Storia per scuole primarie
27 Gennaio 2019Tracce delle prove scritte del concorso per Dirigenti Scolastici Commissione Sarde…
27 Gennaio 2019di Luigi Gaudio
Processi di apprendimento
Personalizzazione dell’apprendimento
Ambienti di apprendimento
Peer education
Promozione del successo formativo (la libertà di insegnamento deve essere orientata al successo formativo dello studente)
Learning by doing
Metodo di studio
Contratto formativo
Sportelli didattici e progetto giovani
Personalizzazione degli apprendimenti
L’educazione alla creatività presuppone di stimolare nello studente la capacità di svincolarsi da schemi di pensiero precostituiti
Storia della pedagogia
Attivismo
Comportamentismo
Piaget (piagetismo)
Cognitivismo
Costruttivismo
Socio-costruttivismo
Connessionismo
Vigotsky: morto giovanissimo nel 1934, ha in realtà influito moltissimo sugli studi parecchi decenni dopo, poiché era un precursore
zona sviluppo potenziale
zona sviluppo prossimale
co-costruzione
Bruner: imparare ad imparare
Morin: società complessa
Don Bosco: l’attenzione per le classi sociali meno abbienti e per la formazione professionale
Maria Montessori: la scuola attiva
Don Milani: la Scuola di Barbiani e il donmilanismo
Don Giussani: il rischio educativo
Psicologia dell’apprendimento
Approccio comportamentista
Approccio cognitivista (imitazione e Problem Solving)
Approccio situato (zona di sviluppo prossimale)
Approccio socio-culturale (apprendimento sociale)
Gestione della classe
Formazione delle classi (omogenee con le altri classi della scuola, disomogenee al proprio interno)
Difficoltà dell’apprendimento
Dispersione e abbandono
Corsi di recupero e altre forme di sostegno scolastico (sportelli, ecc…)
Sostegno
Alunni con disabilità
Convenzione dell’ONU per i diritti delle persone con disabilità
Riconoscimento della disabilità (ASL): certificazione di handicap
Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) descrive anche i servizi programmati per gli alunni con disabilità
Gruppi di lavoro
I gruppi di lavoro rappresentano l Equipe psicopedagogica per l’integrazione scolastica degli alunni Handicappati
CTRH – Centri Territoriali Risorse per l’handicap
Gruppi di lavoro
GLHP – Gruppi di Lavoro per l’integrazione scolastica degli alunni Handicappati Provinciali
GLHI – Gruppi di Lavoro per l’integrazione scolastica degli alunni Handicappati di Istituto
GLHO – Gruppi di Lavoro per l’integrazione scolastica degli alunni Handicappati Operativi
Strumenti operativi per l’integrazione dell’alunno disabile nella scuola
1 – Diagnosi funzionale (solo ASL)
2 – Profilo dinamico – funzionale (redatto dai docenti del consiglio di classe)
3 – PEI Piano Educativo Individualizzato (programmazione degli interventi didattici)
I docenti di sostegno, contitolari della classe partecipano alla valutazione di tutti gli alunni
Iniziative per l’integrazione degli alunni con disabilità
attività di aggiornamento
Iniziative integrazione
Valutazione degli alunni con disabilità
Primo ciclo
per tutte le classi in base al PEI, con delibera del consiglio di classe
per l’esame conclusivo del primo ciclo, con prove differenziate, che possono essere adattate dai docenti della commissione
All’alunno con disabilità che non ha conseguito la licenza media, è rilasciato un attestato di credito formativo
Secondo ciclo
per tutte le classi in base al PEI, con delibera del consiglio di classe
All’alunno con disabilità che non ha conseguito il diploma, è rilasciato un attestato recante elementi informativi necessari
DSA Disturbi Specifici di Apprendimento
Strumenti compensativi (a seconda del tipo di DSA e della gravità)
tabelle
tavola pitagorica
calcolatrice
cartine geografiche
computer con programmi di video scrittura con correttore ortografico ed eventualmente sintesi vocale
audiovisivi e dizionari elettronici
Misure dispensative (a seconda del tipo di DSA e della gravità):
dispensa dalla lettura ad alta voce
dispensa dalla scrittura veloce sotto dettatura (dettato)
dispensa dallo studio mnemonico delle tabelline
dispensa dallo studio della lingua straniera scritta
concessione di tempi più lunghi per le prove scritte
concessione di tempi più lunghi per lo studio
Nei diplomi finali rilasciati al termine degli esami non viene fatta alcuna menzione delle modalità di svolgimento e differenziazione delle prove
Motivazione scolastica
Motivazione Intrinseca
Motivazione Estrinseca
Ricerca educativa sperimentale
