Purgatorio XXVI dalla Divina commedia di Dante Alighieri – di Carlo Zacco
4 Agosto 2015Purgatorio XXX dalla Divina commedia di Dante Alighieri – di Carlo Zacco
4 Agosto 2015
Purgatorio XXVII
1-15. L’angelo della Castità. Il sole
sta tramontando, quando i tre viandanti giungono al passo del perdono,
dove si trova l’angelo della castità.
sta tramontando, quando i tre viandanti giungono al passo del perdono,
dove si trova l’angelo della castità.
– dopo aver cantato una beatitudine (Beati i
puri di cuore), invita i poeti ad attraversare la cortina di fuoco, avvertendo
che non si può procedere oltre senza aver compiuto questo passaggio tra le
fiamme;
puri di cuore), invita i poeti ad attraversare la cortina di fuoco, avvertendo
che non si può procedere oltre senza aver compiuto questo passaggio tra le
fiamme;
– Dante sbigottisce.
36 |
Sì come quando i
|
Il sole era nella posizione in cui sta
|
9 |
Fuor de la fiamma stava
|
– in su la riva: sul bordo della
|
1215 |
Poscia «Più non si va,
|
– morde > fa sentire il suo morso
|
16-45. Esitazione di Dante. Dante
guarda la fiamma terrorizzato:
guarda la fiamma terrorizzato:
– Virgilio lo rassicura, dicendogli che non
ha nulla da temere, e che non si brucerà;
ha nulla da temere, e che non si brucerà;
– gli ricorda anche tutte le volte che lo ha
condotto salvo fuori dall’inferno (Gerione);
condotto salvo fuori dall’inferno (Gerione);
– ma Dante non ne vuol sapere, e si rifiuta
di entrare nel fuoco;
di entrare nel fuoco;
– allora Virgilio si gioca l’ultima carta per
convincerlo: e gli ricorda che dall’altra parte del muro di fuoco c’à Beatrice
che lo aspetta;
convincerlo: e gli ricorda che dall’altra parte del muro di fuoco c’à Beatrice
che lo aspetta;
– a quel punto Dante si prende di coraggio.
18 |
In su le man commesse
|
Mi sporsi davanti con le mani congiunte e
|
2124 |
Volsersi verso me le
|
– le buone scorte: Virgilio e
|
273033 |
Credi per certo che se
|
– alvo > ventre (della fiamma);
|
36 |
Quando mi vide star
|
– star…duro: continuare a star
|
394245 |
Come al nome di Tisbe
|
– la mia durezza fatta solla:
|
Pyramo e Tisbe. La storia è in
Ovidio (Met. IV 55-166):
Ovidio (Met. IV 55-166):
– Piramo e Tisbe, sono due giovani
babilonesi, si amano, ma sono contrastati dalle rispettive famiglie;
babilonesi, si amano, ma sono contrastati dalle rispettive famiglie;
– decidono allora di fuggire insieme e
si danno appuntamento presso un gelso fuori città;
si danno appuntamento presso un gelso fuori città;
– Tisbe arriva prima, ma è costretta a
fuggire perché inseguita da una leonessa;
fuggire perché inseguita da una leonessa;
– nella fuga lascia cadere il velo > la
leonessa lo annusa, e lo macchia col suo muso insanguinato;
leonessa lo annusa, e lo macchia col suo muso insanguinato;
– Poco dopo sopraggiunge Piramo, e
vedendo il foulard di Tisbe sporco di sangue la crede morta;
vedendo il foulard di Tisbe sporco di sangue la crede morta;
– per questo si uccide con una spada;
– Appena Tisbe crede di aver seminato la
leonessa torna al gelso, e vede Piramo morente: gli si avvicina, si china, lo
scongiura di aprire gli occhi l’ultima volta, e guardarla, ripetendo il proprio
nome: «Tua te carissima Thisbe / nominat»;
leonessa torna al gelso, e vede Piramo morente: gli si avvicina, si china, lo
scongiura di aprire gli occhi l’ultima volta, e guardarla, ripetendo il proprio
nome: «Tua te carissima Thisbe / nominat»;
– Sentendo quel nome Piramo apre gli occhi,
già gravati dalla morte, la vede e la riconosce: «Ad nomen Thisbes oculos
iam morte gravatos / Pyramos erexit visaque recondidit illa» (ibid. 145-6).
