Verbi della terza coniugazione
27 Gennaio 2019Maurizio Zini
27 Gennaio 2019Parafrasi interlineare e commento delle rime petrose di Dante
di Carlo Zacco
Io son venuto al punto de la rota
100 – Io son venuto
L’inverno. Descrizione iperrealistica dell’inverno inteso come condizione esistenziale e ontologica del poeta. L’ambientazione introduce un interrogativo: se già in inverno l’amore domina il poeta tanto da distruggere le sue forze vitali, che avverrà in primavera, stagione propizia all’amore? la prima parte dell’interrogativo occupa tutte le cinque stanze, la seconda il congedo.
La nuova poetica. La visione stilnovistica dell’amore è superata sia sul piano esistenziale che della poetica. E’ ripreso l’aspetto doloroso degli effetti dell’amore tipici di Cavalcanti, ma con effetti espressionistici e tragici più che malinconici ed estenuati.
1. |
Io son venuto |
al punto |
de la rota |
che |
l’orizzonte, |
quando il sol |
si corca, |
|
Io sono arrivato |
al momento |
della rivoluzione celeste |
in cui |
l’orizzonte, |
quando il sole |
tramonta, |
ci partorisce |
il geminato cielo, |
e la stella d’amor |
ci sta remota |
per lo raggio |
fa sorgere per noi |
il cielo con i Gemelli, [la costellazione de] |
e la stella d’amore [:Venere] |
è nascosta (alla vista) |
a causa del raggio |
lucente |
che la ‘nforca sì di traverso |
che le si fa velo; |
e quel pianeta |
che conforta |
luminoso [del sole] |
che la colpisce lateralmente |
in modo tale che la nasconde; |
e quel pianeta [:Saturno] |
che accompagna |
il gelo |
si mostra a noi |
tutto per lo grand’arco |
nel qual ciascun di sette |
fa poca ombra: |
|
il gelo [:sogg] |
si mostra a noi |
per tutto il grande arco [del Tropico del Cancro] |
nel quale ciascuno dei sette [pianeti] |
fa poca ombra: |
|
e però non |
un sol penser d’amore, |
ond’io son carco, |
disgombra |
la mente mia, |
|
ma non per questo |
un solo pensiero d’amore, |
di cui io sono carico, |
lascia libera |
la mia mente, |
|
ch’è più dura |
che petra |
in tener forte imagine di petra. |
|
che è più dura |
che [la] pietra |
nel conservare crudele immagine di pietra. |
|
Struttura della stanza:
1. Perifrasi astronomica;
2. allusione ad una passione violenta rappresentata dalla parola-chiave petra, senhal se non nome proprio dell’amata, secondo i modi del trobar clus.
Il senso della strofa è questo:
ora è inverno, ma nonostante ciò in me l’amore non diminuisce.
L’orizzonte … cielo: se la costellazione dei Gemelli, nella quale è nato Dante, sorge nel momento in cui il sole tramonta, vuol dire che il sole si trova nella costellazione del Capricorno, antipoda a quella dei Gemelli, cioè è inverno.
La stella d’amor … velo: Venere, è in congiunzione superiore con il Sole. Il pianeta è definito stella secondo la concezione astronomica del tempo, secondo la quale non ci era distinzione tra stella e pianeta: i pianeti erano sette compresi Sole e Luna.
Quel pianeta..ombra: cioè il pianeta Saturno si trova in Cancro. Sole in Capricorno e in congiunzione con Venere sono fenomeni verificatisi nel Dicembre 1296.
