La cultura informatica a servizio del PTOF
27 Gennaio 2019Elisabetta Marzetti
27 Gennaio 2019Direzione Didattica 1° Circolo- Mondragone
Imparare a pensare tra ragione e passione”
Didattiche relazionali e ricerca di senso nella comunicazione filosofica con i bambini
Progetto di Circolo A.S. 2007/2008
5° ANNUALITÀ
Giornalino d’Istituto
Anche nel corrente anno scolastico 2007/2008 si propone la realizzazione del progetto Imparare a pensare tra ragione e passione”, alla sua quinta annualità. L’esperienza maturata a tutt’oggi dagli alunni, con la guida degli esperti e dei docenti, ha consentito al 1° Circolo Didattico di Mondragone di collocarsi con un ruolo di qualificata e accreditata dignità nella rete di scuole che, con il contributo del metodo della filosofia con i bambini, pongono al centro delle finalità educative lo sviluppo del pensiero e della metacognitività. La documentazione prodotta (la stesura sintetica del progetto, il giornalino dal titolo La Banda dell’Arcobaleno”, i testi teatrali Prima di agire, pensare…pensare…” e Il TG Arcobaleno”) sono ospitati sui siti www.rivistadidattica.com di Umberto Tenuta e www.atuttascuola.it .
Inoltre, alcuni articoli concernenti il progetto, redatti dalla docente e psicologa Roberta Martullo (che ne ha curato l’ideazione fin dall’anno scolastico 2003/2004) e degli esperti Prof.ssa Lina Marcantonio e Dott. Francesco Miraglia – che hanno progettato e realizzato rispettivamente i corsi di Filosofia con i bambini e di Giornalismo – sono stati pubblicati sulla rivista Amica Sofia”, periodico dell’omonima Associazione sorta nell’ambito della Società Filosofica Italiana, anche grazie alla proficua collaborazione stabilita con la Dott.ssa Pina Montesarchio, Referente per la Regione Campania di Amica SOFIA.
Caratteri distintivi del Progetto
Il Progetto Imparare a pensare” si caratterizza per tre aspetti fondamentali:
a) LA FORTISSIMA INTELAIATURA CON IL CURRICOLO, inteso in un’accezione disciplinare.
Assumendo come asse di riferimento i risultati dell’indagine promossa dall’OCSE nel Progetto P.I.S.A. del 2006, gli obiettivi formativi che il Progetto Imparare a pensare tra ragione e passione” intende perseguire in via prioritaria, in quanto ritenuti estremamente carenziali negli studenti a livello internazionale, sono i seguenti:
Area linguistico-espressiva :
? individuare i processi cognitivi sottesi alla comprensione del testo;
? sensibilizzare alla varietà dei generi testuali e degli scopi di lettura;
? individuare gli snodi problematici del testo;
? riflettere sulle procedure didattiche più idonee a favorire l’attivazione di strategie funzionali allo scopo e al superamento degli ostacoli nella comprensione;
? rendere gli allievi consapevoli delle strategie attivate per favorirne il controllo metacognitivo.
Area logico-matematica:
? superare la difficoltà ad affrontare problemi aperti, contestualizzati, non standard;
? superare la difficoltà ad argomentare a proposito delle strategie risolutive.
? saper utilizzare le conoscenze scientifiche;
? identificare domande che hanno un senso scientifico;
? trarre conclusioni basate sui fatti, al fine di saper prendere decisioni al riguardo.
Area delle tematiche trasversali
Sono state rintracciate quattro tipi di competenze:
Logiche: ragionare correttamente imparando a concettualizzare cioè a fornire la definizione essenziale di un concetto( ad esempio storico, geografico, sociale); problematizzare cioè mettere in discussione un’opinione che altrimenti si accetterebbe in modo scontato; argomentare, cioè riuscire a fornire delle ragioni sensate.
Etiche: emettere dei giudizi etici e mettere in atto dei comportamenti coerenti con le proprie idee.
Estetiche: riconoscere il bello interiore, il bello che aiuta a vivere.