già gravati dalla morte, la vede e la riconosce: «Ad nomen Thisbes oculos
iam morte gravatos / Pyramos erexit visaque recondidit illa» (ibid. 145-6).
– Tisbe, vedendolo ormai morto, si uccide a
sua volta accanto a lui.
sua volta accanto a lui.
– Il sangue di Piramo bagnò le radici
dell’albero, e da quel giorno i frutti del gelso si mutarono di bianchi
in vermigli.
dell’albero, e da quel giorno i frutti del gelso si mutarono di bianchi
in vermigli.
46-63. Passaggio attraverso il fuoco.
Virgilio si avvia attraverso la fiamma, e prega Stazio di venire per ultimo dopo
Dante;
Virgilio si avvia attraverso la fiamma, e prega Stazio di venire per ultimo dopo
Dante;
– Dentro al fuoco il calore è insopportabile,
ma Virgilio continua a rassicurare Dante, parlandogli sempre di Beatrice.
ma Virgilio continua a rassicurare Dante, parlandogli sempre di Beatrice.
– Mentre camminano tra le fiamme, sentono una
voce che canta: «Venite, benedicti Patris Mei»;
voce che canta: «Venite, benedicti Patris Mei»;
– poi la stessa voce li invita ad affrettarsi
prima che scenda la notte;
prima che scenda la notte;
48 |
Poi dentro al foco
|
– che pria…: i tre camminavano
|
5154 |
Sì com’ fui
|
– sì com: non appena;
|
576063 |
Guidavaci una voce
|
– una voce: è quella dell’altro
|
– Venite, benedicti…: è l’inizio del
brano evangelico nel quale Gesù preannuncia agli apostoli le parole che egli
dirà nel giorno del giudizio universale, rivolgendosi agli eletti: «Venite,
benedicti Patris mei, possidete paratum vobis regnum a constitutione mundi»
(Matth. 25, 34), cioè:
brano evangelico nel quale Gesù preannuncia agli apostoli le parole che egli
dirà nel giorno del giudizio universale, rivolgendosi agli eletti: «Venite,
benedicti Patris mei, possidete paratum vobis regnum a constitutione mundi»
(Matth. 25, 34), cioè:
– «Venite, benedetti del Padre mio, ricevete
in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo».
in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo».
– In questo luogo l’invito risuona con
preciso significato: le anime infatti che giungono a questa soglia sono
ormai purificate e pronte a salire al paradiso.
preciso significato: le anime infatti che giungono a questa soglia sono
ormai purificate e pronte a salire al paradiso.
La traversata delle fiamme. Questo
rituale di attraversamento delle fiamme ha valore simbolico:
rituale di attraversamento delle fiamme ha valore simbolico:
– il fuoco è simbolo della passione d’amore,
e nel Purgatorio, per contrappasso, è l’antidoto;
e nel Purgatorio, per contrappasso, è l’antidoto;
– molte fonti medievali attestano che Dante
era un noto peccatore di lussuria; lo stesso Pietro, figlio di Dante, afferma
che al padre piaceva deflorare fanciulle vergini;
era un noto peccatore di lussuria; lo stesso Pietro, figlio di Dante, afferma
che al padre piaceva deflorare fanciulle vergini;
– ma al di là di ciò quello che ci interessa
non è tanto la lussuria reale, bensì la lussuria poetica, che lo aveva
accomunato a Guinizzelli e Arnaut Daniel…
non è tanto la lussuria reale, bensì la lussuria poetica, che lo aveva
accomunato a Guinizzelli e Arnaut Daniel…
– …e che nell’inferno lo aveva fatto svenire
all’ascolto del racconto di Francesca.
all’ascolto del racconto di Francesca.
