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27 Gennaio 20191- prima parte de Langolo dei tesori – Una proposta multimediale” per rivedere insieme il percorso della Storia europea: L’Alto Medioevo
di Cristina Rocchetto
Come dicevo nella presentazione di questa nuova rubrica, una volta alla settimana qui pubblicherò dei brevi racconti di materia storico-culturale che farò accompagnare da video selezionati per dare uno spessore multimediale” al mio discorso scritto. Quest’ultimo non è una banale ripetizione di quanto poi viene spiegato nei filmati, ma un modo per contestualizzarli. Volendo ripetere a grandi linee gli sviluppi principali della nostra Storia, ho pensato di iniziare dal Medioevo europeo, ripasso utile a chi in Italia segua i programmi di I° media e III° liceo.
Innanzi tutto c’è da dire che per Medioevo” si intende una lunga porzione della nostra storia durata ben mille anni
, posizionata tra la storia di Roma ed il Rinascimento e convenzionalmente divisa in due grandi fasi di circa cinquecento anni ciascuna: l’Alto Medioevo ed il Basso Medioevo, chiamato così perché cronologicamente più vicino all’epoca moderna. La sua premessa storica fu la caduta dell’Impero Romano (476 d.C).
Brevemente, bisognerebbe almeno ricordare che la grande Roma aveva già diviso il suo territorio in due porzioni: l’Impero Romano d’Occidente e quello di Oriente, conosciuto anche come “Impero bizantino” perché la sua capitale si trovava nell’antica Bisanzio chiamata ormai però Costantinopoli (che altro non è che la turca Istanbul sullo stretto del Bosforo). Nel IV° sec. d.C. l’imperatore romano Costantino da Roma aveva infatti preferito spostare qui la capitale del suo Impero (330 d.C), subito dopo aver riconosciuto, con l’Editto di Milano (313 d.C) la libertà di culto ai Cristiani e concluso così, dopo le ultime persecuzioni di Diocleziano, quell’epoca difficile del primo Cristianesimo. Alla fine del secolo la capitale dell’Impero Romano ancora indiviso era tornata però ad Occidente, ma non a Roma, bensì a Milano, che l’imperatore Teodosio rende splendida come una nuova Roma”. Nel 395 d.C Teodosio, che aveva due figli, decise che, alla sua morte, l’Impero sarebbe stato diviso tra loro: il territorio dell’Impero Romano d’Occidente, con capitale Milano, sarebbe stato ereditato da Onorio – che poi spostò la capitale del suo Impero a Ravenna, più difendibile dai Barbari di Milano; quello dell’Impero Romano d’Oriente, con capitale Costantinopoli, da Arcadio.
Le due parti dell’antico Impero Romano erano molto diverse per storia culturale, lingua (ad Occidente il Latino; ad Oriente il Greco), ma soprattutto ormai per la diversa pressione che esse subivano dalle popolazioni barbariche stanziate ai loro confini e per il modo di poter far fronte ad esse grazie alle diverse risorse economiche. L’Impero Romano d’Oriente cadrà sotto la mano dei Turchi Ottomani nel 1453 dopo essere stato indebolito anche durante il periodo delle Crociate, ossia quasi mille anni dopo la caduta di quello d’Occidente del 476 d.C. Tutto questo periodo di sopravvivenza dell’Impero bizantino corrisponde, in Europa, praticamente al periodo medievale, diviso, come detto sopra, in due fasi:
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dalla data convenzionale del 476 d.C, anno della deposizione dell’ultimo imperatore romano d’Occidente, Romolo Augustolo, per opera di Odoacre, a circa il Mille abbiamo il periodo dell’Alto Medioevo con le sue invasioni, i Regni romano-barbarici; i Merovingi ed i Carolingi di Francia; l’espansione dell’Islam sul Mediterraneo una volta romano; il Sacro Romano Impero di Carlo Magno; le ultime invasioni, i castelli medievali ed il Sacro Romano Impero Germanico degli Ottoni…
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da circa l’anno Mille (XI° secolo) comincia invece il Basso Medioevo, che dura fino al XV° secolo (qualcuno prende come riferimento la caduta di Costantinopoli, antica Bisanzio, presa dai Turchi Ottomani nel 1453 e trasformata in Istanbul; qualcun altro preferisce il riferimento della data della scoperta dell’America, il 1492 – che è poi lo stesso anno della morte di Lorenzo il Magnifico di Firenze e della cacciata definitiva degli Arabi dal loro ultimo, piccolo Regno di Granada in Spagna), con le sue Crociate, il boom demografico – anche la Grande Peste del 1300; le nuove tecniche di coltivazione, bonifica e dissodamento dei campi; la ripresa dei commerci, la nascita di villaggi, borghi e la rinascita delle città con le loro maestranze artigianali; le cattedrali gotiche che sostituiscono lo stile romanico; i Comuni; le lotte tra Papato ed Impero (lotta per le investiture”) e tra questo ed i Comuni italiani; la fase consolare degli stessi seguita da quella podestarile e la trasformazione del Comune in piccola Signoria; la nascita dei primi Stati nazionali
