Procedimento disciplinare su un docente della Scuola dell’Infanzia
10 Ottobre 2024Guida per giovani studenti. cosa devi necessariamente studiare per lavorare nel Ma…
11 Ottobre 2024Il dirigente scolastico ha un ruolo centrale nell’elaborazione del PTOF, poiché all’inizio dell’anno scolastico indica in quale direzione il Collegio Docenti deve operare per la sua preparazione
Traccia di una prova scritta per Concorso dirigenti Scolastici
Il candidato evidenzi, in relazione al quadro normativo di riferimento ed alle responsabilità dirigenziali, le principali azioni del dirigente scolastico nella predisposizione dell’atto di indirizzo rivolto al collegio dei docenti per l’elaborazione del PTOF
Svolgimento
L’Atto di indirizzo rappresenta uno degli strumenti fondamentali attraverso cui il Dirigente Scolastico (DS) orienta le scelte educative, didattiche e organizzative della scuola, con particolare riferimento alla predisposizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF). Tale atto costituisce un passaggio essenziale nella definizione della strategia educativa e formativa dell’istituto, poiché esplicita le priorità e le linee guida su cui il Collegio dei Docenti dovrà basarsi per elaborare il PTOF.
Quadro normativo di riferimento
- D.P.R. 275/1999 (Regolamento dell’autonomia scolastica): Questo decreto sancisce l’autonomia didattica, organizzativa e di ricerca delle istituzioni scolastiche. Il PTOF è il documento fondamentale attraverso il quale ogni scuola realizza la propria autonomia, pianificando in modo strategico la propria offerta formativa.
- Legge 107/2015 (Buona Scuola): Questa legge ha introdotto il PTOF in sostituzione del precedente Piano dell’Offerta Formativa (POF), conferendo al DS il compito di emanare un Atto di indirizzo per guidare il Collegio dei Docenti nella sua elaborazione. L’art. 1, comma 14, della Legge 107/2015 stabilisce che l’Atto di indirizzo del DS deve indicare le priorità educative e le scelte organizzative che la scuola intende perseguire nel triennio di riferimento.
- D.Lgs. 297/1994 (Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione): Riconosce il ruolo del Collegio dei Docenti nella definizione dell’offerta formativa e nel garantire l’unità didattica dell’istituzione scolastica.
Principali azioni del Dirigente Scolastico nella predisposizione dell’Atto di indirizzo
1. Analisi del contesto
Prima di predisporre l’Atto di indirizzo, il Dirigente Scolastico deve condurre una analisi approfondita del contesto scolastico e territoriale. Tale analisi deve includere:
- Analisi dei bisogni formativi degli studenti: Il DS deve prendere in considerazione i risultati scolastici degli alunni, i livelli di apprendimento e il loro benessere psicofisico, tenendo conto di eventuali problematiche come la dispersione scolastica, la presenza di alunni con BES o disabilità e il contesto socio-economico delle famiglie.
- Valutazione delle risorse interne: Il DS deve valutare le competenze del corpo docente, la disponibilità di spazi e attrezzature, le risorse finanziarie e i progetti in corso (ad esempio PON, PNRR) che possono influenzare le priorità educative.
- Interlocuzione con gli stakeholder: Il DS deve dialogare con le famiglie, gli enti locali, il personale scolastico e altri attori coinvolti nel territorio per individuare le priorità su cui orientare il PTOF, tenendo conto delle esigenze locali e delle opportunità offerte dall’ambiente esterno.
2. Definizione delle priorità educative e didattiche
Sulla base dell’analisi del contesto, il DS deve delineare le priorità educative e didattiche che guideranno la scuola nel triennio di riferimento. Alcuni esempi di possibili priorità includono:
- Potenziamento delle competenze di base (italiano, matematica, scienze), come indicato dalle Linee guida nazionali e dai dati relativi agli esiti scolastici.
- Inclusione scolastica: Implementazione di strategie per migliorare l’inclusione degli studenti con disabilità, DSA, o provenienti da contesti sociali svantaggiati.
