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27 Gennaio 2019All’origine del disservizio scolastico
27 Gennaio 2019di Giosuè Carducci
Analisi del testo, del prof. Luca Manzoni
Giosuè Carducci, Nella piazza di San Petronio, da Odi barbare
- Surge nel chiaro inverno la fosca turrita Bologna,
- e il colle sopra bianco di neve ride.
- E’ l’ora soave che il sol morituro saluta
- le torri e ‘l tempio, divo Petronio, tuo;
- le torri i cui merli tant’ala di secolo lambe,
- e del solenne tempio la solitaria cima.
- Il cielo in freddo fulgore adamàntino brilla;
- e l’aër come velo d’argento giace
- su ‘l foro, lieve sfumando a torno le moli
- che levò cupe il braccio clipeato de gli avi.
- Su gli alti fastigi s’indugia il sole guardando
- con un sorriso languido di vïola,
- che ne la bigia pietra nel fosco vermiglio mattone
- par che risvegli l’anima de i secoli,
- e un desio mesto pe ‘l rigido aëre sveglia
- di rossi maggi, di calde aulenti sere,
- quando le donne gentili danzavano in piazza
- e co’ i re vinti i consoli tornavano.
- Tale la musa ride fuggente al verso in cui trema
- un desiderio vano de la bellezza antica.
1. Comprensione complessiva
Riassumi il contenuto della poesia in non più di cinque righe.
2. Analisi del testo e interpretazione
2.1 Attraverso quali elementi Carducci esprime l’opposizione tra passato (positivo) e presente (negativo)?
2.2 Indica esempi di lessico aulico” utilizzato in questa poesia.
2.3 Ricerca metafore, antitesi, allitterazioni.
2.4 Analizza il metro elegiaco utilizzato in questa ode barbara; in particolare riconosci da quali versi della tradizione poetica italiana sono composti gli esametri (i primi di ogni distico)?
3. Approfondimento
Confronta questa poesia con altre di Carducci nelle quali dalla descrizione della realtà presente prende avvio una fantasia” che rievoca il passato.
Audio Lezioni su Giosuè Carducci del prof. Gaudio
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