– E’ normale, dunque, che qui lui partecipi
con una certa intensità, al castigo dei lussuriosi;
con una certa intensità, al castigo dei lussuriosi;
– come tra i Superbi doveva procedere
rannicchiato;
rannicchiato;
– e in mezzo al fumo degli iracondi gli
occhi bruciavano anche a lui.
occhi bruciavano anche a lui.
64-93. Inizio della salita e sosta notturna.
I tre viandanti iniziano la salita, ma, una volta fatti pochi gradini, il sole
tramonta e devono fermarsi;
I tre viandanti iniziano la salita, ma, una volta fatti pochi gradini, il sole
tramonta e devono fermarsi;
– ognuno si dispone su un gradino: Virgilio e
Stazio vegliano sul sonno di Dante, come il pastore veglia durante la notte
sulle capre;
Stazio vegliano sul sonno di Dante, come il pastore veglia durante la notte
sulle capre;
– la scala sui cui Dante riposa è scavata
nella roccia, e tra le due pareti Dante vede una piccola porzione di cielo, e
nota che da lì le stelle sono più luminose;
nella roccia, e tra le due pareti Dante vede una piccola porzione di cielo, e
nota che da lì le stelle sono più luminose;
– Dopo aver meditato un po’, chiude gli occhi
e si addormenta.
e si addormenta.
66697275788184879093 |
Dritta salia la
|
– Dritta: e quindi
|
94-108. Sogno di Dante. Poco
prima dell’alba Dante sogna di vedere una giovane fanciulla andare per un prato
raccogliendo fiori;
prima dell’alba Dante sogna di vedere una giovane fanciulla andare per un prato
raccogliendo fiori;
– la fanciulla dice di essere Lia, e
di voler fare una ghirlanda per adornarsi;
di voler fare una ghirlanda per adornarsi;
– dice anche che la sorella Rachele,
invece, si diletta di guardarsi nello specchio tutto il giorno.
invece, si diletta di guardarsi nello specchio tutto il giorno.
9699102105108 |
Ne l’ora, credo, che de
|
– Ne l’ora, credo…: nell’ora
|
1° sogno: IX, 13-33. L’aquila.
Nella valletta dell’antipurgatorio, prima di entrare.
Nella valletta dell’antipurgatorio, prima di entrare.
– Dante sogna di essere ghermito da
un’aquila, e portato oltre la sfera del fuoco;
un’aquila, e portato oltre la sfera del fuoco;
2° sogno: XIX, 1-7. La femmina balba.
Nel passaggio dalla cornice degli accidiosi (4) a quella degli avari (5);
Nel passaggio dalla cornice degli accidiosi (4) a quella degli avari (5);
– Dante sogna una donna bruttissima,
guercia, storpia, e balbuziente;
guercia, storpia, e balbuziente;
– la guarda, e lei diventa bellissima
e affascinante. Ma V. le apre la veste, e Dante si sveglia per il fetore;
e affascinante. Ma V. le apre la veste, e Dante si sveglia per il fetore;
3° sogno. Questa fanciulla richiama la
bellezza della donna stilnovista;
bellezza della donna stilnovista;
– e prefigura anche la bellezza tipica del
paradiso, che sta per arrivare;
paradiso, che sta per arrivare;
Lia: Nel libro della Genesi si racconta
che Giacobbe si reca presso il suo zio Labano per cercare moglie.
che Giacobbe si reca presso il suo zio Labano per cercare moglie.
– Labano ha due figlie: Lia e
Rachele: la prima non era bella, ma feconda; la seconda bellissima
ma sterile.
Rachele: la prima non era bella, ma feconda; la seconda bellissima
ma sterile.
– Giacobbe si innamora di Rachele
e si mette a servizio del parente per sette anni per ottenerla.
e si mette a servizio del parente per sette anni per ottenerla.
