Elisa Prearo
27 Gennaio 2019Luigi O. Rintallo
27 Gennaio 2019di Simone Re
Tema svolto sotto forma di articolo di giornale, immaginando un evento correlato
Mostra, Unione di popoli”, un punto da cui ricominciare
Milano, un mix di culture in un solo giorno
Ieri, 11 giugno, è stata inaugurata la mostra Unione di popoli” a Milano incentrata sugli immigrati in Italia per mettere in luce gli aspetti primari riguardanti questo particolare fenomeno.
Limmigrazione prese forma tra gli anni 60 e 70 per poi evolversi ed affermarsi definitivamente negli anni 80. Diverse furono le cause che portarono alla nascita di questo fenomeno; la principale riguarda la disoccupazione che caratterizzò il meridione proprio in quegli anni. Gran parte della popolazione italiana rifiutava alcuni impieghi ritenendoli troppo faticosi o dequalificati (lavoro domestico, agricoltura, pesca, commercio ambulante, infermieristica) spingendo così di conseguenza un gran numero di stranieri a svolgere queste attività portandoli quindi a vivere stabilmente sul suolo del nostro Paese.
Limmigrazione ha caratterizzato L’Italia dagli anni 80 fino ad oggi. Molti italiani rifiutano la presenza di questi stranieri nel nostro territorio dimenticando quel periodo emigratorio che ha caratterizzato l’Italia nei primi anni del ‘900.
I motivi che spinsero gli italiani a lasciare il proprio Paese non furono molto diversi da quelli che oggi spingono gli stranieri a stabilirsi presso le nostre città.
Gli italiani lasciavano l’Italia per la povertà che contrassegnava quegli anni. In questo periodo storico l’economia italiana, rispetto al resto d’Europa, era ancora molto arretrata in quanto era sorretta dal lavoro agricolo e giunse poi anche il fascismo a peggiorare la situazione. Quindi, gli italiani, proprio per questo senso di sfiducia nei confronti del proprio Paese, lasciavano l’Italia per andare alla ricerca di fortuna nei Paesi più dotati economicamente tra cui, ovviamente, gli Stati Uniti. Nonostante questi eventi, ci sono ancora italiani che non tollerano la società multietnica che si sta venendo a formare e questo argomento è stato alla base della mostra promossa dal sindaco milanese Pisapia. Questi battibecchi nacquero sin dagli inizi del movimento migratorio portando il governo, nell’ottobre del 1975, a promulgare una legge per combattere questa situazione che portò, peraltro, l’affermarsi delle ideologie razziste. Con questa legge tutti coloro che ritengono i diversi” come una razza inferiore, alla propria o ad un’altra, saranno penalmente accusabili. Nonostante tutto, questi provvedimenti raramente vengono presi seriamente in considerazione e possiamo constatarlo da tutti i fenomeni di razzismo che caratterizzano la nostra società, anche a livello mondiale. Milano con questa mostra cercherà di trasmettere un messaggio a tutte le altre città del mondo, ponendole nella condizione di non attaccare il diverso”, ma piuttosto di abbracciarlo all’interno della propria società.