Socio-affettive sviluppare il proprio pensiero con gli altri, in rapporti affettivi e sociali armoniosi e costruttivi.
b) l’ESTENSIONE DEL PROGETTO Imparare a pensare”, fin dall’anno scolastico 2005/2006, AGLI ALUNNI SEGUITI DAL PROGETTO DI.SCO. di ISTITUTO, a cura dell’insegnante con funzione Vicaria del Dirigente, Dott.ssa Francesca Capotosto.
Le attività realizzate e da realizzarsi assumono una valenza preventiva e compensativa dello svantaggio socio-culturale che investe una quota consistente dei nostri alunni, in quanto l’azione educativa risulta promossa dai livelli organizzativi di Istituto.
I modelli di insegnamento-apprendimento, i fattori personali degli studenti e i fattori contestuali (la didattica motivazionale, le strategie di studio, una didattica per competenze, conseguente a un articolato approfondimento sulle nozioni di autoefficacia, intelligenza sociale, competenza, apprendimento per l’esercizio della
cittadinanza attiva presente e futura) risultano essere sorretti dall’organizzazione scolastica e dalla leadership della collaboratrice di Direzione .
c) L’ASSOLUTA CENTRALITÀ CONFERITA ALLA REALIZZAZIONE DI UN GIORNALINO DI ISTITUTO DAL TITOLO La Banda dell’Arcobaleno”, per tre motivi:
a) la pubblicazione del giornalino consente di documentare le esperienze maturate dagli alunni non solo con il progetto Imparare a pensare” ma con tutte le attività di arricchimento e di ampliamento dell’Offerta Formativa promosse dall’Istituzione Scolastica;
b) la diffusione di tutte le esperienze formative anche alle famiglie, come vuole il POF dell’Istituzione Scolastica Mondragone 1° Circolo al paragrafo Informazioni”;
c) esaltare il valore del Dictorium”, o arte del dire, cioè della costruzione di un linguaggio verbale, sempre più ricco e articolato sul piano grammaticale, logico e semantico.
ANALISI DEI BISOGNI
Nell’era tecnologica, i bambini parlano poco e scrivono sempre di meno; poiché lo sviluppo e l’ampliamento della parola è sviluppo anche del pensiero e della socializzazione in un contesto di interazione logica, critica, morale e interdisciplinare, nell’ambito del 1° Circolo Didattico di Mondragone si reputa necessario individuare degli strumenti che da una parte consentano all’alunno di liberare le proprie potenzialità e dall’altra di ampliare le proprie conoscenze che risultano più appropriate, più ricche e più generative e autogenerative se riflessivamente ricavate
FINALITA
Il Progetto Imparare a pensare” promuove la costruzione delle competenze che aiutino i bambini a riflettere sulle cose fatte – disciplinari e trasversali -, ed a scoprire, interpretare da sé conoscenze e nozioni in una forte auto ed etero-maieutica: andare alla ricerca di ciò che è”, non è o di come può essere” una cosa.
Il FILOSOFARE rappresenterà, in tal senso, un LABORATORIO di IDEE, dove la collaborazione, la possibilità di esprimersi, il confronto democratico e la progettualità trovino spazio e visibilità. Esso ha lo scopo di raccogliere i contenuti più significativi dei lavori inerenti al curricolo obbligatorio e locale del Circolo. Il Giornalino della Scuola La Banda dell’Arcobaleno” dovrà essere l’anello di congiunzione con l’ambiente esterno nel quale la Scuola è inserita e di cui, inevitabilmente, avverte le problematiche e le aspettative. Per questo motivo le famiglie dovranno essere sollecitate a incanalare in modo propositivo, attraverso le pagine del giornale, le loro opinioni e aspettative, coinvolte in maniera diretta e responsabile nel processo formativo-educativo dei bambini.
In tale processo, assumono valore prioritario le seguenti finalità:
? Saper effettuare una comunicazione, rivolta a se stessi e ai più disparati interlocutori, mediante diversi codici.
? Saper affrontare il continuo cambiamento dei mezzi di comunicazione (nel senso della trasformazione, dell’arricchimento, della caduta in disuso).
