Una scuola da democratizzare
27 Gennaio 2019Geert Wilders. Immagini
27 Gennaio 2019
di A. Lalomia
Premessa
Si presenta in questa sede un modello di programma di Storia ideato
per l’ultima classe delle superiori, in particolare per la quinta di alcuni
istituti tecnici e professionali
1 .
Almeno i primi due punti del programma possono essere usati comunque
anche nel la penultima classe del le secondarie di secondo grado.
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2
Note
1 Mi sembra inutile precisare che il programma qui presentato è, appunto, soltanto
un modello e quindi non ha alcuna pretesa di completezza né, tanto meno,
di universalità.
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A. S. _____________________ – Classe ______________________
Prof. ___________________________________________
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Note
1 Indicare il nome della scuola.
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Programma di Storia 1
– Introduzione.
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1. Il Risorgimento e la formazione dell’Unità d’Italia.
Gli stati italiani tra il 1848 e il 1860. Protagonisti (ideologi e attivisti) e tappe
principali del processo risorgimentale. Lo Statuto Albertino e la sua importanza
nella storia dell’Italia contemporanea. Guerre d’indipendenza. Proclamazione
dell’Unità. ‘Piemontesizzazione del Paese (numerazione dinastica e delle legislature;
scelta della capitale). Breve confronto tra il Risorgimento italiano e quello
di altri stati europei (soprattutto Grecia e Polonia).
2. Inghilterra, Francia, Austria, Prussia (Germania) e Russia nel periodo
1850-70.
a. Inghilterra: politica interna (riformista) e superamento della crisi indiana
(rivolta dei Sepoys).
b. Francia: colpo di Stato di Luigi Napoleone e trasformazione della Repubblica
in Impero. Autoritarismo in politica interna. Sviluppo economico. Espansione
della rete ferroviaria. Riordino urbanistico di Parigi e conquiste coloniali.
Guerra con la Prussia, crollo dell’Impero e nascita della Terza Repubblica.
c. Austria: guerra per i Ducati con la Prussia (1866) e fine dell’egemonia austriaca
nel mondo germanico. Superamento dei contrasti tra le maggioranze tedesca
e magiara e trasformazione dell’Impero in Duplice Monarchia (‘Ausgleich’ del 1867).
d. Prussia: guerra con l’Austria (1866, V. sopra) e sostituzione a quest’ultima
nella guida dei popoli di lingua tedesca. Nascita della Confederazione Germanica
del Nord. Evoluzione politica in senso costituzionale. Conflitto con la Francia
e creazione del Secondo Reich. Il ruolo di Bismarck nella formazione dell’Impero.
e. Russia: abolizione della servitù della gleba. Fase di moderata espansione
economica.
3. L’Italia dopo l’Unità. 1861-1914.
Problemi post-unitari, con particolare riguardo al fenomeno del brigantaggio
(origini del fenomeno e azioni repressive intraprese dai vari Dicasteri). Governi
della Destra storica, con specifico riferimento alla loro politica economica (obiettivo
del pareggio del bilancio; taglio delle spese pubbliche; inasprimento della pressione
fiscale anche attraverso l’imposta sul macinato). Esproprio dei beni ecclesiastici.
Tentativi garibaldini di conquistare Roma. Convenzione di Settembre. Terza guerra
d’indipendenza. Breccia di Porta Pia, Legge delle Guarentigie e trasferimento
del la capitale a Roma. Depretis e gli altri governi del la Sinistra storica,
con speciale riguardo alle misure economiche adottate in questo periodo.
Avvio del l ‘ industr ial izzazione del Paese. Esperienza crispina. Tensioni
con la Francia (guerra doganale). Politica coloniale. Triplice Alleanza, altri patti
militari e accordi diplomatici stipulati con le potenze europee. Corso forzoso
della lira. Scandalo della Banca Romana e nascita della Banca d’Italia. Crisi di fine
secolo e assassinio di Umberto I. ‘Svolta liberale attuata da Zanardelli e vari ministeri
giolittiani (‘età giolittiana). ‘Decollo industriale. Conversione della rendita nazionale.
La questione delle terre irredente. Guerra italo-turca per la conquista della Libia.