2. |
Levasi |
de la rena d’Etiopia |
lo vento peregrin |
che l’aere turba, |
per la spera |
|
|
Si muove |
dal deserto dell’Etiopia [=dall’Africa] |
il vento straniero [=l’Austro] |
che perturba l’atmosfera [:che porta le perturbazioni] |
a causa della sfera |
|
del sol |
ch’ora la scalda; |
e passa il mare, |
onde conduce |
copia di nebbia tal, che, |
|
|
del sole |
che ora la scalda; |
e attraversa il mare, |
per cui porta |
tale abbondanza di nebbia che, |
|
|
s’altro non la sturba, |
chiude tutto e salda |
questo emisperio; |
e poi si solve, |
|
|
se [un] altro [vento] non la disperde, [:quello boreale] |
circonda e avvolge per intero |
il nostro emisfero; |
e poi si scioglie, |
|
|
e cade |
in bianca falda |
di fredda neve |
ed in noiosa pioggia, |
onde l’aere s’attrista tutto |
e precipita |
in bianchi fiocchi |
di fredda neve |
e in pioggia fastidiosa, |
per cui l’aria si incupisce del tutto |
e piagne: |
e Amor, |
che ritira in alto |
sue ragne |
pel vento che poggia, |
non m’abbandona, |
ed è triste: |
ma Amore |
che tira in alto |
le sue insidie |
per il vento che sale, |
non mi abbandona, |
sì è bella donna |
questa crudel |
che m’è data per donna. |
tanto è [una] bella donna |
questa crudele |
che mi è assegnata come signora. |
E’rappresentato in termini di tragico inaridimento vitale lo scenario invernale del maltempo, sulla base delle teorie meteorologiche dell’epoca.
3. |
Ogne augel |
che l’caldo segue |
fuggito è |
del paese d’Europa, |
che non perde |
|
Ogni uccello |
che cerca il caldo |
è fuggito |
dall’Europa, |
che non perde [:non resta priva] |
unquemai le sette stelle gelide; |
e li altri |
han posto triegue |
a le lor voci |
per non sonarle |
mai le sette gelide stelle [dell’orsa maggiore] |
e gli altri uccelli [quelli che non migrano] |
hanno messo fine |
alle loro voci [non cantano], |
per non farle risuonare |
infino al tempo verde, |
se ciò |
non fosse |
per cagion |
di guai; |
e tutti li animali |
fino alla primavera, |
se ciò [:il cantare] |
non avvenga |
con lo scopo |
di lamentarsi; [:cantano solo per dolore, non per amore] |
e tutti gli animali |
che son |
gai di lor natura, |
son d’amor disciolti |
però che |
‘l freddo |
che sono |
per loro natura portati all’amore, |
sono liberi dall’amore |
a causa del fatto che |
il freddo |
ammorta |
lor spirito: |
e ‘l mio |
più d’amor porta; |
ché li dolzi pensier |
non mi son tolti |
spegne |
il loro spirito: |
e il mio [spirito] |
contiene più amore; |
poiché i pensieri d’amore |
non mi sono tolti |
né mi son dati |
per volta di tempo, |
ma li mi dà |
donna |
c’ha picciol tempo. |
|
né mi sono dati |
a causa del mutare delle stagioni, |
ma me li dà |
una donna |
che ha giovane età. |
|
Che non perde … unquemai: la presenza nel cielo della costellazione dell’Orsa Maggiore, durante la notte caratterizza nei paesi europei la stagione invernale. Le stelle sono definite gelide con ipallage: gelidi sono l’Europa e l’inverno, non le stelle.
