6° Convegno CONVIVERE CON AUSCHWITZ – martedì 22 gennaio 2019 – iniz…
10 Gennaio 2019ESAMI DI STATO 1999 prova suppletiva
19 Gennaio 2019Giuseppe Mazzini è stato determinante nell’unificare la nazione italiana mentre i suoi ideali si diffondevano in tutta la comunità intellettuale.
Anche se molti dei suoi tentativi di invitare la gente comune a una rivoluzione fallirono, fece circolare e rese popolare l’idea di un’Italia completamente unita per la prima volta dalla caduta dell’Impero Romano. Nella sua opera “I doveri dell’uomo”, Mazzini afferma di essere in gran parte un nazionalista romantico, poiché attinge molto dalla storia; tuttavia, utilizza il potere di alcuni sentimenti nazionalisti liberali come i diritti degli individui nel proprio lavoro.
In questo documento Mazzini si sofferma ampiamente su come le idee circolate dopo la Rivoluzione francese in merito ai diritti dell’uomo abbiano corrotto la vera natura di una nazione creando una cultura di avidità ed egoismo. Mentre scoraggia apertamente la cancellazione e il perseguimento di questi diritti, si affretta a sottolineare che l’egoismo degli individui e la separazione di classe di ogni nazione “… è cresciuto e peggiora in quasi tutti i paesi, e specialmente dove scrivo il prezzo del necessario di vita ha continuato a crescere continuamente, il salario dell’operaio in molti rami dell’industria è diminuito e la popolazione si è moltiplicata» (87). Sostiene qui che consentire a qualsiasi nazione di essere caratterizzata esclusivamente dai diritti dei suoi cittadini fa sì che una nazione si definisca sulla base di milioni di individui, dividendo qualsiasi comunità o società, cosa che crede sia la spina dorsale della nazione. Secondo Mazzini, la soluzione è promuovere una cultura nazionale del dovere reciproco. Quando chiede: “Cos’è la società se non un insieme di uomini che hanno accettato di portare la forza di molti a sostegno dei diritti di ciascuno?” il pubblico è costretto a mettere in discussione la propria gerarchia personale tra diritti e doveri; perché cos’è una nazione se non c’è lavoro o dovere nel raggiungere e mantenere i diritti di ogni uomo all’interno della nazione (89)?
È attraverso questa indagine che Mazzini rivela le sue idee su ciò che rende una nazione una nazione. Utilizzando temi familiari, proprio come il nazionalista romantico russo Khomyakov, è in grado di ritrarre più chiaramente il popolo della nazione come una confraternita e la nazione stessa come una figura materna.
Recensione del Documento di Giuseppe Mazzini “I doveri dell’uomo”
Giuseppe Mazzini è un nazionalista che alcuni sosterrebbero essere un nazionalista liberale ma che altri sosterrebbero sia un nazionalista romantico. Nel suo documento intitolato “I doveri dell’uomo” fa molti punti solidi per entrambe le parti e dire che è un nazionalista rigorosamente liberale o romantico gli sembra ingiusto secondo me. I suoi punti sono paragonabili ad altri noti nazionalisti come l’abate Sieyés e Alexie Stepanovich Khomyakov.