? Valutare adeguatamente, in modo critico e autonomo, i messaggi altrui.
? Sviluppare negli alunni l’attenzione verso ciò che li circonda
? Sviluppare la capacità di leggere e comprendere le connessioni tra i fatti che accadono nel loro ambiente di vita e nel mondo
? Comprendere la funzione dei mass-media e in particolare del giornale
? Scoprire i presupposti etici alla base dei comportamenti sociali.
· Sviluppare l’abitudine ad indagare sul valore delle norme e sulle conseguenze dei comportamenti civicamente scorretti.
· Promuovere il rafforzamento del costume democratico attraverso l’esercizio al dibattito e l’ascolto delle ragioni altrui.
· Saper leggere e governare le esperienze.
· Operare scelte personali ed assumersi responsabilità.
· Fare piani per il futuro, verificare e adeguare il proprio progetto di vita.
· Coesistere, condividere, essere corresponsabili.
· Promuovere l’istanza partecipativa delle famiglie nei processi educativi.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO E OBIETTIVI FORMATIVI
Il Progetto Imparare a pensare” assume a fondamento della sua azione gli obiettivi specifici di apprendimento di tutte le classi di scuola primaria, sia in senso disciplinare che trasversale. A titolo di esempio, nelle classi ove il progetto è già stato realizzato nei quattro precedenti anni scolastici 2003/2004, 2004/2005 e 2005/2006, 2006/2007 l’ambito linguistico è stato denominato La fabbrica dei diritti e dei doveri”, quello logico-matematico La mia, la tua, la nostra soluzione”, quello antropologico Il portico della democrazia”.
Si riporta, sempre con funzione esemplificativa, una schema di Unità di Apprendimento da predisporre durante il Corso di Filosofia per i bambini – come nel precedente anno scolastico – , nonché nel Corso di Giornalismo, entrambi curati dagli Esperti.
prima |
Discipline |
Conoscenze |
Abilità |
Mappa delle attività e dei contenuti |
U.A. dal titolo Favole per pensare” |
Obiettivi formativi ipotizzati
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FI |
1 |
1 |
Situazione-stimolo
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2 |
2 |
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3 |
3 |
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Edu. |
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Aff. |
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3 |
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4 |
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5 |
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ITA |
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2 |
2 |
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3 |
3 |
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4 |
4 |
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5 |
5 |
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I |
1 |
1 |
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Discipline |
Conoscenze |
Abilità |
Vanno esplicitati analiticamente in rapporto al singolo e/o al gruppo |
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Personalizzazioni (eventual) |
I |
1 |
1 |
Gli alunni ., .., ..presentano .ricchezza lessicale e .capacità logiche |
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ITA |
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5 |
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Compito unitario |
1) relazione analitica di introspezione personale e di captazione della visione che gli altri hanno di noi. 2) interiorizzazione dei concetti acquisiti e scrittura digitale degli stessi per la realizzazione di articoli di giornale
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Metodologia |
Vedi programmazione didattica annuale |
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Verifiche |
Le verifiche sono multiple in rapporto al tipo di attività svolta: questionari, riflessione parlata, esperimenti, interrogazioni, osservazioni sistematiche e occasionali, saggi brevi, produzioni multimediali ecc. |
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Risorse da utilizzare |
Testi, libri, vocabolario, software didattici, articoli di giornale, ecc. |
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Tempi |
2 mesi |
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Note
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(*) Con riferimento all’elenco degli OO.FF.(= programmazione didattica) del Giornale dell’insegnante” |
Seconda parte |
Titolo dell’U.A. Filosofia – Testi introspettivi |
N. 1 |
Diario – interventi specifici attuati, – strategie metodologiche adottate, – difficoltà incontrate, – eventi sopravvenuti, – verifiche operate ,competenze maturate -ecc.
