La favola di Amore e Psiche in Apuleio

La favola di Amore e Psiche

di Nicola Diomaiuto

Una tenerissima storia d’amore è la favola di Amore e Psiche raccontata dal poeta latino Apuleio nel romanzo intitolato Metamorfosi, nel quale vengono narrate le incredibili avventure di Lucio, un giovane che, per effetto di un incantesimo, si trasforma in asino e solo dopo molte peripezie ritrova la forma umana. La favola, incastonata con la tecnica dellincastro all’interno del romanzo, ha per protagonista Psiche, una fanciulla che per la sua straordinaria bellezza ha suscitato l’invidia di Venere. La dea, spinta dall’odio verso di lei, ordine al figlio Amore di colpirla con una delle sue frecce e di farla innamorare di un essere indegno, ma Amore si invaghisce di Psiche e la fa trasportare da Zeffiro in un bellissimo palazzo dove la va a trovare di notte. Il giovane dio impone però alla fanciulla una condizione: non cerchi mai di vederlo né di sapere chi sia. Ma Psiche, spinta dalle sorelle che insinuano nel suo animo il sospetto che lo sposo sia un essere mostruoso, una notte accende di nascosto una lampada e cerca di vedere le fattezze dell’amato, scoprendone l’eccezionale bellezza. Ma una goccia dolio bollente cade su di lui che, svegliatosi sparisce. Per poterlo riconquistare Psiche deve affrontare innumerevoli e difficili prove; alla fine il dio le concede il perdono e con il consenso di Giove la trasporta in cielo. La favola, che è stata spessa interpretata in chiave simbolica, come metafora del cammino che l’anima (psiche che in greco vuol dire appunto “anima”) deve compiere per congiungersi con Dio ha ispirato molti artisti, da Giulio Romano che ha raffigurato il mito in una delle sale del palazzo del Te a Mantova, ad Antonio Canova, scultore neoclassico, autore di una splendido gruppo marmoreo che raffigura Amore e Psiche stretti in un voluttuoso abbraccio.

• torna all’indice di Ars amatoria tesina per liceo linguistico di Nicola Diomaiuto, disponibile anche in formato doc per word