Titiro e Melibeo
27 Gennaio 2019Zaira Gangi
27 Gennaio 2019L’età gugliemina si caratterizza per l’autoritarismo, il militarismo, e la politica estera aggressiva (dalla Storia contemporanea di Carlo Zacco)
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Europa tra ottocento e novecento appunti in doc per word modificabile
Politica europea tra Otto e Novecento
Germania
Otto von Bismarck. Il protagonista della politica tedesca di fine Ottocento fu Otto von Bismarck, primo ministro dal 1871 al 1890: aveva guidato l’unificazione, poi l’industrializzazione, e aveva reso la Germania una grande potenza.
– Politica interna. La Germania aveva un parlamento eletto dal popolo, ciò nonostante lo Stato era autoritario: il potere era in gran parte nelle mani dell’Imperatore e del primo ministro da lui nominato. Bismarck cercò di impedire il rafforzamento di movimenti socialisti, da un lato con leggi che reprimevano la libertà di riunione e organizzazione politica; dall’altro con riforme sociali a favore dei lavoratori (pensione, assicurazione su malattie e infortuni).
– Politica estera. In politica estera cercò di impedire nuove guerre, in particolare con la Francia, sconfitta nel 1871. Nel 1882 promosse la Triplice Alleanza, un trattato che legava Impero Austro-Ungarico, Germania e Italia, con l’obiettivo di isolare la Francia. Nel Congresso di Berlino del 1884-85, inoltre, favorì un accordo tra gli stati per la spartizione dell’Africa, in modo che trovassero uno sfogo ai loro progetti di conquista.
Guglielmo II. Nel 1890 fu eletto Imperatore Guglielmo II. Egli pensava che la Germania dovesse rafforzarsi militarmente e partecipare in modo più aggressivo alla gara coloniale. Bismarck si opponeva a questa politica, e si dimise. Da allora in poi mantenere la pace in Europa divenne sempre più difficile.