4. |
Le fronde che la vertù d’Ariete |
trasse fuor |
per adornare il mondo |
passato hanno |
|
Le foglie che la potenza positiva dellAriete [:della primavera] |
fece spuntare |
per adornare il mondo |
hanno superato |
lor termine, |
e morta è l’erba; |
a noi s’asconde |
ramo di foglia verde |
se non se in lauro, |
il loro termine, [vitale: sono morte] |
e l’erba è morta; |
si nasconde a noi |
[qualsiasi] ramo con foglie verdi |
tranne nell’alloro, |
in pino |
o in abete |
o in alcun |
che serba |
sua verdura |
e la stagion |
tanto è forte |
nel pino |
o nell’abete |
o in quei casi |
[di piante] che conservano |
la loro vegetazione [:i sempreverdi] |
e la stagione [invernale] |
è a tal punto rigida |
ed acerba, |
c’ha morti |
li fioretti per le piagge, |
li quai |
non poten tollerar |
la brina: |
e aspra, |
che ha ucciso |
i fiorellini nei campi, |
i quali |
non potevano sopportare |
la brina; |
e però non |
Amor la mi tragge |
di cor |
la crudele spina; |
per ch’io |
son fermo |
ma non per questo |
Amore mi toglie |
dal cuore |
la sua spina crudele; |
e perciò io |
sono convinto |
di portarla |
sempre |
ch’io sarò in vita, |
s’io vivesse sempre. |
di portarla |
finché |
non sarò in vita, |
[anche] se io vivessi per sempre. |
? Ariete: con riferimento alla costellazione dell’Ariete, e in specie all’equinozio di primavera, momento, secondo Dante, particolarmente positivo, coincidente con la creazione del mondo (Inf I, 37-40)
5. |
Le vene versan |
le fummifere acque |
per li vapor’ che |
la terra |
ha |
nel ventre, |
|
Le fonti versano |
le acque fumanti |
a causa dei vapori che |
la terra |
contiene |
nell’interno, |
che |
li tira |
suso in alto |
d’abisso; |
onde |
al bel giorno |
mi piacque |
cammino |
la quale [terra] |
li trae [:i vapori] |
su in alto |
dal profondo; |
per cui |
nella bella stagione |
mi piacque |
una strada |
che ora è fatto |
rivo, |
e sarà |
mentre |
che durerà |
del verno il grande assalto; |
che ora è diventata |
un torrente, |
e resterà [tale] |
finché |
durerà |
la grande aggressione dell’inverno; |
la terra |
fa un suol |
che par di smalto, |
e l’acqua morta |
si converte |
in vetro |
|
la terra |
diventa un suolo |
che pare di pietra, |
e l’acqua stagnante |
si trasforma |
in ghiaccio |
|
per la freddura |
che la serra |
di fuor, |
e non però |
io son tornato a retro |
un passo |
per il freddo |
che la stringe |
dall’esterno, |
ma non per questo |
io sono tornato indietro |
un passo |
[di] [solo]
de la mia guerra angosciata |
né vo’ tornar; |
ché |
se ‘l martiro è dolce, |
la morte |
|
dalla mia condizione [:l’amore] |
né voglio tornare [indietro] |
perché, |
se la sofferenza è dolce [:piacevole], |
la morte |
|
de’ passare ogni altro dolce. |
|
deve superare ogni altra dolcezza. |
|
Versan … in alto: con riferimento alle teorie fisiche abbracciate da Dante per spiegare l’affioramento dell’acqua dalla terra contro il principio generale che porta l’acqua a sottostarvi, convergendo verso il centro della terra. L’abbondanza di sorgenti e di acque durante l’inverno rende impraticabile un sentiero meta di passeggiate estive del poeta.
Se ‘l martito … dolce: il tormento determinato dalla passione è al tempo stesso un piacere irrinunciabile, così che l’idea stessa della morte, minacciata dall’eccesso di sofferenza, risulta attraente , rappresentando la possibilità massima, oltre che di dolore, anche di dolcezza.
C. |
Canzon, |
or che sarà di me |
ne l’altro dolce |
tempo novello, |
quando |
|
Canzone, |
che mai sarà di me |
nella diversa, mite, |
stagione del rinnovamento [:la primavera] |
quando |
amore |
piove in terra |
da tutti li cieli, |
quando per questi geli |
amore |
è solo in me, |
l’amore |
scende sulla terra |
da tutti i cieli, |
se in mezzo a questi geli invernali |
l’amore |
è solamente in me, |
e non altrove? |
Saranne |
quello ch’è |
d’un uom |
di marmo, |
se in pargoletta |
e non altrove? |
Ne sarà [:di me] |
quello che avviene |
in un uomo |
di marmo, |
se in una fanciulla |
fia |
un marmo |
per core. |
|
vi sarà |
una pietra |
al posto del cuore. |
|
Seconda parte della domanda. Nel congedo si svolge sinteticamente la seconda parte del ragionamento che sottostà a tutta la poesia: se nell’inverno il poeta, unico, è già travolto dall’amore, che ne sarà di lui in primavera quando l’amore pervade ogni cosa?
Pietrificazione. Si annuncia un destino di pietrificazione se la donna da lui amata confermerà di avere un cuore di pietra, cioè di non avere pietà . Con il riferimento al marmo si conclude il circolo di crudeltà iniziato nella prima stanza con il rif. alla pietra.