- Innovazione didattica e digitale: Introduzione di metodologie didattiche innovative, come la didattica digitale integrata, l’apprendimento cooperativo e le tecnologie per la didattica, come previsto dal Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD).
3. Riferimento agli obiettivi del Sistema Nazionale di Valutazione
Il DS deve fare riferimento agli obiettivi del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV), che rappresentano un quadro di riferimento per il miglioramento delle scuole. Questi obiettivi includono il miglioramento degli esiti scolastici, la riduzione della dispersione e l’aumento delle competenze digitali. Nella predisposizione dell’Atto di indirizzo, il DS deve allineare le priorità scolastiche agli obiettivi strategici nazionali, eventualmente facendo riferimento al Rapporto di Autovalutazione (RAV) e al Piano di Miglioramento (PdM).
4. Coinvolgimento del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto
Sebbene l’Atto di indirizzo sia emanato dal Dirigente Scolastico, è fondamentale che esso sia il risultato di una condivisione con il Collegio dei Docenti e con gli organi collegiali. Il DS deve quindi:
- Convocare il Collegio dei Docenti per discutere le priorità individuate e recepire eventuali osservazioni e proposte.
- Presentare l’Atto di indirizzo al Consiglio di Istituto, per garantire che le priorità siano coerenti con gli indirizzi generali stabiliti dall’organo di gestione.
- Assicurarsi che l’Atto di indirizzo sia coerente con il Piano di Inclusione, con il Piano di miglioramento e con eventuali progetti territoriali o reti di scuole di cui l’istituto fa parte.
5. Redazione e pubblicazione dell’Atto di indirizzo
Una volta definito, il Dirigente Scolastico deve formalizzare l’Atto di indirizzo. Questo documento deve essere:
- Chiaro e comprensibile: Deve indicare in modo esplicito le priorità e le scelte educative della scuola, specificando le aree di intervento e le finalità educative.
- Diffuso e pubblicato: L’Atto di indirizzo deve essere diffuso tra i docenti e pubblicato sul sito istituzionale della scuola, in modo che sia accessibile a tutta la comunità scolastica, comprese le famiglie.
6. Monitoraggio dell’attuazione dell’Atto di indirizzo
Dopo l’emanazione dell’Atto di indirizzo e l’elaborazione del PTOF, il Dirigente Scolastico ha il compito di monitorare costantemente l’attuazione delle priorità definite, verificando che le attività pianificate siano coerenti con gli obiettivi prefissati e che l’offerta formativa della scuola si adegui alle esigenze individuate. Questo monitoraggio avviene tramite la valutazione continua delle azioni didattiche e dei progetti educativi, con il coinvolgimento del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto.
Conclusioni
Il Dirigente Scolastico, nell’ambito della sua funzione dirigenziale, ha la responsabilità di predisporre un Atto di indirizzo che orienti l’elaborazione del PTOF da parte del Collegio dei Docenti. Tale atto deve basarsi su un’attenta analisi del contesto scolastico e territoriale, stabilendo priorità educative e strategiche chiare, coerenti con gli obiettivi nazionali e locali. Il coinvolgimento della comunità scolastica, l’allineamento con gli obiettivi del Sistema Nazionale di Valutazione, e il monitoraggio costante dell’attuazione delle priorità sono elementi chiave per garantire l’efficacia del PTOF e il miglioramento continuo dell’offerta formativa dell’istituto.
Fonti di riferimento:
- D.P.R. 275/1999 (Regolamento dell’autonomia scolastica)
- Legge 107/2015 (Buona Scuola)
- D.Lgs. 297/1994 (Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione)
Audio Lezioni sulla Pedagogia e organizzazione della scuola del prof. Gaudio
2 Comments
[…] Atto di indirizzo al Collegio dei docenti per l’elaborazione del PTOF […]
[…] Atto di indirizzo al Collegio dei docenti per l’elaborazione del PTOF […]