Titiro e Melibeo
27 Gennaio 2019Zaira Gangi
27 Gennaio 2019Gabriele D’Annunzio
di Carlo Zacco
Il progetto delle Laudi. L’ideologia del Superuomo approda nel progetto delle Laudi: un vasto ciclo poetico che aveva, nelle intenzioni di D’Annunzio, il compito di diffondere il verbo del «Vate»;
– le laudi sono una summa della sua visione;
– il ciclo poetico doveva essere costituito da sette libri, ed era intitolato Laudi del cielo del mare della terra e degli eroi: nelle intenzioni di D’Annunzio una celebrazione di tutto il reale.
– Di fatto, di questi sette libri ne pubblica solo quattro: i primi tre nel 1904 (Maia, Elettra, Alcyone) il quarto nel 1912 (Merope);
Maia. Ha come sottotitolo Laus Vitae, e nasce dall’esperienza di un viaggio reale che D’Annunzio ha compiuto in Grecia nel 1895:
– in questa parte l’io lirico del poeta-Vate-Superuomo raffigura se stesso come una sorta muovo Ulisse, un eroe che viaggia per la Grecia, facendosi trasportare dalla forza della bellezza del mondo antico, rappresentato in termini mitici e idealizzati;
– dopo questo viaggio in una Grecia mitizzata, l’io lirico ritorna al presente, nelle «città terribili» delle nuove metropoli, profanate dall’industrializzazione e dal commercio;
– la realtà contemporanea però non viene del tutto condannata: c’è una possibilità di riscatto, e questa viene proprio dal superuomo, iniziato alla bellezza e alla forza vitale dal viaggio in Grecia;
– alcuni aspetti della società contemporanea vengono esaltati: l’alta finanza, il capitale, l’industria, le macchine; si tratta di aspetti in cui l’uomo può sperimentare il suo eroismo e la sua superiorità.
Il metro. A livello formale Maia non è una raccolta di liriche ma un poemetto (in cui l’aspetto lirico è però prevalente);
– l’aspetto formale interessante e che viene usato per la prima volta il verso libero.
Elettra. In questa parte viene esposta più l’ideologia politica del Superuomo: c’è sempre un passato mitico da esaltare e un presente da riscattare;
– il discorso in questa parte è più politico-celebrativo.
– qui compare anche la dimensione del futuro di gloria e bellezza da raggiungere.
– in questa parte vengono fatti elogi a città antiche, medievali e rinascimentali, descritte sempre in modo mitico, che riprende i modi della descrizione dell’Ellade in Maia.
Alcyone. E’ il terzo libro della raccolta. Se nella prima e nella seconda il Superuomo aveva viaggiato nello spazio (in Grecia e in Italia) e nel tempo (antichità, medioevo, rinascimento), ora si riposa.
– si tratta di una raccolta di liriche: 88 componimenti divisi in cinque sezioni; dalla seconda sezione in poi ogni gruppo è preceduto da un Ditirambo;
– la raccolta è stata scritta per lo più nell’estate del 1899: l’estate è l’ambiente prevalente, è un momento di riposo dalle fatiche affrontate fin ora: è un riposo del Superuomo, non dal Superuomo, come erroneamente è stato detto a volte.
– in questa sezione sono presenti le istanze ideologiche delle prime due sezioni, ma per lo più è presente uno slancio vitalistico nei confronti della natura: la contemplazione della bellezza della natura, e l’identificazione con essa.
– Anche di fronte alla natura, anche in questa momentanea situazione i inazione, il Superuomo manifesta la sua superiorità in quanto unico in grado di penetrare nei misteri della realtà, di interpretarne i simboli, e di esprimerli grazie alla forza della sua parola;
– In tutta la produzione poetica di D’Annunzio questa è la parte più riuscita: proprio perché è meno presente l’aspetto ideologico, e più quello lirico;
– qui emerge di più il simbolismo nella rappresentazione della natura.
Audio Lezioni su Gabriele D’Annunzio del prof. Gaudio
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