Verbi della terza coniugazione
27 Gennaio 2019Maurizio Zini
27 Gennaio 2019di Francesco Petrarca
di Carlo Zacco
Data di morte. Laura muore di peste il 6 Aprile 1348 ad Avignone. Durante la tragica epidemia che aveva colpito l’Europa a partire da quell’anno. Il 6 Aprile era anche il giorno in cui avvenne il primo incontro tra Petrarca e Laura: la morte cade dunque esattamente 21 anni dopo questo importante evento (con ogni probabilità si tratta di una forzatura a scopo letterario).
– Petrarca viene a sapere della morte di Laura da un amico, circa un mese dopo, il 19 Maggio, e non appena apprende la notizia, fa un’annotazione, su un codice contenente le opere di Virgilio che aveva sotto mano.
Rime in morte. La seconda parte del Canzoniere è caratterizzata dalla presenza del motivo della morte di laura. ATTENZIONE: non diciamo ‘rime composte dopo la morte, ma rime in morte: perché alcune delle poesie presenti in questa sezione risalgono a prima del 1348; rime ‘in morte è da intendersi dal punto di vista tematico, non cronologico.
Nuovo percorso. Dopo la morte di Laura, la vicenda sentimentale di Petrarca subisce una svolta violenta. Inizialmente il poeta reagisce al fatto disperandosi; successivamente però, man mano, Petrarca rielabora tutta la sua vicenda riconsiderandola alla luce della morte di Laura.
– Innanzitutto vediamo scorgere una sorta di paradosso: da morta Laura appare più vicina all’Autore, la sua presenza più costante, regolare e benevola nei confronti dell’amante.
– A poco a poco Laura (morta) diventa colei che indica al poeta la via del pentimento e della redenzione;
Riconsiderazione di un amore: in che modo Petrarca riconsidera la sua vicenda amorosa? Innanzitutto il rifiuto di Laura non è più visto come fonte di dolore, ma come opportunità di salvezza: Laura, rifiutando Petrarca, teneva sia se stessa che l’amante lontani dalla possibilità di vivere una relazione amorosa moralmente sconveniente.
– Le rime in morte di Laura sono il racconto della lenta ricomposizione dell’animo del poeta, che nella prima parte appariva lacerato: se prima l’animo del poeta appariva turbato, e lacerato da forze e desideri contrapposti, ora man mano va ricomponendosi: vengono man mano ricostruiti i frammenti d’anima.
– Laura, d’altra parte, cambia carattere: da capricciosa e imprevedibile, diventa materna, disposta a guidare l’amante in questo nuovo percorso.
Memoria. E’ fondamentale il tema della memoria. Dopo la morte di Laura, tutta la vicenda si gioca nell’ambito del ricordo e della memoria:
– il presente modifica le convinzioni e sentimenti del passato;
– il passato, a sua volta, modifica il presente.
In questo la scrittura poetica è un mezzo necessario e non eliminabile per questo percorso di ricomposizione: è attraverso la scrittura che ricordo e memoria agiscono sulla mente del poeta.
Stile. In generale, il linguaggio poetico della seconda parte cambia: diventa più armonioso, perde quelle durezze espressive che avevano caratterizzato le rime in vita, quando il poeta si lagnava del suo amore impossibile.
Trasfigurazione di Laura
Cambiamenti di Laura. De Sanctis usa questo termine per indicare i cambiamenti della figura di Laura dopo la morte:
1) Da viva Laura era caratterizzata da un carattere complesso, ambiguo, capriccioso, per certi versi non comprensibile da parte del poeta;
2) Da morta Laura sembra dare spiegazioni circa i suoi comportamenti sulla terra, e i conti cominciano a quadrare. Inoltre La figura di Laura diventa attiva: di sua iniziativa conforta il poeta, lo consola, lo incoraggia ad attendere un futuro ricongiungimento in cielo.
Cambiamenti nell’io lirico. Naturalmente tutte queste sono proiezioni di Petrarca: a cambiare, in realtà, è l’io lirico, che, come si è detto, riconsidera il suo rapporto con Laura, e quindi anche Laura stessa, sotto una nuova ottica. La morte di Laura fa in modo che Petrarca diventi più risoluto nel perseguire il desiderio di perfezione cristiana. In Particolare:
1) Il rifiuto di laura, che tanto faceva soffrire Petrarca, in realtà lo ha salvato dalla perdizione: tutta la vicenda è quindi riletta in chiave provvidenzialistica;
2) La tensione erotica, il desiderio sessuale di Petrarca scompare, e viene sostituito da una tensione unicamente religiosa. Laura morta è colei che è in grado di accompagnare Petrarca in questo nuovo percorso religioso.
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Oimè il bel viso, oimè il soave sguardo sonetto 267 del Canzoniere di Francesco Petrarca di Carlo Zacco
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Se lamentar augelli, o verdi fronde sonetto 279 del Canzoniere di Francesco Petrarca di Carlo Zacco
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Levommi il mio penser in parte ov’era sonetto 302 del Canzoniere di Francesco Petrarca di Carlo Zacco
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I vo piangendo i miei passati tempi sonetto 365 del Canzoniere di Francesco Petrarca di Carlo Zacco