Mario Capurso
27 Gennaio 2019Atto di citazione
27 Gennaio 2019Approfondimento sulla Guerra Fredda dalla tesina di terza media di Serena Colombo – (Bernareggio – MB)
LA GUERRA FREDDA
Fu definita guerra fredda la contrapposizione che venne a crearsi alla fine della seconda guerra mondiale tra due blocchi internazionali, generalmente categorizzati come Occidente (gli Stati Uniti d’America, gli alleati della NATO e i Paesi amici) e Oriente, o più spesso blocco comunista (l’Unione Sovietica, gli alleati del Patto di Varsavia e i Paesi amici). Tale tensione, durata circa mezzo secolo, pur non concretizzandosi mai in un conflitto militare diretto (la disponibilità di armi nucleari per entrambe le parti avrebbe irreparabilmente distrutto l’intero pianeta), si sviluppò nel corso degli anni su vari campi: militare, spaziale, ideologico, psicologico, tecnologico, sportivo. Il termine fu introdotto nel 1947 dal consigliere presidenziale Bernard Baruch e dal giornalista Walter Lippmann per descrivere l’emergere delle tensioni tra due alleati della seconda guerra mondiale.
La fase più critica e potenzialmente pericolosa della guerra fredda fu quella compresa fra gli anni cinquanta e settanta. Già dai primi anni ottanta i due blocchi avviarono un graduale processo di distensione e disarmo; tuttavia la fine di questo periodo storico viene convenzionalmente fatta coincidere con la caduta del Muro di Berlino (9 novembre 1989).
Ora ripercorriamo insieme le tappe fondamentali della Guerra Fredda
Febbraio 1945: La conferenza di Yalta (Crimea) e la conferenza di Potsdam vedono Stati Uniti, Unione Sovietica e Gran Bretagna, le potenze vincitrici della seconda guerra mondiale, gettare le basi per il nuovo equilibrio politico e territoriale dell’Europa. I tre grandi (Roosevelt, Churchill e Stalin) stabiliscono di suddividere l’Europa in zone di influenza”: ciascuno di essi ha il diritto di esercitare il controllo sulle regioni liberate dal proprio esercito. L’Europa occidentale e la Grecia spettano agli angloamericani, quella orientale ai sovietici. Una situazione particolare è quella della Germania poiché essa risulta essere spartita tra americani, inglesi e francesi a occidente e sovietici a oriente.
1947 : In un discorso alle Camere in seduta congiunta, l’allora Presidente USA Harry Truman si propone di combattere l’espansionismo sovietico offrendo aiuto agli stati minacciati, primi fra tutti Grecia e Turchia. Il Segretario di Stato George Marshall elabora un piano di aiuti all’Europa occidentale per finanziare la ricostruzione post-bellica.
1948: Stalin blocca gli accessi a Berlino Ovest interrompendo ogni via di comunicazione stradale, fluviale e ferroviaria. Il blocco sarà revocato dopo undici mesi durante i quali un ininterrotto ponte aereo di rifornimenti fornisce viveri, medicinali e altri beni di prima necessità a due milioni di berlinesi.
1949: A Washington viene firmato il trattato di collaborazione della difesa comunemente conosciuto come Patto Atlantico (NATO) . Nello stesso anno partono i primi esperimenti atomici sovietici in seguito ai quali anche l’URSS si doterà della bomba atomica.
1950: A seguito dell’invasione della Corea del Sud da parte dell’esercito nordcoreano, si apre la guerra di Corea che terrà l’intero pianeta col fiato sospeso per tre anni.
1952: Attraverso un documento passato alla storia come Stalin-noten, Stalin offre alla Germania la possibilità di riunificarsi, a patto che non si schieri con le potenze occidentali e rimanga neutrale. Le potenze occidentali appoggiano il governo tedesco rifiutando questo accordo.
1953: Una rivolta operaia a Berlino Est viene soffocata dai carri armati sovietici.
1955: La Germania Federale entra nella NATO e si dota di un proprio esercito nazionale. A Varsavia sotto la guida di Nikita Khrushev i Paesi dell’Est stipulano un patto di difesa reciproca.
1961: Attorno ai confini di Berlino Ovest inizia la costruzione del Muro.
1963: USA, Gran Bretagna e URSS concordano una sospensione dei test nucleari terrestri e subacquei.
1964: La prima forza combattente americana (3500 marines) sbarca nel Vietnam del Sud. Il conflitto durerà circa dieci anni.
1969: Inizia una serie decennale di incontri USA-URSS, durante i quali vengono siglati numerosi accordi bilaterali per il controllo degli armamenti, ma la corsa al riarmo continua.
1970: La Ostpolitik del cancelliere Willy Brandt comincia a dare frutti: Germania Occidentale e URSS firmano il primo di una serie di accordi che portano a una distensione dei rapporti fra Est e Ovest.
1986: Il nuovo Segretario del PCUS Michail Sergei Gorbacëv, nel corso del 28° congresso del partito, lancia la sua politica di riforme basata sulla glasnost (trasparenza). In ottobre incontra Reagan a Reykjavík per discutere sulla eliminazione delle armi nucleari a raggio intermedio installate in Europa.
1987: Il Trattato INF tra Reagan e Gorbacëv mette fine all’installazione degli Euromissili.
1989: La caduta del Muro di Berlino mette fine alla divisione della città: si gettano le basi per la riunificazione delle due Germanie, che avverrà l’anno dopo. Cadono i regimi comunisti di Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, Bulgaria e Romania, che diventano Stati democratici.
1991: Decaduto il Patto di Varsavia (stipulato nel 1955 dai paesi del blocco sovietico: era una rigida alleanza militare contrapposta alla NATO), i presidenti di Russia, Ucraina e Bielorussia firmano a Belavezha la dissoluzione dello Stato Sovietico. Il 25 dicembre Gorbacëv rassegna le sue dimissioni da Capo dello Stato, e il giorno successivo l’Unione Sovietica viene dichiarata ufficialmente sciolta dal suo stesso parlamento, il Soviet Supremo.
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