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20 Ottobre 2024Il dirigente scolastico ha un ruolo centrale per permettere il miglioramento degli apprendimenti a tutti gli alunni, anche con BES e disabilità
Traccia di una prova scritta per Concorso dirigenti Scolastici
Il candidato evidenzi, in relazione al quadro normativo di riferimento e alle responsabilità dirigenziali, le principali azioni del Dirigente scolastico per promuovere processi inclusivi, specificando quale leadership deve esercitare per garantire il successo formativo di tutti gli alunni con disabilità
Svolgimento
Il Dirigente Scolastico (DS) svolge un ruolo cruciale nella promozione di processi inclusivi, soprattutto nell’ambito dell’inclusione degli alunni con disabilità. Garantire il successo formativo di tutti gli studenti richiede una leadership educativa che sappia integrare competenze gestionali, didattiche e relazionali. Tale compito si sviluppa nel quadro di una normativa precisa, che fornisce il supporto e gli strumenti necessari per creare un ambiente scolastico accogliente, inclusivo e in grado di rispondere ai bisogni educativi di ciascun alunno.
Quadro normativo di riferimento
- Costituzione Italiana
- L’art. 3 della Costituzione sancisce il principio di uguaglianza e la necessità di rimuovere gli ostacoli che impediscono la piena partecipazione di ogni cittadino alla vita sociale e scolastica.
- L’art. 34 garantisce il diritto all’istruzione per tutti, sottolineando l’obbligo dello Stato di fornire pari opportunità formative.
- Legge 104/1992 – Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con disabilità
- La Legge 104/92 è il punto di riferimento per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità. Essa afferma il diritto degli alunni con disabilità a frequentare le scuole di ogni ordine e grado, prevedendo l’adozione di misure personalizzate per favorire il loro percorso scolastico.
- L’art. 12 afferma che gli alunni con disabilità devono essere inseriti in modo pieno e attivo nel contesto scolastico, garantendo il necessario supporto educativo e didattico.
- Decreto Legislativo 66/2017 (modificato dal D.Lgs. 96/2019) – Norme per la promozione dell’inclusione scolastica
- Questo decreto disciplina i processi inclusivi nelle scuole, affermando il principio della progettazione personalizzata per gli alunni con disabilità e istituendo strumenti come il Piano Educativo Individualizzato (PEI), che garantisce interventi personalizzati e l’utilizzo di metodologie didattiche inclusive.
- Introduce il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) e il Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione (GLHO), che coadiuvano il DS e il corpo docente nel definire e monitorare i percorsi inclusivi.
- Legge 107/2015 (La Buona Scuola)
- La legge 107 sottolinea l’importanza di un’offerta formativa inclusiva e promuove l’aggiornamento continuo del personale docente, per garantire l’integrazione degli alunni con disabilità e bisogni educativi speciali.
- Linee guida per l’integrazione degli alunni con disabilità (Circolare Ministeriale 4233/2014)
- Questa circolare rappresenta una guida operativa per i dirigenti scolastici e i docenti nella pianificazione e realizzazione di un ambiente inclusivo, specificando le modalità di utilizzo degli strumenti compensativi e dispensativi e l’importanza del coinvolgimento delle famiglie nel processo educativo.
Ruolo del Dirigente Scolastico
Il DS, in qualità di rappresentante legale dell’istituzione scolastica e responsabile del buon andamento dell’attività formativa (D.Lgs. 165/2001, art. 25), ha il compito di promuovere e garantire l’inclusione di tutti gli alunni, con un’attenzione particolare agli studenti con disabilità. Le sue azioni devono essere finalizzate a creare un ambiente scolastico accogliente e inclusivo, che favorisca il successo formativo di ciascuno.
1. Attivazione e coordinamento del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI)
- Il DS presiede e coordina il GLI, composto da docenti, personale specializzato e rappresentanti delle famiglie, che ha il compito di monitorare i percorsi di inclusione, verificare le risorse disponibili e proporre interventi formativi mirati.
