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Cornelli Andrea
IL SUPERUOMO E LA VOLONTÀ DI POTENZA DI NIETZSCHE
Nietschze nasce a Rocken nell’ottobre dei 1844. Una parte del suo pensiero fu sfruttata dai sostenitori delle politiche imperialistiche per giustificare i propri fini: infatti, in seguito all’affermazione del concetto di morte di Dio, tutto il sistema di valori tradizionali viene a perdere ogni valore ed è in questo contesto che viene introdotto un altro concetto fondamentale, ossia quello di Superuomo.
Il superuomo è quell’uomo che viene a superare le limitatezze che gli sono state imposte dal sistema di valori tradizionale, ma esterno ad esso; ora, il Superuomo deve agire cercando di aspettare quei valori che trova, non più fuori da sé, ma dentro se stesso e questi valori sono la salute, la volontà forte, l’amore, l’ebbrezza dionisiaca e un nuovo orgoglio. Il superuomo deve poi essere caratterizzato dall’amor fati, cioè dall’accettazione della vita e dei destino così come sono, senza volerli diversi da come si presentano. Accettandone quindi sia i lati positivi che quelli negativi.
Furono molti gli interpreti del pensiero di Nietzsche che videro nel Superuorno l’incarnazione dell’idea nazista e dell’idea di superiorità razziale ariana, individuando così nel filosofo un sostenitore dell’ideologia nazista. Tuttavia queste interpretazioni furono errate in quanto la vicinanza delle idee naziste con quelle di Nietzsche fu dovuta all’intervento della sorella dei filosofo, Elisabeth, che, da custode dei manoscritto dei fratello, intervenì pesantemente su di essi facendolo apparire come il negatore dell’umanitarismo e della democrazia.
Tra l’altro il vero pensiero di Nietzsche emerge in due passi delle sue opere. in Zarathustra dice: Stato si chiama il più freddo di tutti i mostri… solo là dove lo Stato cessa di esistere comincia l’uomo non inutile”; nel Crepuscolo degli idoli, invece, afferma: ‘La cultura e lo Stato sono antagonisti’.
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