I l p o s t o d i G i o v a n n i G i o l i t t i n e l l a s t o r i a i t a l i a n a e d e u r o p e a .
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4. La Chi e s a e i r appo r t i con lo St a to ne l pe r iodo 1850-1914.
a. Regni di Sardegna e d Italia. Leggi Siccardi e Legge dei conventi.
La Chiesa e il Risorgimento italiano. Quanta cura” e “Sillabo”. I rapporti con lo Stato
I t a l i a n o d o p o P o r t a P i a ( ” N o n e x p e d i t ” ; P a t t o G e n t i l o n i ) .
b. La situazione in altri paesi europei (‘Kulturkampf in Germania; separazione
tra Stato e Chiesa in Francia).
c. La questione sociale (“Rerum novarum”).
5 . L ‘ Eu r o p a n e l p e r i o d o 1 8 7 0 – 1 9 1 4 , c o n p a r t i c o l a r e r i g u a r d o
a l l e g r a n d i p o t e n z e ( Au s t r i a – Un g h e r i a , F r a n c i a , Ge rma n i a ,
Gran Bretagna, Russia).
La ‘questione ebraica (Affare Dreyfus e pogrom nell’Europa orientale).
Il problema delle nazionalità. Revanscismo e irredentismo. Modifica di assetti
territoriali e nascita di nuovi stati (Albania, Bulgaria, Romania, Serbia) .
Intese diplomatiche e patti militari. Guerra russo-giapponese. Scoperte scientifiche
e innovazioni tecnologiche: seconda rivoluzione industriale. Ideologie e nascita
di nuove strutture politiche e sindacal i. Sviluppo economico e creazione
del ‘mercato globale, favorito anche dal colonialismo.
6. Il colonialismo europeo. 1880-1914.
Motivazioni ideologiche ed economiche delle principali imprese coloniali
di questo periodo. Paesi europei coinvolti nel fenomeno. Aree d’intervento.
I diversi tipi di colonialismo. Evoluzione del dominio coloniale diretto in forme
più liberali (dominions).
Il contributo del colonialismo nel processo di civilizzazione di alcune aree
africane ed asiatiche (abolizione della schiavitù e di altre forme di sfruttamento
precoloniale; lotta contro le carestie e le epidemie; unificazione linguistica;
alfabetizzazione; creazione di una rete di trasporti; miglioramento delle condizioni
generali di vita).
7. Gli Stati Uniti nel periodo 1850-1914.
La corsa all’Ovest. Il problema della schiavitù e la guerra di secessione. La nascita
dei trust e di altre forme di concentrazione economica. La legislazione antimonopolistica
(soprattutto Sherman Antitrust Act”). Il conflitto con la Spagna. Il ‘Corollario
di Roosevelt al la dottrina di Monroe . Isolazionismo ed interventismo.
I l p o s t o d i Wo o d r ow Wi l s o n n e l l a s t o r i a ame r i c a n a e u ni v e r s a l e .
8. La prima guerra mondiale.
Cause remote e immediate. Il Piano Schlieffen e il suo fallimento. Blocchi
di alleanze. Caratteristiche del conflitto (con particolare riguardo alle concezioni
strategiche e tattiche, agli strumenti bellici e ai combattenti). Teatri dei principali
scontri. Gli effetti della guerra nei singoli paesi coinvolti (il ‘fronte interno).
Costi umani e materiali. Benedetto XV e l inutile strage”. La propaganda bellica,
soprattutto nei paesi anglofoni, con specifico riferimento all’uso dei manifesti.
9. La rivoluzione russa.
La società russa alla vigilia della rivoluzione. Nicola II e la famiglia imperiale.
L’influenza di Rasputin sulla corte. I gruppi rivoluzionari e il loro effettivo
peso nel paese. La sconfitta militare ad opera degli austro-tedeschi e la richiesta
di pace. Gli ammutinamenti nelle forze armate e lo scontro dei rivoluzionari
con il governo. Il tentativo di Kerenskij e il colpo di stato di Lenin. La risposta
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delle potenze occidentali alla prova di forza dei bolscevichi. La nascita della mitologia
rivoluzionaria e il suo impatto sul resto del mondo. Le responsabilità di Lenin
e dei suoi collaboratori nella costruzione della società totalitaria sovietica.
