Attualismo, fascismo, ed eredità intellettuale di Giovanni Gentile
18 Gennaio 2025Giovanni Gentile, the philosopher of Actualism
18 Gennaio 2025Il Neoidealismo Italiano rappresenta una originale rinascita novecentesca del pensiero idealistico tedesco dell’ottocento
Il neoidealismo italiano, sviluppatosi tra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento, rappresenta una delle correnti filosofiche più influenti del panorama italiano del XX secolo. Esso si propone come una ripresa critica e creativa della tradizione idealistica, soprattutto di matrice hegeliana, declinandola in una prospettiva moderna capace di rispondere alle sfide culturali, sociali e politiche della contemporaneità.
Contesto Storico e Filosofico
Il neoidealismo italiano emerge in un periodo segnato dalla crisi del positivismo, che aveva dominato la scena filosofica e culturale dell’Ottocento. L’insoddisfazione verso una concezione della realtà fondata esclusivamente sul metodo scientifico e sull’empirismo porta molti pensatori a riscoprire le radici speculative della filosofia idealistica, cercando al contempo di adattarle ai nuovi orizzonti culturali.
La nascita del neoidealismo italiano si collega anche alla complessa situazione politica del tempo: l’unificazione dell’Italia, ancora recente, aveva generato un bisogno di coesione culturale e identitaria, che questa corrente filosofica cercò di soddisfare attraverso una riflessione sul ruolo della coscienza, dello Stato e della cultura.
I Principali Esponenti
- Benedetto Croce (1866–1952)
- Filosofo italiano, esponente dello storicismo idealistico.
- Inizialmente amico e collaboratore di Gentile, se ne distanzia progressivamente a causa di divergenze filosofiche e politiche.
- Si oppone fermamente al fascismo.
- La sua opera filosofica e storiografica continua ad essere influente nel dopoguerra.
Croce è spesso considerato il principale esponente del neoidealismo italiano. Egli sviluppa una filosofia dello spirito basata su una reinterpretazione del pensiero di Hegel, ma con una significativa autonomia. Al centro del suo sistema vi è la distinzione tra i quattro ambiti dello spirito:
- Estetica: L’arte come intuizione e conoscenza particolare.
- Logica: La conoscenza razionale universale.
- Economica: L’azione pratica individuale.
- Etica: L’azione morale collettiva.
Croce rifiuta la metafisica sistematica di Hegel, ponendo l’accento sulla libertà e sull’autonomia dello spirito umano, in continua evoluzione.
- Giovanni Gentile (1875–1944)
- Filosofo italiano, esponente di spicco del neoidealismo e principale teorico del fascismo.
- Sviluppa la filosofia dell’attualismo, che pone al centro l’atto puro del pensare come atto costitutivo della realtà.
- Vara la riforma della scuola nel 1923, con l’obiettivo di formare cittadini fedeli al regime fascista.
- Viene assassinato da partigiani nel 1944.
Gentile, altro pilastro del neoidealismo, sviluppa il suo sistema filosofico noto come attualismo, che si concentra sull’idea che la realtà non sia un dato statico, ma un continuo processo di attualizzazione della coscienza. La filosofia, secondo Gentile, è un atto puro che si realizza nel presente, attraverso il pensiero.
Gentile critica il dualismo tra soggetto e oggetto, proponendo una radicale unità tra pensiero e azione. La sua concezione trova applicazione concreta nella Riforma Gentile del sistema educativo italiano (1923), che pone l’accento sull’importanza della formazione filosofica e umanistica.