(*) |
Strategia metodologica: lettura di un brani di Ermanno Bencivenga La filosofia in quarantadue favole”, ed. Mondadori, 2007 Formulazione delle varie ipotesi attraverso il Brainstorming / deduzioni generali / descrizione dei vari contesti, personaggi, situazioni (il quattro vuole essere dispari, gli oggetti si ribellano, le scuole insegnano cose false, due gemelli sono costretti a scambiarsi un’unica faccia, uomini con tre gambe non vedono la luna, Alice insegue quel che c’è da capire, Tonino vuole trovare una mappa), analisi dei vari aspetti del problema, comunicazione dei propri e degli altrui punti di vista, discussione, deduzioni, considerazioni generali e presa di coscienza della sintesi fra i vari contributi. Situazione problematica unificante: cosa vuol dire filosofia? E filosofo? Ricerca sul vocabolario dei termini / lettura della definizioni date dai testi di filosofia per bambini / riformulazione dei concetti / distinzione tra domande di servizio” e domande importanti” / formulazione personale di domande importanti / riflessione sullo scopo del mondo e dell’esistenza umana / riflessione sull’importanza della scoperta dell’archè, del principio e causa del mondo e della vita / riflessione attenta su tutto ciò che normalmente si dà per scontato: natura, affetti, amicizia / Brainstorming sul significato di ragione umana, sentimento, relazione/ riflessione sui concetti / definizione dei concetti / sintesi dei concetti e costruzione di testi testi conclusivi/ scrittura dei concetti emersi con un programma di videoscrittura.
FILOSOFIA · 1. Inizia ad accettare le obiezioni dei propri pari e cogliere il valore del punto di vista altrui · 2 . Sa concepire ed esternare delle idee personali, senza paura e senza vergogna motivando i propri enunciati; · 3. si sforza di individuare e coltivare rapporti affettivi e sociali armoniosi e costruttivi AFF · 1. Sa comunicare la percezione di sé e del proprio ruolo nella classe, nella famiglia, nel gruppo dei pari in genere.
ITA · 1. Sa rendersi conto dei livelli raggiunti e delle difficoltà incontrate nella fruizione e nella produzione, per migliorare tali processi. · 2. Sa partecipare alle discussioni in modo pertinente · 3. Sa riconoscere la struttura e sa produrre testi coesi e coerenti per esprimere uno stato d’animo.
INFORMATICA · 1. Sa utilizzare la videoscrittura per puntualizzare i concetti acquisiti
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Note |
(*) Le competenze maturate vanno esplicitate in rapporto alle singole discipline |
CORSO di GIORNALISMO
da http://www.impariamoascrivere.it/index.php?pagina=cronaca
La struttura della cronaca
Esistono vari tipi di cronache. Qui ci limitiamo a considerare solo la struttura della cronaca classica.
La “cronaca giornalistica” ha una struttura speciale: il primo capoverso, il sommario, contiene in sintesi le informazioni generali (chi, dove, quando, perché). Gli altri sono degli approfondimenti di un punto o l’altro del sommario. La struttura può essere rappresentata graficamente in questo modo:
STRUTTURA DELLA CRONACA
ANALISI DI UNA CRONACA
CRONACA
SCHEMA
l° capoverso: Sommario (spiega il fatto in breve)
2° capoverso:
3° capoverso:
4° capoverso:
DALLA STRUTTURA AL TESTO
FOTO
SCHEMA
CRONACA
Gli alunni del progetto Imparare a pensare” a Galassia Gutenberg
l° capoverso
Sommario
spiega il fatto in breve
2° capoverso
descrive la visita
3° capoverso
parla dell’esperienza
4° capoverso
parla dell’impatto che ha avuto sui bambini
5° capoverso
spiega com’è andata l’esperienza e se ci sono proposte migliorative
IMPAGINAZIONE
COSA DOBBIAMO FARE :
LE FASI DEL NOSTRO LAVORO
1) SCEGLIERE L’ARGOMENTO O GLI ARGOMENTI
a) discutere insieme ai compagni della classe se :
– è meglio scrivere gli articoli su tanti argomenti diversi
– è meglio scrivere su un unico argomento