- Deve garantire la redazione del Piano Annuale per l’Inclusività (PAI), strumento fondamentale per pianificare gli interventi a favore dell’inclusione scolastica, valorizzando la diversità come risorsa.
2. Gestione del Piano Educativo Individualizzato (PEI)
- Il DS coordina la stesura del PEI per ogni alunno con disabilità, assicurando che siano coinvolti tutti gli attori del processo educativo, inclusi i servizi sanitari, gli enti locali e le famiglie.
- Verifica che gli obiettivi del PEI siano coerenti con le esigenze dell’alunno e ne monitora costantemente l’attuazione.
3. Potenziamento delle risorse umane e strumentali
- Il DS deve assicurarsi che siano a disposizione della scuola risorse adeguate (insegnanti di sostegno, personale specializzato, tecnologie assistive) per soddisfare i bisogni educativi degli alunni con disabilità.
- Cura la formazione continua del personale docente e ATA sulle tematiche inclusive, promuovendo corsi di aggiornamento sulle metodologie didattiche specifiche per gli alunni con disabilità e BES.
4. Creazione di un ambiente inclusivo
- Il DS promuove un clima scolastico positivo e accogliente, favorendo l’integrazione degli alunni con disabilità non solo sul piano didattico, ma anche sul piano relazionale e sociale.
- Si impegna a ridurre le barriere architettoniche e a garantire che la scuola sia accessibile a tutti, conformemente alla normativa vigente.
5. Coinvolgimento delle famiglie e delle reti territoriali
- Un altro ruolo fondamentale del DS è quello di coinvolgere le famiglie nel processo inclusivo, attraverso una costante collaborazione, favorendo il dialogo e il confronto per comprendere meglio i bisogni degli alunni.
- Il DS collabora con gli enti locali, i servizi socio-sanitari e le associazioni del territorio per garantire un supporto integrato alle famiglie e agli alunni, promuovendo il benessere e il successo formativo.
Leadership del Dirigente Scolastico
Per promuovere un’inclusione efficace, il DS deve esercitare una leadership trasformazionale, una modalità di gestione che non si limita all’amministrazione delle risorse, ma che ispira e motiva tutta la comunità scolastica. I punti cardine di questa leadership includono:
- Leadership etica: Il DS deve promuovere l’inclusione come un valore fondamentale della scuola, dimostrando un impegno concreto verso l’equità e l’uguaglianza. La sua visione deve trasmettere a docenti e famiglie la convinzione che ogni studente ha diritto al successo formativo.
- Leadership partecipativa: Il DS deve saper coinvolgere attivamente tutti gli attori del processo educativo, compreso il personale docente, il personale ATA, le famiglie e i servizi territoriali. Solo attraverso la partecipazione di tutti si può costruire un ambiente realmente inclusivo.
- Leadership distribuita: Il DS deve promuovere una leadership condivisa, delegando responsabilità a figure chiave come i referenti per l’inclusione, i coordinatori di classe e l’animatore digitale, affinché possano svolgere il loro ruolo nel promuovere l’inclusione.
- Leadership per l’apprendimento: Il DS deve essere una guida per lo sviluppo professionale del corpo docente, sostenendo la crescita delle competenze pedagogiche attraverso la formazione continua, l’aggiornamento professionale e l’adozione di nuove pratiche didattiche.
Conclusioni
Il Dirigente Scolastico, nel promuovere processi inclusivi, ha il dovere di esercitare una leadership che vada oltre l’aspetto gestionale, abbracciando una visione etica e partecipativa del ruolo educativo. Grazie al quadro normativo di riferimento e all’adozione di una leadership trasformazionale, il DS può garantire il successo formativo di tutti gli alunni, in particolare di quelli con disabilità, creando una scuola inclusiva, equa e accessibile.
Audio Lezioni sulla Pedagogia e organizzazione della scuola del prof. Gaudio
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