Ho nominato gli Ostrogoti. Essi appartenevano ad una popolazione conosciuta con il nome di Goti”, ma divisa in due rami:
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i loro cugini Visigoti”, o Goti dell’Ovest”, detto West – pronunciato Vest – in tedesco, più vicini ai confini dell’Impero Romano, lo avevano invaso per primi: dopo aver percorso la nostra penisola compiendo il sacco di Roma nel 410 (di cui anche Sant’Agostino parlerà profondamente colpito), trovando il loro re Alarico morte in Calabria, l’avevano risalita andando ad occupare la Gallia/Francia e portandosi dietro per qualche tempo Galla Placidia, figlia dell’imperatore romano Teodosio e sorella di Onorio, detta Galla” proprio per il suo soggiorno in quella terra; i Visigoti avevano poi ripiegato nella penisola iberica a causa della spinta dei Franchi dal Nord; dalla penisola iberica saranno travolti dagli Arabi nell’VIII secolo;
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gli Ostrogoti, i Goti dell’Est” (Oest” in lingua germanica) si erano invece mossi contro l’Italia (493 d.C) inizialmente con il benestare della corte imperiale bizantina che voleva allontanarli dai propri confini utilizzandoli contro Odoacre, generale romano di origine barbara causa del colpo di Stato con il quale viene segnata la fine dell’Impero Romano d’Occidente (476 d.C); qualche decennio più tardi, nel VI secolo, un grande imperatore bizantino, Giustiniano, ripartirà alla conquista dei territori mediterranei ormai occupati dai Barbari e del Regno d’Italia, qui scatenando la quasi ventennale guerra gotica (535-553) con la quale veramente l’Italia, impoverita, entrerà nel Medioevo”. E sarà proprio questo indebolimento ad aprire la porta ai Longobardi: da allora in poi, l’Italia rimarrà per secoli e secoli divisa in territori tra loro separati ed addirittura nemici praticamente fino alla riunificazione del 1861.
Il nome generico di Goti” sarà preso dagli uomini della rinascita umanista come simbolo dei Barbari/Germanici tutti, e dell”età di mezzo” tra lAntichità e la loro epoca, e considerata solo un’epoca di barbarie e di decadenza: è così che le cattedrali nordiche, così diverse da quelle dello stile romanico più comune in Italia e più collegato al ricordo di Roma, saranno dette gotiche” in senso dispregiativo.
L’Alto Medioevo è dunque quel primo arco di tempo medievale costellato da guerre, invasioni, brevi momenti di assestamento. Di tale periodo io, tra i tanti input che possono venirci dai documentari storici televisivi e che ciascuno potrà cercare anche da solo scegliendo gli argomenti che più lo incuriosiscono, vorrei focalizzare intanto l’attenzione su due momenti particolari: sul Regno d’Italia dei Longobardi e sulla figura di Carlo Magno, il re franco fondatore del Sacro Romano Impero e suo primo grande imperatore, di cui parlerò nel prossimo articolo. Chi mi legge perdonerà la mia scelta molto selettiva, che motivo con due considerazioni: in primo luogo, nei documentari che ho indicato ci sono notizie abbastanza comprensibili sulla situazione dell’Italia e dell’Europa, cioè dell’Occidente, durante i primi secoli del Medioevo; in secondo luogo, non vorrei appesantire troppo chi spero mi segue ma che non ha precisi riferimenti storici e proprio per acquisirne. Altre informazioni saranno da me date via via, quando mi parrà di riuscire ad incastrarle in maniera organicamente funzionale allo sviluppo del mio discorso.
Come accompagnamento a questo articolo, rimando quindi il lettore alla visione del filmato televisivo sui Longobardi offerto da History Channel e tradotto in Italiano: diviso in cinque brevi video, lo si trova al link http://medioevofilmato.blogspot.com/2011/04/i-longobardi15-history-channel-ita.html). Nel filmato ad un certo punto si parlerà di faide, vendette, veleni utilizzati anche dalle nobildonne per liberarsi di coniugi odiati un’atmosfera molto simile a qualcosa rimasto conservato tra i versi del Cantar dei Nibelunghi”, il poema epico alla base della Storia della Letteratura tedesca messo per iscritto da un anonimo poeta austriaco del 1200. Orbitante attorno al ricordo storico della fine del Regno dei Burgundi, nel poema vengono però associati elementi di origine disparata: il lugubre periodo delle invasioni barbariche; la figura di Attila, re degli Unni, resa positiva e contemporanea a quella di Teodorico, vissuto mezzo secolo dopo e re degli Ostrogoti che avevano invaso l’Italia combattendo contro il Regno di Odoacre; gli albori del Regno dei Franchi; un richiamo appunto a quanto Paolo Diacono, storico longobardo, racconta sul re Alboino ucciso per vendetta dalla moglie Rosmunda; elementi della cristianità cavalleresca eccetera Alla prossima settimana!
Cristina Rocchetto (educatrice e consulente pedagogista)
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