– è meglio trovare un argomento unificante e dei sotto-argomenti diversi
b) in ogni gruppo, discutere le tre possibilità e scegliere ( spiegandone i motivi) quale convince di più e quale adottare
c) – all’interno del proprio gruppo – cercare di individuare uno o più argomenti da sviluppare
– all’interno del gruppo – provare a sintetizzare l’argomento in forma scritta
– all’interno del gruppo – proporre l’argomento allo stesso gruppo di lavoro
d) ogni gruppo di lavoro sceglie gli argomenti ritenuti più interessanti tra quelli proposti
I gruppi si confrontano presentando le proprie proposte
Si adottano le proposte che raccolgono più consensi
2) CERCARE LE INFORMAZIONI SULL’ARGOMENTO / SUGLI ARGOMENTI
a) Confrontandosi all’interno del gruppo, tracciare un percorso da seguire per cercare le informazioni da utilizzare per costruire l’articolo
b) Specificare , in primo luogo, che tipo di informazioni si intende cercare ( di che cosa tratta l’informazione)
specificare dove cercare le informazioni :
i materiali della scuola : manuali, biblioteca d’Istituto ;
i materiali reperibili all’esterno : giornali, Internet, testimonianze dirette
elencare i TIPI DI FONTE a cui attingere per le informazioni
ipotizzare COME rintracciare la fonte indicata
3) ORGANIZZARE IL LAVORO NEL GRUPPO
specificare i ruoli ( dopo averli discussi e concordati con i compagni del gruppo) secondo lo schema :
CHI FA CHE COSA FA COME FA
Classi coinvolte:
Il Progetto è rivolto alle classi V E-F , al gruppo degli alunni a rischio di Dispersione Scolastica seguiti dall’insegnante Francesca Capotosto nonché agli alunni di tutte le classi di scuola Primaria del 1° Circolo Didattico di Mondragone
Insegnanti estensori del progetto
– Ins. Giustiniano Emilia (docente ambito linguistico, referente del progetto)
– Ins. Martullo Roberta (docente ambito logico- matematico, ideatrice del progetto)
– Ins. Gravante Palma (docente ambito antropologico)
– Ins. Marona Luigina (docente di sostegno, esperta di educazione musicale)
– Ins. De Martino Maria (docente di Lingua Inglese)
– Ins. Ferrara Lucia (docente di Religione Cattolica)
Collaborazioni interne all’istituzione scolastica
L’insegnante con funzioni vicarie del Dirigente Scolastico Francesca Capotosto assicurerà il sostegno istituzionale al progetto, implementando azioni e misure organizzative a vantaggio degli alunni a rischio di Dispersione scolastica.
L’insegnante Marona Luigina curerà, in qualità di esperta, la sezione musicale della rappresentazione teatrale prevista a conclusione del progetto.
La partecipazione di alunni diversamente abili, o di altre classi o fra i componenti del gruppo della Dispersione Scolastica, presuppone la disponibilità delle loro docenti di sostegno a far parte del gruppo di progetto, al fine di evitare le difficoltà che si sono registrate nel precedente anno scolastico.
Collaborazioni esterne:
– Dott. Francesco Miraglia, giornalista iscritto all’Ordine dei giornalisti, che nei tre precedenti anni scolastici ha ideato e realizzato il Giornalino La Banda dell’Arcobaleno”. Tale esperto è stato individuato previa procedura concorsuale;
– Prof.ssa Lina Marcantonio, laureata in Filosofia, abilitata alle classi di concorso AO36 (filosofia, psicologia, scienze dell’educazione) e AO37 (Filosofia e storia), specializzazione in Didattica delle abilità linguistiche, con la tesi dal titolo: La comunicazione filosofica nella scuola primaria“, didatta del curriculo di Lipman con esiti più che soddisfacenti del progetto Imparare a pensare” a.s. 2006/07
– Convenzione con l’Associazione Amica Sofia” che assicurerà interventi di supervisione durante le fasi di svolgimento del percorso progettuale, nella persona della Dott.ssa Pina Montesarchio, nonché la partecipazione alla manifestazione di fine anno.
