Sistema nervoso
27 Gennaio 2019Paolo Marsich
27 Gennaio 2019Introduzione della tesina “Peter Pan” esame di stato 2011
di Angela Maraggia
Introduzione
Chi ha paura di Peter Pan? Tutti noi amiamo questaffascinante personaggio, un po elfo e un po folletto che incarna con gioia malandrina il mito dell’eterna giovinezza. Eroe di mille avventure, perfetto per il mondo incantato dei giochi infantili, il personaggio di Sir James Matthew Barrie ha saputo come pochi altri imprimere la sua orma fiabesca nel mondo degli adulti o per meglio dire la sua ombra. E da questa premessa inizia la mia breve trattazione verso la scoperta di questa insolita fiaba, che è stata la mia compagna fedele di mille avventure, mi ha fatto sognare mille e mille notti sperando un giorno di poter diventare una piccola Trilly e di poter volare. Ho desiderato spesso di poter fermare il tempo e come Peter Pan rimanere per sempre una fanciulla. Ora che sono grande” mi sento come Wendy e preferisco tenere nel mio cuore il dolce ricordo di un’avventura sull Isola Che Non c’è, la sera, quando guardo la luna piena e le nuvole che lattraversano, mi ritrovo a cercare con lo sguardo un galeone che mai fluttuerà davanti a me. Quindi sorrido e penso ad altro cercando di nascondere il fatto che ancora aspetto un qualsiasi Peter Pan che bussi alla mia finestra e mi porti con sé sull’ Isola Che Non c’è.
Presentazione
Non sempre si riesce a comprendere come si possa restare bambini o semplicemente esserlo in un mondo in continuo mutamento e che sembra coprirsi gli occhi di fronte le contraddizioni che lo caratterizzano e l’individualismo dilagante.
Tuttavia, c’è sempre qualcuno in grado di sognare e di immaginare nuovi mondi felici anche durante una semplice passeggiata nel parco, come James Matthew Barrie, autore del romanzo Peter Pan”.
Egli, influenzato dalle proprie vicende personali, spesso anche dolorose, è riuscito a far volare continuamente la propria fantasia e a creare un personaggio unico, che mostra la parte incapace di crescere presente in ognuno di noi, che troppo spesso viene dimenticata.
Lo stesso Pascoli era convinto della presenza di un fanciullino” nascosto nell’animo di ognuno, che piange silenzioso nell’attesa di poter riscoprire il mondo.
Peter Pan non è solo il personaggio che incarna l’eterna giovinezza, ma è anche la realtà del disagio provocato dal rifiuto, l’incapacità di affrontare la vita o semplicemente guardarla con occhi diversi dagli altri.
I musicisti vengono considerati dei geni o persone immature, ma la loro unica capacità, o colpa, è quella di saper istaurare un legame particolare con il proprio essere e il mondo circostante e solo attraverso le canzoni possono continuare a divertirsi.
Un mondo a volte duro e crudele, ma che deve sempre essere vissuto, perché con il suo accavallarsi di eventi rende la vita unica, come una meravigliosa avventura”.
Un mare irraggiungibile è, invece, quello della mente di ogni essere umano, che spesso trova rifugio sopra la propria Isola Che Non c’è, che si presenta come un intrecciarsi di sogni, speranze e timori. Freud ha cercato di dare una spiegazione logica di un mondo solo immaginato. I suoi studi spesso hanno permesso di aiutare gli abitanti dellIsola Che Non c’è a tornare nel mondo reale e godere a pieno di una vita che si rivela essere unica e indivisibile.
Nella storia si sono succedute epoche diverse che con i loro miglioramenti e le loro contraddizioni hanno portato il mondo allo stato attuale.
La guerra contro i pirati, contro gli indiani non esistono solo nellIsola Che Non C’è
anche nella vita quotidiana contro questi eterni Peter Pan che sono uomini comuni non sempre riescono a volar via dal nido materno
giusto sarebbe riuscire a vivere e lasciar vivere
-
torna all’indice di Peter Pan Tesina esame di stato 2011 di Angela Maraggia