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Jean-Paul Sartre: l’esistenzialismo e l’impegno politico
15 Febbraio 2025
Don Luigi Giussani, vita, pensiero ed eredità
16 Febbraio 2025La reazione all’ingresso dell’intelligenza artificiale, riportata dai mass media, è del tutto simile al comportamento di un insegnante che corregge un compito: la ricerca degli errori, dei punti deboli. Quest’approccio rivela una mentalità consolidata, che privilegia la valutazione negativa rispetto alla valorizzazione delle potenzialità.
Un episodio accaduto durante un corso di aggiornamento di docimologia aiuta a chiarire il problema. Furono distribuiti sei compiti d’italiano e sei di matematica di terza media, chiedendo ai partecipanti di attribuire una valutazione in decimi. I risultati mostrarono che i voti assegnati ai compiti d’italiano erano abbastanza uniformi, mentre quelli di matematica presentavano una maggiore variabilità. In particolare, uno di questi elaborati ricevette voti che andavano da tre a nove. Il docente che aveva assegnato il tre espresse con fermezza la sua disapprovazione nei confronti di chi non aveva rilevato tutti gli errori commessi. Dopo un momento di silenzio, un altro docente replicò: “Ho valutato positivamente l’elaborato perché sviluppa una strategia non convenzionale, interessante. Ho voluto premiare e rinforzare la capacità d’invenzione: gli errori, in confronto a questa qualità, sono poca cosa e facilmente recuperabili”.
La gestione delle relazioni è il modus operandi dell’Ia, un campo in cui la mente umana trova difficoltà. L’archivio smisurato, inoltre, permette la raccolta e l’analisi delle informazioni pertinenti: si possono esplorare vari aspetti di un problema se ci si rapporta a essa con un set di domande differenziate. I diversi punti di vista, in esse contenuti, determinano risposte razionalmente organizzate e il campo del problema si dilata. Ecco perche l’Ia può essere un alleato fondamentale, soprattutto quando si tratta di analizzare grandi volumi di dati o d’identificare tendenze che altrimenti potrebbero sfuggire.
Da quanto detto appare evidente l’importanza della consapevolezza dell’utilizzatore umano: il bandolo della matassa è in mano sua.