-I genitori degli alunni.
CONTENUTI
I contenuti del Progetto riguarderanno:
– il curriculo di Lipman sulla base dei tre criteri di classificazione della pratica filosofica ( materiali – metodi – curriculi);
– l’impiego del testo di Ermanno Bencivenga La filosofia in quarantadue favole”, ed. Mondadori, 2007
– tutte le attività svolte, evocate o in corso di svolgimento, sia di tipo disciplinare e/o interdisciplinare che di tipo culturale nel senso più ampio di esperienze codificate che riguardino gruppi di alunni o anche esperienze soggettive di particolare significato e rilievo (come potrebbero esserlo quelle di soggetti diversamente abili, stranieri, ecc.), funzionali alla pubblicazione del Giornalino La Banda dell’Arcobaleno”;
– l allestimento dello spettacolo di fine anno.
ATTIVITÀ
1) Realizzazione di n.8 micro-seminari di Filosofia di tre ore ciascuno, rivolti agli alunni e ai docenti coinvolti nel progetto e di due incontri di tre ore circa propedeutici alla realizzazione degli otto micro-seminari, rivolti agli insegnanti facenti parte del GRUPPO DI PROGETTO al fine di individuare le coordinate entro cui realizzare la comunità di ricerca e di orientare la conoscenza filosofica.
Tali attività dovranno tenersi in orario pomeridiano e saranno affidate alla Prof.ssa Lina Marcantonio, considerata la sua comprovata esperienza del metodo di insegnamento della filosofia con i bambini.
Modalità di intervento
I micro-seminari saranno strutturati alternando attività collettive ad attività per gruppi presentate sempre in chiave ludiforme (brainstorming, circle time, riflessività, dialogo, confronto, analisi/sintesi, ricerca-azione, maieutica, ludicità intellettuale, uso dei doppi sensi, paradossi, ricerca di significati, ecc.) al fine di suscitare l’entusiasmo più acceso ( Cfr. M.Montessori, Come educare il potenziale umano , pag.29, Garzanti).
Si privilegerà una didattica metacognitiva, avviando così gli alunni ad una valutazione che sappia ripercorrere i momenti di ricerca e sia, quindi, formativa. Sul modello didattico ispirato al metodo del pedagogista americano, Matthew Lipman e attraverso la lettura di alcuni testi dello stesso autore: Elfie, Kio e Gus, Pixie si perseguiranno gli obiettivi e le finalità summenzionate.
Si organizzeranno i gruppi di lavoro come “comunità di ricerca”, partendo dal modello rappresentato nei racconti del curricolo. Il lavoro avrà la forma della discussione (guidata dell’esperto – facilitatore, con le tecniche appropriate e con il supporto di un manuale) sui temi che gli studenti hanno rilevato dalla lettura del racconto.
2) Realizzazione di n.8 micro-seminari di Giornalismo di tre ore ciascuno, rivolti agli alunni coinvolti nel progetto e di due incontri di tre ore circa propedeutici alla realizzazione degli otto micro-seminari, rivolti agli insegnanti facenti parte del GRUPPO DI PROGETTO al fine di individuare le coordinate entro cui realizzare l’impianto complessivo del giornalino La Banda dell’Arcobaleno” Tali attività dovranno tenersi in orario pomeridiano e saranno affidate al Dott. Francesco Miraglia, considerata la sua comprovata e esperienza, nonché la sua titolarità dell’opera La Banda dell’Arcobaleno”
Modalità di intervento Scrivere, ossia saper mettere sulla carta quello che si pensa, è più impegnativo che parlare.
L’obiettivo didattico primario nel corso di quest’anno scolastico è quello di produrre un testo scritto, nonché di osservare e scoprire le regole e le caratteristiche sottostanti una determinata tipologia testuale.
Il giornale è uno degli strumenti a cui si può attingere per avere informazioni di carattere politico, economico, sociale, culturale. E’ un ambiente nel quale si trovano esempi di testi completi e autonomi.
Il giornale è però anche l’ambiente nel quale chi scrive può esprimere se stesso, le proprie idee, la propria realtà, le proprie aspirazioni.
