Irma Lanucara mappe concettuali
27 Gennaio 2019Franco Lorusso
27 Gennaio 2019
di Irma Lanucara
La figura centrale dello strutturalismo è Claude Lévi-Strauss che, con le sue opere più significative ha esercitato una straordinaria influenza nella cultura della seconda metà del ‘900; negli anni ’60-’70 lo strutturalismo , ha agito come una vera e propria moda” condizionando fortemente la linguistica, la psicologia, la filosofia e la pedagogia.
Per Lévi-Strauss, in tutte le rappresentazioni visibili della cultura di un popolo, si nascondono delle particolari strutture, che sono degli schemi astratti della mente umana esistenti a livello inconscio; esse sono universali, nel senso che sono comuni a tutti i popoli, pur nella straordinaria diversità delle espressioni culturali. Lo strutturalismo pone al centro della sua ricerca la struttura”, da intendere come modello generale; essa deve essere intesa come elemento di coesione, di organizzazione e di ordine all’interno delle singole parti. Ogni struttura, in quanto rappresentazione mentale, può essere individuata e studiata per mezzo di modelli capaci di esprimere con formule e simboli le possibili trasformazioni fra i suoi elementi costitutivi.
Claude Lèvì-Strauss nasce a Bruxelles il 28 novembre 1908, si laurea in filosofia nel 1931. Non soddisfatto dell’ambiente filosofico che lo circondava, diresse il suo interesse verso le scienze umane, in particolare l’antropologia e la sociologia. Nel 1935 si trasferì a San Paolo per insegnare sociologia all’università. Il soggiorno in Brasile gli offrì la possibilità di partecipare a due importanti spedizioni etnografiche, nel Mato Grosso e in Amazzonia e di compiere così le sue prime ricerche sulle popolazioni indigene. Dopo un breve ritorno in Francia, nei primi anni Quaranta si recò a New York, dove fu a contatto con l’antropologia culturale statunitense. Tra le principali opere di Lèvì-Strauss ricordiamo: Le strutture elementari della parentela (1949), Tristi tropici (1955), Antropologia strutturale (1958), Il totemismo oggi (1962), Il pensiero selvaggio (1962).
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