Titiro e Melibeo
27 Gennaio 2019Zaira Gangi
27 Gennaio 2019La crescente domanda dovuta all’aumento della popolazione stimolò l’introduzione di innovazioni. In alcune zone la produzione agricola crebbe per l’estensione della superficie coltivata tramite terrazzamenti, bonifiche, disboscamenti, in altre tramite open fields ed enclosures, dalla Storia moderna di Carlo Zacco
La rivoluzione agricola
Crescita demografica. Tra il tre e il seicento la popolazione europea si mantenne costante, durante il settecento crebbe esponenzialmente fino a raddoppiare a all’inizio dell’ottocento. Le cause:
1) Diminuzione delle epidemie;
2) Miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie;
3) Diffusione di nuove coltivazioni (mais, patata).
Le innovazioni. La crescente domanda dovuta all’aumento della popolazione stimolò l’introduzione di innovazioni. In alcune zone la produzione agricola crebbe per l’estensione della superficie coltivata tramite terrazzamenti, bonifiche, disboscamenti: finché cera terra disponibile non ci fu bisogno di introdurre innovazioni. In altre zone (Inghilterra, Francia, Olanda, Pianura Padana) invece ne furono introdotte di importanti. In particolare in Inghilterra, dove si passa dagli open fields alle enclosures.
L’agricoltura nei campi aperti. Nel medioevo la coltivazione avveniva negli open fields, campi coltivati in comune secondo sistemi di rotazione triennale, e il cui raccolto veniva poi distribuito a tutti i componenti delle comunità di villaggio. Inoltre ai contadini poveri era consentito cacciare, pescare e raccogliere frutti spontanei nelle terre lasciate incolte o nei boschi di della nobiltà feudale o della Chiesa, lasciar pascolare gli animali nel maggese.
Il sistema della recinzioni. Con l’aumento della popolazione e conseguentemente della domanda, questo sistema dové essere modificato. I proprietari terrieri iniziarono a:
1) Recintare i terreni;
2) Coltivarli in modo sempre più intensivo non lasciando incolta la maggese ma coltivandovi foraggio per gli animali d’allevamento, che con il loro letame fertilizzavano il terreno.
Nascono le enclosures. Ai contadini più poveri venne impedito di servirsi dei terreni incolti, e furono costretti a vendere le proprietà ai più ricchi, lavorando per loro come braccianti.
Innovazioni tecniche. I contadini più ricchi si arricchirono ulteriormente, e investirono i guadagni in innovazioni. Si sviluppò l’agronomia, disciplina che studia le caratteristiche dei terreni e le tecniche di coltivazione. Particolarmente famosi furono gli studi di Jethro Tull, che tra i metodi più avanzati propose:
1) Accurata concimazione dei terreni;
2) Rotazione delle colture più razionale;
3) Semina regolare e uniforme;
4) Nuovi attrezzi e macchine seminatrici.
Nuove colture provenienti dall’America resero più ricca e varia l’alimentazione (patata, mail, pomodoro).
Il lavoro a domicilio
L’Industria rurale domestica. Nei periodi dell’anno in cui i campi non necessitavano di lavori i contadini e le loro famiglie erano impegnati in lavori a domicilio di vario tipo, specialmente filatura e tessitura. La novità non è tanto questa, ma il fatto che i lavori domestici dei contadini venivano coordinati da una figura professionale nuova: il mercante-imprenditore, che risiedeva in città, e forniva ai contadini (anziché ai cari e spocchiosi artigiani delle città) la materia prima che poi passava a ritirare e immetteva sul mercato. Nasce l’industria rurale domestica, un sistema di lavoro che sarà alla base della rivoluzione industriale. Con questo sistema la produzione aumentò, e calarono i prezzi.