Temi e Concetti Fondamentali
- Ritorno alla Centralità dello Spirito
Il neoidealismo italiano rifiuta la riduzione della realtà a fenomeni materiali o scientifici, sottolineando invece il ruolo centrale dello spirito umano come creatore e interprete della realtà. - La Dialettica come Metodo
Seguendo l’eredità hegeliana, i neoidealisti italiani considerano la dialettica uno strumento essenziale per comprendere il divenire della realtà e del pensiero. - L’Unità di Teoria e Prassi
In particolare in Gentile, emerge l’idea che la teoria non possa essere separata dalla prassi. Ogni atto di conoscenza è anche un atto pratico, e viceversa. - La Filosofia come Educazione e Cultura
Croce e Gentile vedono nella filosofia un mezzo per formare lo spirito umano e promuovere la crescita culturale e morale della società. Questo si traduce in un interesse profondo per la storia, l’arte, la politica e l’educazione. - Lo Stato e la Libertà
Entrambi gli autori considerano lo Stato come un’entità necessaria per la realizzazione della libertà individuale e collettiva. Gentile, in particolare, associa questa visione a una concezione totalizzante dello Stato, che lo porterà a sostenere il fascismo, suscitando forti controversie.
Critiche al Neoidealismo Italiano
- Eccessivo Idealismo
Il neoidealismo italiano è stato criticato per il suo presunto allontanamento dalla realtà concreta e per il suo eccessivo idealismo, che rischia di trascurare gli aspetti materiali e pratici della vita. - Gentile e il Fascismo
L’associazione di Giovanni Gentile con il regime fascista ha suscitato dure critiche, mettendo in discussione l’applicabilità e l’etica della sua filosofia politica. - Rifiuto della Scienza
Alcuni critici vedono nel neoidealismo una svalutazione della scienza e della tecnologia, a favore di una visione troppo centrata sulla cultura umanistica.
Eredità del Neoidealismo Italiano
Nonostante le critiche, il neoidealismo italiano ha avuto un impatto duraturo sulla filosofia, l’educazione e la cultura italiana. Ha contribuito a rivalutare il ruolo della filosofia come disciplina centrale nella formazione culturale e ha fornito strumenti di riflessione che hanno influenzato tanto la politica quanto l’estetica e la teoria della conoscenza.
La sua influenza si è estesa anche oltre i confini italiani, stimolando il dibattito filosofico internazionale e ponendo le basi per ulteriori sviluppi nel campo dell’ermeneutica, della fenomenologia e della filosofia politica.
Cronologia dello sviluppo del Neoidealismo Italiano
Inizio XX secolo:
- Emerge il neoidealismo italiano.
- Giovanni Gentile e Benedetto Croce iniziano la loro carriera filosofica, condividendo la critica al positivismo e l’interesse per l’idealismo.
Anni ’10:
- Gentile e Croce collaborano attivamente, pubblicando insieme su riviste filosofiche e partecipando a dibattiti intellettuali.
Anni ’20:
- Gentile sviluppa la sua filosofia dell’attualismo.
- Gentile si avvicina al fascismo.
- 1923: Gentile vara la riforma della scuola, influenzata dai principi dell’attualismo e finalizzata alla formazione di cittadini fedeli al regime fascista.
- La divergenza filosofica tra Gentile e Croce si accentua, con Croce che si oppone al fascismo mentre Gentile ne diventa un sostenitore.
Anni ’30:
- Gentile continua ad elaborare il suo pensiero, applicando l’attualismo alla storia e teorizzando lo Stato etico.
- La rottura tra Gentile e Croce diventa definitiva a causa delle opposte posizioni politiche.
Anni ’40:
- 1944: Gentile viene assassinato da partigiani.
- Il pensiero di Gentile, pur segnato dal suo coinvolgimento con il fascismo, continua ad essere studiato e dibattuto.
Approfondimenti su Giovanni Gentile su questo sito atuttascuola
- Giovanni Gentile, il filosofo dell’attualismo di atuttascuola©
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Giovanni Gentile, il filosofo dello spirito e dello Stato etico di atuttascuola©
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Giovanni Gentile, the philosopher of Actualism di atuttascuola©
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Il neoidealismo italiano di Croce e Gentile di atuttascuola©
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Attualismo, fascismo, ed eredità intellettuale di Giovanni Gentile di atuttascuola©
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