Esso è, dunque, il luogo privilegiato nel quale osservare l’architettura e la struttura di specifiche tipologie testuali e nel quale esercitarsi per la loro produzione.
Saranno, pertanto, trattati i seguenti argomenti:
– Introduzione al corso e analisi delle aspettative;
– Teoria e tecnica della comunicazione giornalistica;
– Giornalismo e speranza”;
– Contesti di analisi e soluzioni problematiche inerenti alla comunicazione legata ai fenomeni sociali;
– Esempi e simulazioni di giornalismo partecipato”
3) Attività di supervisione a cura della Dott.ssa Pina Montesarchio, referente della sezione campana dell’Associazione Amica Sofia”
4) Realizzazione di n. 1 numero del giornalino La Banda dell’Arcobaleno”, di 8 facciate formato A3 in quadricromia.
5) Allestimento e realizzazione di uno spettacolo di fine anno conclusivo del progetto tenuto dagli alunni, dagli esperti e dal gruppo di progetto degli insegnanti coinvolti, alla presenza degli alunni dell’istituzione scolastica Mondragone 1° Circolo e delle loro famiglie.
RISORSE/STRUMENTI
Sala Docenti della scuola, computer, televisore, videoproiettore, impianto audio, sala conferenze, lavagna a fogli mobili, testi in uso, testi proposti dagli esperti, elaborati presentati dagli insegnanti coinvolti, abstracts, mappe cognitive, ricerche finalizzate, indagini, interviste, sondaggi, lettura e produzione di immagini anche attraverso l’uso del Pc, visite guidate, viaggi distruzione.
PIANO FINANZIARIO
Le spese che la realizzazione del Progetto comporterà potranno essere sostanziate – in via definitiva – solo allorquando saranno acquisite le adesioni da parte degli alunni e dei loro insegnanti.
Si riporta di seguito un prospetto di massima concernente le varie voci di spesa già individuate sebbene non quantificate.
ATTIVITÀ |
NUMERO DI ORE POMERIDIANE |
ESPERTI/ Docenti |
DESTINATARI |
TEMPI |
STRUMENTI |
Corso di filosofia
|
10 ore di progettazione e produzione di materiale + 24 ore di relazione per il formatore + 6 ore di coordinamento con i docenti TOTALE 40 ore |
Esperta Prof.ssa Lina Marcantonio |
Docenti componenti del GRUPPO DI PROGETTO” e alunni |
Dicembre 2007- Maggio 2008 |
Sala Docenti, microfono, computer, videoproiettore, lavagna luminosa e a fogli mobili |
Corso di Giornalismo |
10 ore di progettazione e produzione del giornalino + 24 ore di relazione per il formatore + 6 ore di coordinamento con i docenti TOTALE 40 ore |
Esperto Dott. Francesco Miraglia |
– Docenti componenti del Gruppo di Progetto – Alunni |
Dicembre 2007- Maggio 2008 |
Sala Docenti, microfono, computer, videoproiettore, lavagna luminosa e a fogli mobili X gruppi-classe à aula X gruppi di classi Sala Docenti |
Convenzione con l’Associazione Amica Sofia” |
20 ore |
Dott.ssa Pina Montesarchio |
Supervisione ai docenti e partecipazione alla manifestazione di fine anno |
Dicembre 2007- Maggio 2008 |
Sala docenti |
Coordinamento |
10 ore
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Ins. Giustiniano Emilia (Referente del progetto) |
Docenti del gruppo di progetto, alunni, famiglie, comunicazione inter/ester. |
Intera durata del progetto |
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Docenti componenti Gruppo di progetto” N.B. va considerato l’eventuale coinvolgimento di altri docenti |
150 ore di attività di aggiuntiva di non insegnamento (30 ore x 5 docenti) + 30 ore di attività aggiuntiva di insegnamento per l’insegnante Marona Luigina |
Giustiniano E. Martullo R. Gravante P. Marona L. De Martino M. Ferrara L. |
Alunni
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Dicembre 2007- Maggio 2008 |
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Realizzazione n. 1 numero del giornalino (totale 2000 copie) |
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Esperto già individuato (come sopra) |
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Dicembre 2007- Maggio 2008 |
