Man and the natural world in English Literature of Wordsworth & Coleridge
10 Marzo 2019La follia
10 Marzo 2019Jim è uno di noi, ma non c’è da vantarsene, perché incarna parecchi vizi del mondo occidentale, come la presupponenza e l’egoismo, e pochi pregi, come l’intraprendenza
Il protagonista è segnato da due marchi indelebili, il primo ontologico, il secondo esistenziale
Il primo marchio, quasi una maledizione di cui lui non ha colpa, come Edipo, è quello di essere uno di noi, cioè uno di noi occidentali, uno di noi colonialisti, perché cè poco da fare, la società nell’ oriente coloniale è costituita da due mondi sostanzialmente incomunicabili, noi e loro, e noi siamo sempre comunque un gradino sopra di loro, perché siamo europei, siamo bianchi, siamo eredi una cultura più elevata, ecc…
Il secondo marchio, che è quella che emerge anche in altri romanzi di Conrad, è la scelta, la scelta di privilegiare il proprio interesse, la propria vita rispetto a tutto, rispetto anche e soprattutto alla vita degli altri, alla vita di loro, noi e loro, ma noi abbiamo un “cuore di tenebra”, una linea d’ombra, una colpa inconfessabile, che non potremo mai toglierci di dosso, anche se andassimo a vivere miglia e miglia lontano dal luogo in cui ci siamo macchiati
Tecniche narrative
L’ultimo aspetto su cui mi vorrei soffermare prima di passare alla trama vera e propria è la libertà con cui Conrad ci racconta la storia, non in modo lineare e oggettivo, ma a “flash”, che contengono molte anticipazioni nella prima parte e retrospezioni nella seconda, oltretutto da parte di un narratore interno ai fatti, Marlow, un filtro tra noi e gli eventi, che conosce Jim, i suoi pregi e i suoi difetti e ce li racconta lui quando e come vuole.
Flash forward: anzitutto nella spiegazione iniziale del titolo di Lord, che non è un titolo effettivo di Jim, ma un appellativo che gli danno i Bugis, cioè gli indigeni, perché per loro i bianchi sono Lord, anche se non lo sono per niente.
Inoltre, il fatto principale della prima parte del libro, e della vita di Jim, quel balzo sulla scialuppa, viene anticipato, perché ci sono degli stralci del processo cui Jim sarà sottoposto solo ovviamente una volta che sbarca dal Patna, ma che viene anticipato, creando questo effetto dei continui salti temporali, molto originale in un libro che appartiene al genere del “romanzo di avventura”.
Flashback: tutta la vicenda di Jim presso gli indigeni Bugis non può prescindere da quello che Jim ha fatto prima, da quel peccato originale, da quel salto cui abbiamo accennato sin dall’inizio, fino all’epilogo tragico che, come abbiamo spiegato, costituisce una sorta di tardiva espiazione di quella colpa.