Titiro e Melibeo
27 Gennaio 2019Zaira Gangi
27 Gennaio 2019Nel Seicento le guerre erano state prevalentemente di egemonia, come quella dei trent’anni. Nel secolo successivo prevalse una politica d’equilibrio, volta a non far primeggiare uno stato sugli altri, dalla Storia moderna di Carlo Zacco
Le guerre del Settecento
Le guerre di successione. Nel Seicento le guerre erano state prevalentemente di egemonia, come quella dei trent’anni. Nel secolo successivo prevalse una politica d’equilibrio, volta a non far primeggiare uno stato sugli altri. I tre principali conflitti ebbero come pretesto le difficoltà di successione al trono, perché una dinastia si era estinta oppure perché una successione veniva contestata.
1) 1791-1714: guerra di successione spagnola. Ebbe origine dall’estinzione della dinastia degli Asburgo di Spagna, cui subentrarono i Borbone di Francia.
2) 1733-1738: guerra di successione polacca. Ebbe come conseguenza l’indebolimento dell’Impero austriaco e l’ascesa della Prussia;
3) 1740-1748: guerra di successione austriaca. Scatenata dalla potenze che non accettarono la successione al trono imperiale di una donna, Maria Teresa d’Austria.
Le forze in campo erano Francia, Austria, Russia, Prussia, Gran Bretagna, le cui dinastie erano spesso imparentate tra loro, il che permetteva ora all’una ora all’altra di avanzare pretese di successione.
La guerra dei Sette Anni (1756-1763). La Gran Bretagna era una potenza coloniale e marittima, e uscì ulteriormente rafforzata dalla guerra dei Sette Anni, combattuta contro la Francia per il predominio sulle colonie in America e India: la Francia, sconfitta, cedette parte della Louisiana e il Canada.
Audio Lezioni di Storia moderna e contemporanea del prof. Gaudio
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