10. I trattati di pace.
I debiti di guerra imposti alla Germania e l’articolo 231 del Trattato di Versailles.
La diversità di opinioni tra le potenze vincitrici a proposito delle misure
d a imp o r r e a l l a Ge rma ni a . L e p r o p o s t e d i J o h n Ma yn a r d Ke y ne s .
I ‘Quattordici punti di Wilson. Il trattamento riservato all’Italia, in rapporto
soprattutto alle promesse del Patto di Londra del 1915 (‘La vittoria mutilata).
La Società delle Nazioni.
11. L’Italia del primo Dopoguerra : economia, politica, società, cultura.
L a q u e s t i o n e d e l r e d u c i . I F a s c i I t a l i a n i d i C omb a t t ime n t o .
L’impresa di Fiume. L’ultimo governo Giolitti. La demagogia rivoluzionaria
dei partiti di estrema sinistra e l’occupazione delle fabbriche. Le violenze
squadristiche. Il governo Facta e il tramonto dello stato liberale. La ‘marcia su Roma.
Le ambiguità e le responsabilità di importanti settori del mondo della produzione,
del re, della monarchia, di apparati nevralgici dello Stato e di alcuni ambienti
intel lettuali nel la nascita e nel consol idamento del movimento fascista.
12. Il fascismo.
Il primo governo Mussolini. Le elezioni del 1924. Il delitto Matteotti.
La secessione aventiniana. Il discorso del gennaio 1925. L’organizzazione dello stato
fascista. I rapporti con la Chiesa (con speciale riguardo ai Patti lateranensi)
e con la corona ( ‘addomesticamento dello Statuto Albertino) . La politica
economica del fascismo, con particolare riferimento alle questioni finanziarie
(difesa della lira). La “Carta del Lavoro” e il sistema corporativo. La politica estera
e il legame con la Germania. Il Patto d’Acciaio e il Patto Antikomintern.
La cultura italiana di fronte al fascismo: il ruolo di Gentile. L Enciclopedia
Treccani”. La questione del consenso al fascismo. L’antifascismo. Differenze
t r a f a s c i smo , n a z i smo , b o l s c e v i smo e mi l i t a r i smo g i a p p o n e s e .
Interpretazioni storiografiche sul fascismo, con particolare riguardo all’opera
di Renzo De Felice.
13. Istituzioni , pol itica, economia e società nel mondo occidentale
fra le due guerre, con particolare riguardo alla Francia, all’Inghilterra
e agli Stati Uniti.
Problemi del primo Dopoguerra. Situazione politica e sociale in Europa
e nelle Americhe, con particolare riferimento agli Stati Uniti. Tentativi eversivi
(Francia: 1934) e indipendentistici (questione irlandese). Sviluppo economico.
Boom speculativi. Crisi del sistema produttivo (con speciale riguardo agli Stati Uniti).
Crollo dell’ordine monetario internazionale (crisi del ’29 negli Stati Uniti e nel mondo).
Abbandono del liberismo puro e adozione di politiche ispirate al modello keynesiano
(intervento dello Stato in funzione anticrisi; aumento della spesa pubblica;
cont rol lo del governo sul le attivi tà f inanziar ie dei privati in funzione
antispeculativa).
Diffusione dei movimenti di estrema destra e del modello di governo fascista,
o autoritario tout court, in Europa centro-orientale, in Spagna, in Portogallo e in altri
territori europei ed extraeuropei.
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14. La Germania dal 1919 al 1932.
Le conseguenze economiche, politiche e psicologiche provocate dal Trattato
di Versailles, con particolare riguardo all’articolo 231. La Repubblica di Weimar.
La rivolta spartachista e i putsch di Kapp (1920) e di Hitler (1923). L’iperinflazione.
I piani Dawes e Young. Il Trattato di Locarno. La crisi del sistema democratico.
Le responsabilità degli imprenditori, del mondo politico e di importanti centri
del lo Stato nel la nasci ta e nel l af fermazione del movimento nazis ta.
La ‘colpevole incoscienza degli intellettuali radicali tedeschi verso la Repubblica
di Weimar.
