X Agosto Pascoli, Myricae di Carlo Zacco
25 Dicembre 2015Digitale purpurea Pascoli, Primi poemetti – di Carlo Zacco
25 Dicembre 2015I canti di Castelvecchio
Raccolta di poesie pubblicata a Bologna nel 1903 per la prima volta, con
successive edizioni.
la sorella Maria a partire dal 1895, per risiedervi tutta la vita.
più gli stessi temi e lo stesso linguaggio poetico. Dalla critica è considerata
inferiore rispetto alla prima raccolta.
Anche i motivi principali sono quelli già presenti in Myricae:
tramite un filo che pare appunto seguire il susseguirsi delle stagioni;
nido familiare;
essere guardato da un fanciullo, che guarda ai rapporto tra gli adulti con
curiosità e repulsione insieme.
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E s’aprono i fiori notturni, nell’ora che penso a’ miei cari. Sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia. Sotto l’ali dormono i nidi, come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala l’odore di fragole rosse. Splende un lume là nella sala. Nasce l’erba sopra le fosse.
Un’ape tardiva sussurra trovando già prese le celle. La Chioccetta per l’aia azzurra va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s’esala l’odore che passa col vento. Passa il lume su per la scala; brilla al primo piano: s’è spento…
E’ l’alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova, dentro l’urna molle e segreta, non so che felicità nuova. |
– anche le falene (animali notturni) escono allo scoperto;
A quest’ora gli animali non emettono più i loro versi (gridi); – da una parte, all’interno di una casa, i suoi abitanti ancora – dall’altra parte gli uccelli dormono già nei loro nidi, coperti dalle Dalle corolle aperte dei gelsomini fuoriesce un odore che – nella casa, un lume è acceso al piano inferiore; – nel frattempo l’erba cresce impercettibilmente sulle tombe;
– la costellazione delle Pleiadi (detta Chioccetta dai contadini)
Per tutta la notte il vento diffonde il profumo dei gelsomini; – Sempre nella casa, si vede un lume salire su per le scale, fermarsi
All’alba i petali si chiudono. Dentro l’ovario umido del
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vengono rappresentate due vicende parallele:
19-20);
Qual è la correlazione tra queste due scene? E’ lo stesso Pascoli a dircelo, in
un testo che allega al momento di pubblicare la poesia nel 1903, e che
funge da dedica:
la poesia: il matrimonio di un suo amico due anni prima, dal quale, poco dopo,
sarebbe nato un bambino, ha cui l’amico ha posto il nome di Dante Gabriele
Giovanni;
degli sposi, sullo sfondo di un notturno naturale, brulicante di vita;
vengono rappresentati contemporaneamente, intrecciati:
avviene dentro la casa;
sessuale:
poeta sottolinea la carica sensuale di questo amore: insistendo sulle sensazioni
olfattive e cromatiche:
introduce un elemento di turbamento nel tema dell’eros.
questo rituale, rimanendone escluso. Questo si capisce da due elementi:
Il punto di osservazione è posto all’esterno della casa
(«là»):
l’ape: il poeta vuole celebrare la fecondazione, ma sa di
essere escluso da questo «nido», e di non poter avere una sua famiglia.
Questo fatto è suggerito dall’immagine dell’ape (v. 13): è «un’ape tardiva»,
esclusa dall’alveare, che si aggira in solitudine.
rondini rondini anch’io.. io li avessi quattro rondinotti / dentro questo mio
nido di sassi!», il cui allude al fatto di non poter essere un sereno e appagato
pater familias.
quale non può uscire:
viscerale, oscuro, ossessivo coi morti;
impedendogli di superare il trauma, e rapportarsi col mondo esterno.
(fecondazione dei fiori, della donna, immagini mortuarie), che è quella del
nido, segnalata da:
sostituiscono quella reale di Pascoli, che è andato perduto, e che deve
appunto essere ricostruito in poesia.
opposizioni:
psicologico di Pascoli, e rinfacciargli la sua psicologia contorta e inibita,
anzi:
zone più segrete dell’animo e della realtà;
suggestivo
IL GELSOMINO NOTTURNO
E s’aprono i fiori notturni,
nell’ora che penso ai miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni
le farfalle crepuscolari. 4
Da un pezzo si tacquero i gridi:
là sola una casa bisbiglia.
Sotto l’ali dormono i nidi,
come gli occhi sotto le ciglia. 8
Dai calici aperti si esala
l’odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala.
Nasce l’erba sopra le fosse.12
Un’ape tardiva sussurra
trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l’aia azzurra
va col suo pigolio di stelle. 16
Per tutta la notte s’esala
l’odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala;
brilla al primo piano: s’è spento… 20
E’l’alba: si chiudono i petali
un poco gualciti; si cova,
dentro l’urna molle e segreta,
non so che felicità nuova. 24
Scritta nel 1901 in occasione del matrimonio di un amico del poeta.