Bibliografia della tesina Le tenebre dell’odio e della paura: l’Europa…
27 Gennaio 2019La follia
27 Gennaio 2019
La fragilità dell’uomo durante la guerra
La poesia di Ungaretti nasce in stretto rapporto con un’esperienza autobiografica traumatica: fante nella prima guerra mondiale, il poeta scopre improvvisamente la distanza della retorica interventista dalla realtà della vita al fronte. Ungaretti sente l’esigenza di una poesia nuova, lontana dagli sperimentalismi dei futuristi. Se prendiamo in esame poesie della raccolta L’allegria come Veglia, Fratelli e Soldati notiamo come esse siano caratterizzate dalla brevità dei versi, dalla sintassi semplificata e dall’uso dei verso libero e di similitudini e metafore.
1) Veglia
Cima Quattro il 23 dicembre 1915
Un’intera nottata
buttato vicino
a un compagno
massacrato
con la sua bocca
digrignata
volta al plenilunio
con la congestione
delle sue mani
penetrata
nel mio silenzio
ho scritto
lettere piene d’amore
Non sono mai stato
tanto
attaccato alla vita
Questa poesia, scaturita da una reale esperienza di guerra, parla di una notte di riflessione e di angoscia accanto a un compagno ucciso: la prossimità della morte, la consapevolezza della sua imminenza, suscitano nel poeta un disperato amore per la vita. li poeta contrappone esplicitamente l’atmosfera di morte in cui si trova e l’impulso vitale che sorge in lui che lo porta a scrivere lettere piene d’amore.
2) Fratelli
Mariano il 15 luglio 1916
Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell’aria spasimante
involontaria rivolta
dell’uomo presente alla sua
fragilità
Fratelli
Redatta per la prima volta nel 1916 con il titolo Soldati, la poesia fu spesso rimaneggiata da Ungaretti nel corso degli anni e assunse la veste definitiva nell’edizione dell’Allegria del 1942. Il poeta esprime la fraterna solidarietà che lega i soldati nella condizione di precarietà imposta dalla guerra. La riscoperta della fratellanza scaturisce, senza dubbio, da questa esperienza cruenta, tuttavia la circostanza presa in esame viene trascesa e la riflessione del poeta si estende alla generale condizione umana.
3) Soldati
Bosco di Courton luglio 1918
Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie.
La poesia, tratta dalla sezione Girovago, si basa sull’analogia tra i combattenti indicati dal titolo e le foglie che d’autunno sono destinate a cadere dall’albero: la precarietà dell’esistenza è però comunque insita nella condizione umana ed è in grazia di quest’ordine naturale che la poesia non comunica tanto angoscia, quanto piuttosto senso di attesa.