Per ricerca pedagogica si intendono le metodologie di indagine applicate al settore pedagogico-didattico. Ad esempio:
Cooperative learning
Ricerca-azione
Valutazione dell’apprendimento
La valutazione dell’apprendimento si effettua in voti decimali
Gli standard per la valutazione degli studenti sono definiti dal ministero
La programmazione didattica (POF) consente di definire procedure e mezzi per favorire l’apprendimento
La condizione di validità dell’anno scolastico è la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale
La non-promozione
Gli insegnanti di scuola primaria possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione
Valutazione del comportamento
La valutazione del comportamento si effettua in voti decimali
La valutazione del comportamento con voto inferiore ai sei decimi, nei confronti di un alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare, opportunamente motivata, preclude la promozione alla classe successiva
Giudizio sospeso
Agli alunni di una scuola superiore che il Consiglio di Classe, nel corso dello scrutinio conclusivo dell’anno scolastico, decide di non bocciare, anche se non hanno conseguito la sufficienza in tutte le materie, è obbligatorio studiare durante l’estate, secondo un programma stabilito dai docenti delle materie in cui ha mostrato insufficienza, e presentarsi agli inizi di settembre per la verifica del lavoro svolto. Dopo queste verifiche, il consiglio di classe si riunisce per il giudizio di promozione o non-promozione dell’alunno
INVALSI
Servizio Nazionale di Valutazione degli apprendimenti
riguarda le classi II e V della scuola primaria, I e III della scuola secondaria I grado, II e V della scuola secondaria II grado
Esame di stato del I ciclo
Sono ammessi all’Esame di stato del I ciclo, gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi
Il consiglio di classe ammette l’alunno all’esame con un giudizio di idoneità e un voto
L’esame consta di cinque prove scritte e un colloquio orale
le prove scritte sono sulle seguenti materie:
1 – italiano
2 – matematica e scienze
3 – prima lingua straniera
4 – prova nazionale INVALSI
5 – seconda lingua straniera
Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità (in totale 7 voti) arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5.
Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità.
Valutazione, interna, esterna e Invalsi
INVALSI Prova Nazionale Servizio Nazionale di Valutazione
si effettua nel corso dell’Esame di Stato (classe terza della scuola secondaria I grado)
Crediti e debiti formativi
Crediti formativi: competenza certificata nelle discipline, anche al di fuori del percorso scolastico
Debiti formativi: differenza fra le competenze attese in una fase del percorso scolastico e quelle effettivamente conseguite
Esame di stato del II ciclo
Sono ammessi all’Esame di stato del II ciclo, gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi
Il voto finale è costituito dalla valutazione dei crediti negli ultimi tre anni (massimo 25) le tre prove scritte (massimo 15 ciascuna) e il colloquio orale (massimo 30)
Le tre prove scritte sono le seguenti:
prima prova scritta di italiano, elaborata a livello nazionale
seconda prova scritta in una materia caratterizzante il corso di studi, elaborata a livello nazionale
terza prova scritta, elaborata dalla commissione
Il colloquio sulle materie di esame è preceduto da un percorso di approfondimento liberamente scelto dal candidato
Ai candidati che conseguono almeno 15 punti di credito e 70 nelle prove di esame può essere assegnato un bonus da 1 punto fino a un massimo di 5 punti
Ai candidati che conseguono il punteggio 100 centesimi, senza la necessità del bonus, può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità.
INVALSI
La legge 15 marzo 1997 n. 59 all’art. 21, co. 10, stabilisce che “le istituzioni scolastiche autonome hanno anche autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo nei limiti dei proficuo esercizio dell’autonomia didattica e organizzativa”.
In tale prospettiva, nel successivo periodo, si afferma che “gli IRRSAE, il CEDE e la BDP… sono riformati come enti finalizzati al supporto dell’autonomia delle istituzioni scolastiche”.
Con il d.lvo. 20 luglio 1999 n. 258, concernente il “Riordino del Centro Europeo dell’Educazione, della Biblioteca di Documentazione Pedagogica”, il CEDE è stato trasformato in “Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell’Istruzione.
