dei compiti in classe si svolgano in modo corretto, rispettando i diritti degli studenti e promuovendo pratiche didattiche efficaci. Le azioni che il dirigente scolastico deve compiere includono:
a) Definizione di linee guida per i docenti
- Trasparenza nelle modalità di assegnazione: Il dirigente scolastico deve assicurarsi che i docenti comunichino chiaramente agli studenti le modalità di svolgimento delle prove in classe, i criteri di valutazione e gli obiettivi didattici legati ai compiti. Questo fa parte del principio di trasparenza sancito dal DPR 122/2009, che garantisce agli studenti una conoscenza completa dei criteri con cui verranno valutati.
- Equilibrio nella frequenza delle verifiche: Il dirigente deve supervisionare la programmazione didattica per evitare un sovraccarico di compiti in un breve periodo di tempo. È essenziale che gli insegnanti coordinino le verifiche e i compiti in classe tra le diverse discipline, evitando di sovrapporre troppe prove in un unico periodo e garantendo agli studenti tempi adeguati per prepararsi.
b) Personalizzazione per studenti con BES e DSA
Un aspetto cruciale della corretta assegnazione dei compiti in classe è la personalizzazione per gli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES) e Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA).
- Piani Educativi Individualizzati (PEI) e Piani Didattici Personalizzati (PDP): Il dirigente deve garantire che i docenti rispettino quanto stabilito nei PEI e PDP, assegnando compiti adeguati alle capacità degli studenti con difficoltà. Ciò può includere l’uso di strumenti compensativi (ad esempio, la calcolatrice per gli studenti con discalculia o il computer per chi ha disgrafia) e l’adozione di prove scritte semplificate o alternative.
- Valutazione inclusiva: La valutazione deve essere equa e inclusiva, tenendo conto delle difficoltà degli studenti con BES o DSA. Il dirigente deve promuovere pratiche di valutazione che si focalizzino non solo sui risultati finali, ma anche sui progressi individuali e sull’impegno dimostrato dallo studente.
c) Supervisione della correttezza delle verifiche
- Criteri di valutazione espliciti: Il dirigente deve garantire che i criteri di valutazione siano chiaramente comunicati e coerenti tra le diverse classi e sezioni. Devono essere condivisi con gli studenti in anticipo, in modo che abbiano una comprensione chiara di ciò che verrà richiesto loro nei compiti in classe e nei compiti a casa.
- Adeguatezza dei compiti assegnati: È responsabilità del dirigente monitorare che i compiti assegnati siano in linea con il livello di apprendimento degli studenti e coerenti con il percorso didattico. I compiti non devono essere né troppo semplici, né eccessivamente complessi rispetto al programma svolto.
d) Rispetto dei tempi e organizzazione delle verifiche
- Pianificazione coerente: Il dirigente scolastico deve garantire che la programmazione delle verifiche tenga conto del carico di lavoro complessivo degli studenti. Per evitare che gli alunni si trovino ad affrontare un numero eccessivo di compiti in un breve arco di tempo, è necessaria una coordinazione tra i docenti delle diverse discipline, con una distribuzione equilibrata delle verifiche nel corso dell’anno scolastico.
- Rispetto dei tempi delle verifiche: Durante le prove in classe, è fondamentale che gli insegnanti rispettino i tempi previsti per lo svolgimento dei compiti, evitando di sovraccaricare gli studenti. Il dirigente deve supervisionare che le prove siano adeguate al tempo disponibile e che gli studenti abbiano tempo sufficiente per rispondere in modo completo.
3. Criteri per una corretta assegnazione dei compiti in classe
La corretta assegnazione dei compiti in classe deve tenere conto di diversi fattori per garantire un apprendimento significativo e una valutazione equa:
a) Coerenza con gli obiettivi didattici
I compiti in classe devono essere sempre coerenti con gli obiettivi didattici e formativi stabiliti nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) e nei piani di programmazione dei singoli insegnanti. Il compito deve essere uno strumento per verificare non solo la conoscenza dei contenuti, ma anche lo sviluppo delle competenze trasversali (ad es. problem solving, capacità di analisi e sintesi).
b) Differenziazione e personalizzazione
Non tutti gli studenti apprendono allo stesso modo o allo stesso ritmo. Pertanto, è essenziale che i compiti in classe possano essere differenziati per rispondere alle diverse esigenze degli studenti, senza compromettere l’equità della valutazione.
- Compiti diversificati per gruppi di livello: I docenti possono prevedere compiti con livelli di difficoltà diversi o con una gamma di esercizi che possano rispondere alle capacità degli studenti più avanzati e di quelli che hanno bisogno di maggiore supporto.
c) Trasparenza e chiarezza
La trasparenza è un elemento chiave per garantire una corretta assegnazione dei compiti in classe:
- Istruzioni chiare: I compiti devono essere accompagnati da istruzioni precise e chiare, che permettano a tutti gli studenti di comprendere cosa ci si aspetta da loro.
- Criteri di valutazione comunicati in anticipo: I criteri di valutazione devono essere resi noti agli studenti prima della prova. È essenziale che gli studenti sappiano in che modo verranno valutati, quali aspetti della prova saranno considerati prioritari (es. correttezza, creatività, capacità argomentativa) e che peso avranno le diverse sezioni del compito.
d) Correzione e feedback costruttivo
Dopo lo svolgimento del compito in classe, è fondamentale che la correzione avvenga in tempi rapidi e che gli studenti ricevano un feedback costruttivo.
- Feedback formativo: Oltre a un voto, è importante che agli studenti venga fornito un feedback dettagliato che indichi i punti di forza e le aree di miglioramento. Questo permette agli alunni di comprendere meglio i propri errori e di migliorare nelle prove successive.
4. Conclusione
La corretta assegnazione dei compiti in classe è un elemento chiave per garantire che il processo di valutazione sia equo, trasparente e formativo. Il dirigente scolastico ha il compito di supervisionare che tali principi siano rispettati in tutto l’istituto, garantendo che i docenti assegnino compiti coerenti con gli obiettivi
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