Elisa Prearo
27 Gennaio 2019Luigi O. Rintallo
27 Gennaio 2019Plastica biodegradabile
ricerca – operatore tecnico commerciale
di Gabriele Primativo
Un settore in cui l’Italia è all’avanguardia è la cosiddetta bioplastica, che in determinati condizioni è biodegradabile ed è prodotta principalmente a partire da materie prime vegetali anziché petrolifere.
La plastica biodegradabile è un particolare materiale dalle pressoché identiche caratteristiche meccaniche e fisiche della normale plastica petrolifera ma con la differenza di poter essere smaltita in ambiente naturale entro pochi mesi.
La normale plastica che tutti siamo abituati ad utilizzare giornalmente, deriva dalle lavorazioni del petrolio e impiega circa 90 anni per degradarsi nell’ambiente. A questo bisogna aggiungere che difficilmente viene riciclata e spesso è destinata ad essere ridotta di volume e incenerita negli inquinanti inceneritori.
La plastica biodegradabile, al contrario, può essere assorbita dal terreno e diventare nuovamente fertilizzante per piante e cibo per i microrganismi presenti nella terrà.
Scoperta a metà degli anni ’70, solo dall’inizio del nuovo millennio la plastica biodegradabile si sta diffondendo grazie a politiche di risparmio energetico e riduzione dell’inquinamento ma come tutti i cambiamenti, necessità di volontà e persistenza soprattutto per ridurre sempre più il costo della materia prima che oggi è ancora superiore a quello della plastica ricavata dal petrolio.
Sacchetti per la spesa biodegradabili
Le ultime scoperte in fatto di plastica biodegradabile riguardano il Giappone nel quale alcuni ricercatori di biomateriali hanno ricavo plastica dalla cassava, un tubero somigliante per metà ad una rapa e per metà ad una patata con la quale produrranno sacchetti per la spesa.
Zucchero per la bioplastica Indiana
Un’altra interessante scoperta arriva dai laboratori chimici della città di Pune in India, dove l’aggiunta del 3% di zuccheri ha reso la normale plastica, commestibile per i batteri che si nutrono di glucosio. Bisogna precisare che questo tipo di plastica è ancora in fase di test perché molte sono le plastiche definite biodegradabili quando nella realtà contengono sempre una base di derivazione petrolifera.