15. La Russia dalla guerra civile alla dittatura staliniana.
Dalla guida ‘collegiale’ (Lenin, Trockij e Stalin) al predominio di Stalin.
La ‘nuova politica economica’. Il conflitto Stalin – Trockij e l’eliminazione del secondo.
Caratteristiche del dispotismo staliniano. La scelta dell’ateismo di stato
e la persecuzione delle diverse Chiese.
16. Franklin Delano Roosevelt e il “New Deal”.
I piani di Roosevelt f inal izzati a risolvere la crisi , ‘regolamentando
e ‘salvando il capitalismo attraverso il modello keynesiano. L’opposizione
di importanti centri della produzione, della finanza e della magistratura. La questione
dell’indebitamento pubblico e i risultati poco incoraggianti sul piano dell’occupazione.
Il posto di Franklin Delano Roosevelt nella storia statunitense e universale.
17. La Germania durante la dittatura nazista.
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L’eliminazione degli avversari. Il riarmo. La politica economica ed estera.
Caratteristiche del totalitarismo e del razzismo nazista. Consenso, opposizione
e resistenza nella società tedesca ai piani di Hitler. Il tributo di sangue versato
dalle Chiese tedesche nel tentativo di contrastare i progetti nazisti. Il Patto Molotov-
Ribbentrop.
18. Guerre civili negli Anni Venti e Trenta.
Guerre civili cinese e spagnola.
19. Tensioni nel mondo coloniale tra le due guerre.
Conquista definitiva della Libia. Rivolte in India e in altri territori sottoposti
a cont rol lo europeo. Lo Statuto di Wes tmins ter . Conf l i t to et iopico.
20. La seconda guerra mondiale.
Origini immediate e remote. Schieramenti. Aree in cui si sono svolti i principali
eventi bellici. Caratteristiche del conflitto. Il coinvolgimento dei civili. Costi umani
e materiali. Le reazioni provocate all’interno dei singoli paesi dagli episodi bellici
(Italia: o.d.g. Grandi del 25 luglio 1943, Repubblica di Salò e le diverse forme
di resistenza. Germania: i martiri della Rosa Bianca” e l’attentato a Hitler del 1944).
I trattati di pace. I processi ai criminali di guerra. Revisionisti e negazionisti
d e l l Ol o c a u s t o , c o n p a r t i c o l a r e r i g u a r d o a l ‘ c a s o D a v i d I r v i n g .
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21. LONU e la NATO.
La nascita dell’ONU e le sue motivazioni etiche. Gli interventi dell’organizzazione
nei primi anni per mantenere la pace nel mondo. L’ingresso di nuovi stati
con regimi illiberali o apertamente tirannici e l’allontanamento dai principi
or iginar i . L impotenza del l ONU a f ronteggiare le cr isi internazional i .
Le polemiche circa le forme di inquinamento nella gestione dell’organismo.
I nuovi compiti della NATO e il ruolo militare dei paesi europei nel mantenimento
d e l l a p a c e d i f r o n t e a l l a c r i s i s e m p r e p i ù g r a v e d e l l O N U .
22. La guerra fredda. Il confronto tra Stati Uniti e Unione Sovietica
da l l ‘ e t à di Truman – St a l in a l pe r i o do Re a g an – Go r b a c i o v .
Le strategie delle due superpotenze per controllare le rispettive aree d’influenza.
Tensioni internazionali (Berlino; Budapest; Praga). Guerre guerreggiate direttamente
(Corea; Vietnam) o tramite ‘secondi (Afghanistan; Angola; Mozambico; Etiopia
e altre regioni).
23. L’Italia dal 1946 agli Anni Sessanta.
Il referendum per la Repubblica e la Costituzione. Il pagamento delle spese
di guerra. L’importanza degli aiuti americani nel processo di ricostruzione (Piano
Marshal l ) . I l ruolo svol to da alcuni movimenti pol itici nel la creazione
e nella diffusione di un modello ‘funzionale di cultura umanistica e storica,
così come nella nascita di mode culturali. Fenomeni legati in vario modo
al lo svi luppo economico (migrazioni interne ed es terne; consumismo;
alfabetizzazione di massa non supportata da unefficace diffusione di un livello
medio di cultura di qualità; rafforzamento del latente spirito campanilistico
e delle reciproche -e storiche- diffidenze tra Nord e Sud del Paese). I rapporti tra Stato
e Chiesa. Abnorme svi luppo del l apparato ammini s t rat ivo e aumento
dell’indebitamento pubblico.