Compiti INVALSI
1· valutazione dell’efficienza e dell’efficacia del sistema di istruzione nel suo complesso ed analiticamente;
2· studio delle cause dell’insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al contesto sociale ed alle tipologie dell’offerta formativa;
3· conduzione di attività di valutazione sulla soddisfazione dell’utenza;
4· supporto e assistenza tecnica all’amministrazione per la realizzazione di autonome iniziative di valutazione e supporto anche alle singole istituzioni scolastiche;
5· valutazione degli effetti degli esiti applicativi delle iniziative legislative che riguardano la scuola;
6· valutazione degli effetti dei progetti e delle iniziative di innovazione promossi in ambito nazionale;
7· partecipazione italiana a progetti di ricerca internazionale in campo valutativo e nei settori connessi all’innovazione organizzativa e didattica.
Organi INVALSI
Gli organi dell’Istituto sono:
a) il Presidente;
b) il Comitato di indirizzo;
c) il Collegio dei revisori dei conti.
Gli standard e le verifiche
La verifica del raggiungimento delle finalità del sistema sono da considerarsi su due versanti: la verifica degli standard di qualità del servizio e la verifica degli obiettivi di apprendimento raggiunti.
Il Ministero definisce sia gli standard relativi alla qualità del servizio che gli indirizzi generali per la valutazione degli alunni ed il riconoscimento dei crediti e dei debiti formativi. Il Ministero fissa anche metodi e scadenze per le rilevazioni periodiche.
Le relative verifiche sono affidate allINVALSI “Istituto nazionale per la valutazione del sistema dell’istruzione”. Si tratta di un monitoraggio finalizzato a controllare il processo e ad intervenire con iniziative di sostegno, perequazione, promozione, supporto.
Certificazioni
Le certificazioni, in questo contesto, assumono una nuova veste: devono indicare conoscenze, competenze e capacità raggiunte dagli allievi attraverso il curricolo arricchito dalle iniziative aggiuntive.
Il sistema delle certificazioni consente la “spendibilità” del percorso formativo in contesti diversi ed all’estero.
Autovalutazione
Ogni scuola attiva iniziative di autovalutazione per verificare l’effettiva realizzazione e i risultati delle attività previste nel POF.
Il processo interno di autovalutazione deve consentire di ottenere informazioni sui risultati dei processi di apprendimento e sulla qualità del sistema applicato.
Il monitoraggio interno ha lo scopo di adeguare progressivamente i processi in atto nella scuola sempre in funzione del raggiungimento degli obiettivi progettati.
Per assicurare adeguati livelli di efficacia negli interventi, le scuole sviluppano azioni coordinate in modo da assicurare al personale le migliori opportunità di crescita professionale e il più funzionale utilizzo delle risorse finanziarie disponibili.
Valutazione sistema scolastico
La valutazione dell’efficienza e dell’efficacia del sistema scolastico è affidata allINVALSI che opererà in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dellAutonomia Scolastica, ai fini della documentazione sul sistema scolastico
Valutazione dei docenti
Sperimentazione della valutazione dei docenti
Valutazione dei dirigenti scolastici
Dal SIVADIS agli ultimi progetti di valutazione dei dirigenti
INVALSI: Valutazione Dirigenti
Ai sensi del comma 613 dell’art. 1 della legge 27.12.2006 n° 296 (Finanziaria 2007) lINVALSI assume i seguenti compiti:
a) formula al Ministro della pubblica istruzione proposte per la piena attuazione del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici;
b) definisce le procedure da seguire per la valutazione dei dirigenti scolastici;
c) formula proposte per la formazione dei componenti del team di valutazione;
d) realizza il monitoraggio sullo sviluppo e sugli esiti del sistema di valutazione.
Valutazione dell’istituzione scolastica
Sperimentazione della valutazione delle scuole
Autovalutazione
Autoanalisi di istituto
Valutazione del sistema scolastico italiano
rilevazioni del programma OCSE-PISA
Altre rilevazioni internazionali
Certificazione delle competenze
In base al modello allegato al DM 9/2010
nellassolvimento dell’obbligo di istruzione (classe seconda superiore)
su richiesta
con le seguenti espressioni: base, intermedio, avanzato
Qualità nelle scuole
PDCA: Ruota di Deming:
pianificazione (PLAN), cioè raccogliere i dati, avere chiarezza sugli obiettivi
azione (DO), cioè condurre delle prove e delle test, per verificare le ipotesi
Qualità nelle scuole
controllo (CHECK), cioè confrontare il progetto iniziale con i risultati ottenuti, e se il risultato è positivo, passare al punto 4, altrimenti ricominciare dal punto 1
mantenimento (ACT)
Qualità nelle scuole
TQM: Totaly Quality Management
Il sito della scuola esempio di attenzione focalizzata al cliente
Certificazione della qualità