Sicuramente c’è chi sta peggio di noi insegnanti – di Carmela Concili…
17 Ottobre 2012Giovinezza, giovinezza – di Giovanni Ghiselli
21 Ottobre 2012Da alcune legislature i diversi Ministri che si sono succeduti al Dicastero dell’istruzione sono passati dall’ignavia al “Delirio distruttivo” che li porta a Demolire la scuola pubblica italiana a colpi di pesanti tagli.
Le ultime novità del Governo e del signor Profumo sono un segno evidente della considerazione in cui viene tenuta la Scuola Pubblica e dell’impegno profuso per sottrarre qualità all’Istruzione in Italia che non può essere certo tale con un numero sempre più grande di alunni per classe, con un numero sempre inferiore di docenti e di personale, a fronte, tra l’altro, di crescenti e sempre maggiori impegni ed esigenze.
Ad aggravare le situazioni vi sono le precarie condizioni in cui versa l’edilizia scolastica e delle spesso fatiscenti condizioni in cui versano le aule , gli arredi e i laboratori .
Scelte politiche anche se fatti da tecnici che sono a dir poco scellerate che a grandi passi a ritroso stanno annullano gli impegni e gli sforzi fatti in decenni di storia per dare all’Italia un’istruzione degna di un paese civile e veramente democratico .
E’evidente che non interessa ai politici e ancor di più ai tecnici la scuola di qualità ; forse ripristinando primordiali concezioni secondo le quali un popolo ignorante consente di dominare meglio ! ? Altrimenti perché proprio la scuola che incide poco o nulla sul bilancio del nostro Stato !? Perché non toccare le spese militari ? E soprattutto perché non tagliare drasticamente prima i privilegi consolidati di “Tecnici” e Politici ? Le risposte potrebbero essere inquietanti !
La paradossale ,prepotente e provocatoria proposta di aumentare l’orario lavorativo dei docenti da 18 a 24 ore settimanali , degna di un regime assolutistico , è l’ennesima trovata per “migliorare” (!!!!) le condizioni della Scuola Italiana che viene (guarda un po’) da un professore universitario .
I “contributi di solidarietà ” sono volontari e vanno comunque chiesti e non imposti per legge , soprattutto da chi la solidarietà non l’ha mai dimostrata concretamente.
Si blocca il contratto però nello stesso tempo lo si modifica in maniera unilaterale modificando l’orario di lavoro ! Mi sorge qualche dubbio di incostituzionalità . Infatti l’orario di lavoro è regolamentato dall’art. 2107 del Codice Civile : La durata giornaliera e settimanale della prestazione di lavoro non può superare i limiti stabiliti dalle leggi speciali [o dalle norme corporative]
e dal decreto legislativo 66/2003 (modificato dal dlgs 213/2004) che all’art. 4 prescrive :
“Art. 4 “Durata massima dell’orario di lavoro “
1. I contratti collettivi di lavoro stabiliscono la durata massima settimanale
dell’orario di lavoro.
2. La durata media dell’orario di lavoro non può in ogni caso superare, per
ogni periodo di sette giorni, le quarantotto ore, comprese le ore di lavoro
straordinario.
3. Ai fini della disposizione di cui al comma 2, la durata media dell’orario di
lavoro deve essere calcolata con riferimento a un periodo non superiore
a quattro mesi.
4. I contratti collettivi di lavoro possono in ogni caso elevare il limite di cui al
comma 3 fino a sei mesi ovvero fino a dodici mesi a fronte di ragioni obiettive, tecniche o inerenti all’organizzazione del lavoro, specificate negli stessi contratti collettivi.
Ma come è possibile che chi ha privilegi non confrontabili ( e non si sa per quali meriti e capacità) si permetta (in un paese democratico o presunto tale) di imporre , a professionisti che svolgono il proprio (ingrato e sottopagato) lavoro, vessazioni così insopportabili ed intollerabili ?
Secondo tale logica dovremmo chiederci : Perché pagare le reggenze ai Dirigenti Scolastici ? Perché pagare gli Straordinari ?
Vorremmo invitare il signor Profumo a svolgere il nostro lavoro d’insegnante per 4 o 5 ore consecutive magari in un istituto professionale e poi ne riparliamo . Un impegno che a lungo andare è diventato sempre più stressante e logorante anche per le inesistenti gratificazioni e le molte mortificazioni a cui siamo sottoposti che rendono difficile operare con serenità ed entusiasmo (nel d.lgs 81/2008 vengono classificate come Stress da lavoro correlate) ; però stranamente il nostro non è un lavoro usurante .
Siamo in Europa solo quando si tratta di togliere , i nostri colleghi europei guadagnano mediamente il 50 % in più ed hanno classi meno affollate e comunque condizioni migliori in generale , compreso l’orario di lavoro .
In tale prospettiva che senso ha il nuovo concorso per Docenti ? Un’altra farsa per creare un temporaneo indotto economico ? E con quali costi per lo Stato ?
Sembra quasi che la Scuola Pubblica Italiana sia diventata il nemico sociale ed economico che va eliminato o comunque affossato.
Comunque la misura è colma e dobbiamo cercare di essere ,una volta tanto, compatti ed uniti per opporci e difenderci da azioni che tolgono merito , dignità umana e professionale e producono molta ingiustizia .
Torremaggiore (FG) 17/10/2012
Prof. Pietro Trematore