– Ma nella notte del matrimonio lo zio gli
concede in moglie la primogenita Lia.
concede in moglie la primogenita Lia.
– Giacobbe in seguito dovrà lavorare per
Labano altri 7 anni per ottenere anche Rachele.
Labano altri 7 anni per ottenere anche Rachele.
– L’esegesi tradizionale vedeva nelle
due mogli il simbolo delle due vite, attiva e contemplativa,
proprie dell’uomo (Giacobbe rappresenta infatti tutta l’umanità);
due mogli il simbolo delle due vite, attiva e contemplativa,
proprie dell’uomo (Giacobbe rappresenta infatti tutta l’umanità);
– Il vedere e l’ovrare,
il contemplare e l’operare, sono le due strade, l’una «buona» e
l’altra «ottima», come dice Dante nel Convivio, per giungere alla
felicità in questa vita;
il contemplare e l’operare, sono le due strade, l’una «buona» e
l’altra «ottima», come dice Dante nel Convivio, per giungere alla
felicità in questa vita;
– Lia (vita attiva) prefigura
Matelda, la donna che aiuterà Dante a compiere dei riti prima di ascendere;
Matelda, la donna che aiuterà Dante a compiere dei riti prima di ascendere;
– Rachele invece è associata a
Beatrice, che quindi richiamerebbe, oltre che la Teologia, la vita
contemplativa.
Beatrice, che quindi richiamerebbe, oltre che la Teologia, la vita
contemplativa.
109-123. Salita al Paradiso Terrestre.
Dante si risveglia, vede i due poeti già pronti a partire, e si alza.
Dante si risveglia, vede i due poeti già pronti a partire, e si alza.
– Virgilio annuncia a Dante che oggi
raggiungerà il Paradiso, che è quel bene che tutti gli uomini desiderano.
raggiungerà il Paradiso, che è quel bene che tutti gli uomini desiderano.
– Dante sente il desiderio di salire
rapidamente la scala che lo porterà al Paradiso;
rapidamente la scala che lo porterà al Paradiso;
– gli sembra anche si sentirsi più leggero
man mano che sale, e sente crescere il proprio vigore;
man mano che sale, e sente crescere il proprio vigore;
111114117120123 |
E già per li splendori
|
– antelucani: che precedono la
|
Il pellegrin. I versi 109-111
richiamano l’inizio del canto VIII, e ne rovesciano il senso:
richiamano l’inizio del canto VIII, e ne rovesciano il senso:
Era già l’ora che volge il disio / ai
navicanti e ‘ntenerisce il core / lo dì c’ han detto ai dolci amici addio;
navicanti e ‘ntenerisce il core / lo dì c’ han detto ai dolci amici addio;
– qui è il tramonto, e Dante sta per iniziare
il suo cammino nel Purgatorio;
il suo cammino nel Purgatorio;
– nel canto XXVII Dante è alla fine del
percorso, ed è l’alba;
percorso, ed è l’alba;
124-142. Ultime parole di Virgilio. I
tre giungono alla sommità della scala. Virgilio guarda intensamente Dante negli
occhi, e gli parla in modo solenne:
tre giungono alla sommità della scala. Virgilio guarda intensamente Dante negli
occhi, e gli parla in modo solenne:
– gli dice che i l suo compito è finito: gli
ha mostrato tutto quello che era in suo potere mostrargli;
ha mostrato tutto quello che era in suo potere mostrargli;
– In questo luogo Dante non dovrà più
attenersi alle sue indicazioni prima dell’arrivo di Beatrice;
attenersi alle sue indicazioni prima dell’arrivo di Beatrice;
– è libero di muoversi come vuole. Infine gli
dice : «io ti proclamo padrone di te stesso».
dice : «io ti proclamo padrone di te stesso».
127130133136139141 |
Come la scala tutta
|
– corsa: percorsa;
– temporal foco: hai visto le
|