Pioggia senza fine di Ray Bradbury
20 Agosto 2015Cesare Pavese e La luna e i falò
20 Agosto 2015Apprendimento cooperativo:
qui sopra videolezione del professore su youtube
qui sotto:
audiolezione del professore in mp3
testo del racconto
e approfondimento scritto di un alunno/a
Introduzione alla lettura del racconto “La sentinella” di Fredric Brown in formato mp3, disponibile anche in formato audio wma
La sentinella – di Fredrick Brown
Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame freddo ed era lontano 50mila anni-luce da casa. Un sole straniero dava una gelida luce azzurra e la gravità doppia di quella cui era abituato, faceva d’ogni movimento un’agonia di fatica. Ma dopo decine di migliaia d’anni, quest’angolo di guerra non era cambiato. Era comodo per quelli dell’aviazione, con le loro astronavi tirate a lucido e le loro superarmi; ma quando si arriva al dunque, tocca ancora al soldato di terra, alla fanteria, prendere la posizione e tenerla, col sangue, palmo a palmo. Come questo fottuto pianeta di una stella mai sentita nominare finché non ce lo avevano mandato. E adesso era suolo sacro perché c’era arrivato anche il nemico. Il nemico, l’unica altra razza intelligente della galassia… crudeli schifosi, ripugnanti mostri. Il primo contatto era avvenuto vicino al centro della galassia, dopo la lenta e difficile colonizzazione di qualche migliaio di pianeti; ed era stata subito guerra; quelli avevano cominciato a sparare senza nemmeno tentare un accordo, una soluzione pacifica. E adesso, pianeta per pianeta, bisognava combattere, coi denti e con le unghie.
Era bagnato fradicio e coperto di fango e aveva fame, freddo e il giorno era livido e spazzato da un vento violento che gli faceva male agli occhi. Ma i nemici tentavano di infiltrarsi e ogni avamposto era vitale. Stava all’erta, il fucile pronto.
Lontano 50mila anni-luce dalla patria, a combattere su un mondo straniero e a chiedersi se ce l’avrebbe mai fatta a riportare a casa la pelle.
E allora vide uno di loro strisciare verso di lui. Prese la mira e fece fuoco. Il nemico emise quel verso strano, agghiacciante, che tutti loro facevano, poi non si mosse più.
Il verso, la vista del cadavere lo fecero rabbrividire. Molti, col passare del tempo, s’erano abituati, non ci facevano più caso; ma lui no. Erano creature troppo schifose, con solo due braccia e due gambe, quella pelle d’un bianco nauseante e senza squame…
(tratto da ‘Tutti i racconti (1950-1972), Fredrick Brown, 1992, A. Mondadori Editore)
videolezione scolastica di Luigi Gaudio. File audio su http://www.gaudio.org/ . Altro materiale didattico su https://www.atuttascuola.it/ Altre videolezioni su http://www.29elode.it Newletter con aggiornamenti all’indirizzo http://www.gaudio.org/news
La sentinella
Fredric Brown
Titolo:
La sentinella
Autore:
Fredric Brown
BIOGRAFIA:
Fredric Brown (Cincinnati, 29 ottobre 1906 – Tucson, 11 marzo 1972) è stato uno scrittore statunitense di fantascienza e di gialli, noto soprattutto per la sua capacità di scrivere racconti brevi con una vena umoristica ed evocativa.
Il suo primo racconto di fantascienza, Not Yet the End (Non è ancora finita) venne pubblicata in Captain Future del 1941. Molti dei racconti che seguirono erano brevi, praticamente scherzi estesi piuttosto che racconti veri e propri, ma scritti con uno stile che affascinava e con una rara capacità di sintesi. Spesso il tono leggero era un pretesto per mettere in ridicolo i pregiudizi su temi drammatici come la guerra e la corsa agli armamenti. Uno dei suoi racconti più famosi in assoluto è probabilmente Sentinella.
Portò questo umorismo anche nei suoi romanzi. Il suo romanzo di fantascienza Assurdo universo (1949) gioca con gli stereotipi convenzionali del genere, gettando l’editore di una rivista pulp in un mondo parallelo basato non sulle storie che pubblica, ma piuttosto su quello che il redattore pensa che immagini il tipico appassionato di queste storie. Similmente Marziani andate a casa! (1955) osserva un’invasione marziana attraverso gli occhi di un autore di fantascienza.
Uno dei suoi racconti più famosi, Arena, venne usato come base per l’episodio omonimo di Star Trek.
Il suo primo racconto di fantascienza, Not Yet the End (Non è ancora finita) venne pubblicata in Captain Future del 1941. Molti dei racconti che seguirono erano brevi, praticamente scherzi estesi piuttosto che racconti veri e propri, ma scritti con uno stile che affascinava e con una rara capacità di sintesi. Spesso il tono leggero era un pretesto per mettere in ridicolo i pregiudizi su temi drammatici come la guerra e la corsa agli armamenti. Uno dei suoi racconti più famosi in assoluto è probabilmente Sentinella.
Portò questo umorismo anche nei suoi romanzi. Il suo romanzo di fantascienza Assurdo universo (1949) gioca con gli stereotipi convenzionali del genere, gettando l’editore di una rivista pulp in un mondo parallelo basato non sulle storie che pubblica, ma piuttosto su quello che il redattore pensa che immagini il tipico appassionato di queste storie. Similmente Marziani andate a casa! (1955) osserva un’invasione marziana attraverso gli occhi di un autore di fantascienza.
Uno dei suoi racconti più famosi, Arena, venne usato come base per l’episodio omonimo di Star Trek.
Riassunto:
Un soldato in guerra contro una specie aliena si ritrova su uno di un desolato pianeta, lontano molti anni luce da casa per sorvegliare la sua posizione in trincea soffrendo però per la lontananza, e per le il dolore causato dalla guerra.
Il libro mi ha sorpreso molto in quanto alla fine si intuisce, dopo che il soldato ebbe ucciso un nemico che si avvicinava(lo descrive come ripugnante e di aspetto orribile), che il soldato è in realtà un alieno che la razza umana è la razza aliena che sta attaccando e che il soldato ucciso è in realtà un umano
Il libro mi ha sorpreso molto in quanto alla fine si intuisce, dopo che il soldato ebbe ucciso un nemico che si avvicinava(lo descrive come ripugnante e di aspetto orribile), che il soldato è in realtà un alieno che la razza umana è la razza aliena che sta attaccando e che il soldato ucciso è in realtà un umano
Narratore:
Narra immedesimandosi nel protagonista.
Tempo:
Futuro.
Spazio:
L’ambientazione non è specificata narra solo che si tratta di una galassia molto lontana.
Andrea Chierichetti