DIVINA COMMEDIA, PURGATORIO – canti I-XVI
14 Marzo 2014Insieme per liberare dalla schiavitù della prostituzione – di CitizenGO
15 Marzo 2014
E’
grave la situazione di disagio in cui si
trovano gli studenti di quinta a causa dell’anticipazione di numerosi test per
l’accesso alle facoltà universitarie. In questi ultimi giorni anche la facoltà
di Psicologia ha anticipato il test al 28 maggio ovvero a ridosso delle prove
dell’esame di Stato! Ci sembra davvero che nessuno pensi al bene degli
studenti!Appello al ministro dell’Istruzione e
dell’Università.
Con
il Decreto Ministeriale del 5 febbraio 2014 n. 85, il Ministero dell’Istruzione
e dell’Università stabilisce “Modalità e contenuti delle prove di ammissione ai
corsi di laurea e laurea magistrale a ciclo unico ad accesso programmato a
livello nazionale a.a. 2014-15″
definendo la tempistica e il calendario delle prove. Gli alunni frequentanti il
quinto anno della scuola superiore dovranno iscriversi dal 12 febbraio al 11 marzo 2014 e sostenere le prove dal 8
aprile al 29 aprile per quanto riguarda le facoltà di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria
e Protesi Dentaria, Medicina Veterinaria, Corsi di laurea e di laurea
magistrale a ciclo unico, direttamente finalizzati alla professione di
Architetto. Solo per le professioni sanitarie la data si sposta a fine estate, al
3 settembre 2014. Si tratta di facoltà largamente scelte dagli alunni che
stanno per terminare il ciclo di studi di scuola superiore, in particolare del
liceo e che stanno vivendo una situazione di forte disagio.
Le
Indicazioni nazionali per i licei considerano ” che lo sbocco naturale (anche se non esclusivo) di uno studente
liceale è proprio negli studi superiori e che il raggiungimento di una solida
base di conoscenze e competenze, a prescindere dal valore legale del titolo di
studio, è requisito indispensabile non solo per raggiungere le “competenze
chiave di cittadinanza” , ma per avere la possibilità effettiva di proseguire
proficuamente il proprio percorso di istruzione.”
Sempre
nelle Indicazioni nazionali viene riservata una particolare attenzione
all’attività didattica ed educativa del quinto anno, volta all’approfondimento delle
discipline e a favorire l’elaborazione personale da parte dello studente, affinché
egli raggiunga un completo successo formativo.
Ora, viene da chiedersi come un ragazzo possa
concretamente dedicarsi a questo fondamentale lavoro se contemporaneamente deve
frequentare corsi di preparazione ai test universitari e prepararsi sia per le
imminenti prove d’accesso alle facoltà universitarie e sia quelle per
l’idoneità di Stato.
In
verità, gli studenti in tale situazione sono messi in grossa difficoltà perché sottoposti
ad un dispendio gravoso di energie, da una parte senza la certezza di ottenere
risultati positivi per quanto riguarda l’ingresso alla facoltà desiderata e
dall’altra senza gli adeguati tempi e strumenti per affrontare al meglio
l’esame di maturità. Infatti, le date stabilite dal ministero si collocano in
un periodo tradizionalmente di intenso lavoro per la preparazione dell’esame.
Il quinto anno costituisce per gli alunni il compimento di un percorso
culturale ed educativo ineludibile per la completezza dell’iter formativo (raggiungimento
pieno della capacità di elaborazione critica, approfondimento delle
problematiche della contemporaneità, produzione di una ricerca personale…); i
docenti hanno la responsabilità di sostenere e preparare al meglio i loro
studenti e già, invece, si vedono costretti a ridurre allo stretto
indispensabile la programmazione didattica per non appesantire troppo il carico
di lavoro a cui sono sottoposti i ragazzi.
A questo punto, ci chiediamo a quale tipo di
esigenza risponda l’anticipazione dei test universitari poiché riteniamo che
l’unica vera esigenza da tenere in considerazione da parte di chiunque operi
nel mondo dell’istruzione sia quella del bene dello studente e del suo successo
formativo.
Non
ci pare pertanto che le decisioni del Ministero vadano in questa direzione.
In secondo luogo
non sembra neppure che si tenga conto di un altro passo fondamentale delle
Indicazioni che, riferendosi ai docenti della scuola superiore, dichiarano di
voler ” favorire la sperimentazione e lo
scambio di esperienze metodologiche, valorizzare
il ruolo dei docenti e delle autonomie scolastiche nella loro libera
progettazione ” e che “la libertà
del docente si esplica non solo nell’arricchimento di quanto previsto nelle
Indicazioni, in ragione dei percorsi che riterrà più proficuo mettere in
particolare rilievo e della specificità dei singoli indirizzi liceali, ma nella
scelta delle strategie e delle metodologie più appropriate, la cui validità è testimoniata non dall’applicazione di qualsivoglia
procedura, ma dal successo educativo” .
non sembra neppure che si tenga conto di un altro passo fondamentale delle
Indicazioni che, riferendosi ai docenti della scuola superiore, dichiarano di
voler ” favorire la sperimentazione e lo
scambio di esperienze metodologiche, valorizzare
il ruolo dei docenti e delle autonomie scolastiche nella loro libera
progettazione ” e che “la libertà
del docente si esplica non solo nell’arricchimento di quanto previsto nelle
Indicazioni, in ragione dei percorsi che riterrà più proficuo mettere in
particolare rilievo e della specificità dei singoli indirizzi liceali, ma nella
scelta delle strategie e delle metodologie più appropriate, la cui validità è testimoniata non dall’applicazione di qualsivoglia
procedura, ma dal successo educativo” .
Al contrario, rileviamo
che la situazione attuale costituisce un serio impedimento a quanto affermato
sopra.
che la situazione attuale costituisce un serio impedimento a quanto affermato
sopra.
I docenti del Liceo Monti di Cesena chiedono al ministro che
venga modificato il calendario delle prove universitarie, nel rispetto innanzitutto
della libertà degli studenti di poter affrontare l’esame di Stato con la
serenità e gli strumenti necessari e anche della libertà degli insegnanti che
non possono piegarsi ad altra esigenza se non a quella del benessere dei loro
alunni.
venga modificato il calendario delle prove universitarie, nel rispetto innanzitutto
della libertà degli studenti di poter affrontare l’esame di Stato con la
serenità e gli strumenti necessari e anche della libertà degli insegnanti che
non possono piegarsi ad altra esigenza se non a quella del benessere dei loro
alunni.