Stampa 8 pag. formato A/3 a stampa di cui 2 in quadricromia per ciascun numero |
Allestimento dello spettacolo di fine anno |
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Spese per le scene, i costumi, impianto e assistenza audio |
Inviti a stampa per lo spettacolo di fine anno |
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Stampa N. 150 |
Impegno orario personale ATA |
35 ore |
1 Personale di Segreteria 1 Collaboratore scolastico |
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Durante lo svolgimento dei corsi di filosofia, di giornalismo e lo spettacolo di fine anno |
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METODOLOGIE E STRATEGIE
Per il raggiungimento degli obiettivi pianificati nel progetto, i docenti si ispirano alle indicazioni metodologiche che assumono come asse di riferimento la centralità dell’alunno, espressa attraverso il concetto di personalizzazione; esso costituisce
l’elemento chiave dell intero percorso progettuale e viene sviluppato con la creazione di situazioni formative tali da garantire all’alunno positivi modi di essere, favorendo:
-
la motivazione
-
la riflessione
-
la comunicazione
-
lo star bene nel proprio contesto
-
la coscienza di sé
-
l imparare ad imparare
-
la responsabilizzazione
-
la ricerca dei valori
Più specificatamente, tutti i docenti si impegnano ad esercitare una metodologia filosofica con i bambini che preveda:
-
lo spostamento dell’attenzione dal programma all’alunno;
-
l’attenzione al contesto di apprendimento (gruppi, spazi, tempi…..);
-
la costruzione di itinerari differenziati per la realizzazione di diversi profili;
-
la facoltà di scelta da parte dell’alunno in relazione ad una varietà di percorsi formativi (laboratorio di giornalismo, di recitazione, di musica, di grafica, di informatica) ;
-
la creazione di percorsi e situazioni che lascino spazio alla ricerca personale;
-
la costruzione di un clima relazionale che risponda contemporaneamente al bisogno dell’alunno di appartenere ( al gruppo classe, al gruppo- lavoro, alla squadra durante i momenti di gioco, al gruppo amici ) e al bisogno di identità;
-
la valorizzazione di tutto quanto è positivo e di tutti i miglioramenti anche minimi degli alunni, soprattutto quelli in maggiore difficoltà;
-
lo sviluppo di condizioni di “benessere”, ovvero l’attenzione a cogliere e a superare elementi di disagio;
-
la strutturazione di situazioni che portino ad una scoperta-esplorazione attiva del mondo esterno, della realtà sociale;
-
la promozione di occasioni e di momenti forti di comunicazione all’ interno della classe o di gruppi di lavoro;
-
la sollecitazione al confronto democratico su comportamenti, opinioni, eventi.
VERIFICA E VALUTAZIONE
La verifica del processo didattico sarà regolare e continua per una costante valutazione dei ritmi e della qualità” della partecipazione di ciascun alunno e sarà finalizzata anche a valutare l’efficacia del metodo adottato, ad operare eventuali modifiche e ad individuare tempestivamente gli eventuali correttivi da introdurre
Il progetto Imparare a pensare”, nelle quattro precedenti annualità, ha fatto registrare un interesse elevatissimo degli alunni, così come elevatissimo è stato il livello di soddisfazione delle famiglie. Si è sviluppata una vivacità intellettuale piacevolissima e immensa, al di là di ogni più ottimistica previsione.
Le modalità di valutazione del progetto, essendo intimamente interconnesso alla didattica ordinaria, sono desumibili dall’Agenda della Programmazione delle insegnanti, dai vari Giornali dell’insegnante, dal documento di valutazione.
Anche nella sua dimensione di Progetto Circolo, la valutazione del Progetto sarà affidata a ciascuna èquipe pedagogica, stimata in termini di ricaduta sui processi di apprendimento.
Mondragone, 16/10/2007
Roberta Martullo
docente, psicologa