24. L’Europa dopo la seconda guerra mondiale.
Sviluppo economico e strategie politiche. La ‘colpa dei Tedeschi e i condizionamenti
da parte delle grandi potenze. Il ruolo di De Gaulle nella costruzione di un terzo
polo internazionale (la Francia) fedele alla tradizione e agli interessi dell’Occidente,
ma autonomo rispetto all’egemonia americana.
25. I rappor ti Est -Ovest dopo l epoca Reagan – Gorbaciov (cenni ) .
26. Scienza e tecnica nel mondo contemporaneo: benefici e problemi
(cenni).
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Note
1 Di seguito fornisco un elenco (sommario) di alcuni dei manuali scolastici
c h e p o s s o n o r i s u l t a r e u t i l i p e r l o s v o l g ime n t o d e l p r o g r amma ,
r iservandomi di tornare sul l argomento con un lavoro più ar t icolato:
a. AA. VV. , Leggere la Storia”, Einaudi scuola, voll. 2° e 3°.
b. AA. VV. , Corso di Storia”, Principato, voll. 2° e 3°.
c. M. Bontempel l i – E. Bruni , Stor ia e coscienza stor ica”, Trevisini ,
voll. 2° e 3°.
d. A. Camera – R. Fabietti, “Elementi di storia”, Zanichelli, voll . 2° e 3°
(ultima versione).
Per la ricchezza di contenuti, l’ampiezza dell’apparato iconografico, la varietà
e l’efficacia delle risorse, nonché il supporto (soprattutto a livello di aggiornamenti)
fornito dal sito della Casa Editrice, questo manuale è forse quello
che si presta meglio degli altri allo svolgimento del programma che viene presentato
in questa sede.
e. C. De Boni – E. Nistri, L’Europa e gli altri”, DAnna, voll. 2° e 3°.
f. A. Desideri – M. Themelly, Storia e storiografia”, DAnna, voll. 2° e 3°.
g. A. Lepre, La Storia”, Zanichelli, voll. 2° e 3°.
h. M. L. Salvadori – F. Tuccari, L’Europa e il mondo nella storia”, Loescher,
voll. 2° e 3°.
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Altri testi:
a1. Atlante della storia d’Europa”, Zanichelli.
b1. Enciclopedia storica”, Zanichelli.
c1. Il nuovo atlante storico 2008″, Zanichelli.
d1. Tutto Novecento”, De Agostini.
e1. A. Desideri, Le sfide dell’Europa”, La Nuova Italia.
f1. G. Duby, Atlante storico”, Rizzoli Larousse.
g1. A. Micheletti, Le relazioni internazionali. 1815-1914″, La Nuova Italia.
h1. G. Picinali, La crisi del 29 e la Grande Depressione”, La Nuova Italia.
i1. M. Sassano, Ottocento anno per anno”, Marsilio.
l1. M. Sassano, Novecento anno per anno”, Marsilio.
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Ulteriore materiale:
a2. I numerosi testi pubblicati su A tutta scuola”.
b2. Esercizi di storia contemporanea su diverse tematiche (anche in un approccio
interdisciplinare, per esempio tra Storia e Inglese: V. Esercizi di storia
contemporanea. 3.”). Questo materiale è facilmente acquisibile attraverso GOOGLE,
inserendo nellapposita finestra la mia firma preceduta dalle virgolette, in modo
da restringere il campo di ricerca (e quindi: A. Lalomia”).
2 Breve sintesi dei maggiori fatti storici compresi tra la Rivoluzione francese
e il 1848.
3 P e r l o s t u d i o d i qu e s t o p e r i o d o , s i f a r i f e r ime nt o s o p r a t t u t t o
alla documentazione presente sul sito www.olokaustos.org e sui siti
collegati allo stesso.
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1 , __________________________ 2
Gli allievi Il docente
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Note
1 Indicare la località.
2 Indicare la data in cui il programma viene firmato dagli allievi.
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