Fabrizio Cotogno
27 Gennaio 2019Gli asintoti tangenti alla curva all’infinito
27 Gennaio 2019di Nicola Diomaiuto
Un sentimento quello celebrato da Shakespeare che anticipa l’amore romantico. Per i romantici: – l’amore è visto come un sentimento travolgente e incontrollabile. Spesso non conciliabile con le convenzioni morali, con il matrimonio, con le regole sociali. Si spiega così la frequenza di passioni adulterine nel romanzo dell’Ottocento. – l’amore è un sentimento così forte che può portare all’autodistruzione. Essendo una passione che spesso la società osteggia o comunque non approva, l’amore romantico può condurre a supremi gesti di sacrificio come il suicidio o l’atto deroismo. Si diffonde nell’arte e nella letteratura il legame fra amore e morte. – l’amore è uno stato d’animo bipolare, cioè un’alternanza di sofferenza e di estasi, di malinconia e di gioia, di rabbia ed entusiasmo, di abbattimento morale e di elevazione spirituale. – l’amore è un sentimento indecifrabile e mistico, che lega uomo e donna in un rapporto che si può definire religioso in senso lato. Dalle letture del Foscolo e del Leopardi è possibile delineare quell’idea d’amore, che tanto fu cara ai romantici . Foscolo, il pre-Romantico, nel periodo giovanile sublima la figura di Teresa, (la donna amata da Jacopo Ortis nell’omonimo romanzo epistolare). Essa, infatti, incarna l’ideale di patria: infatti, come nella vita sociale è impossibile per Foscolo avere una patria, così nella vita sentimentale è impossibile per Jacopo avere la donna che ama; Teresa è anche idealizzata e angelicata, poiché un suo bacio beatifica Jacopo ( dopo quel bacio io son fatto divino.”), lo innalza al di sopra di sé stesso, lo porta a sperare e confidare nell’avvenire, incoraggiandolo ad agire. Si denota così l’influenza che gli ideali politici esercitano sul giovane poeta. Egli è parimenti influenzato dall’ideale classico di bellezza e ordine. E ciò trova espressione nellOde allamica risanata, ove il poeta esalta la bellezza sensuale della donna, che suscita amore, da cui scaturisce armonia e sublimazione della realtà, e ciò permette di varcare il limite opprimente dell’idea costante della morte, la quale sopprime le gioie, le passioni e getta nell’oblio gli ideali, le speranze e gli uomini. Foscolo esprime il suo ‘io amoroso nel secondo periodo con i ‘Sepolcri e i ‘Sonetti. Nel primo componimento si denota la ricerca del poeta di figure che donino fermezza al tormentato io interiore: da ciò il ricorso a figure femminili mitologiche, che, lontane nel tempo e dalla realtà, appaiono incorruttibili dalle vicende che affannano gli uomini moderni ; è presente anche la figura della madre, che genera vita e nel cui grembo, idealizzato, l’uomo, e quindi il poeta, cerca rifugio dalle amarezze della vita. Questa figura è ripresa anche nei Sonetti, in ‘In morte del fratello Giovanni. Ivi la donna è la madre, che simbolizza il nucleo familiare, e quindi è simbolo degli affetti e delle gioie negate allesule. L’amore è causa di sofferenza perché lontano e ricco di nostalgia. Il poeta spera di rivedere in vita la madre, e tuttavia aspira a che i suoi resti mortali vengano ridati a lei, così da consentire la sepoltura in terra amica, e, come espresso nei Sepolcri, instaurare una corrispondenza d’amorosi sensi, per vincere l’opera distruttrice della morte, e vivere per sempre grazie al ricordo dei propri cari
-
torna all’indice di Ars amatoria tesina per liceo linguistico di Nicola Diomaiuto, disponibile anche in formato doc per word