Vita di Cesare
27 Gennaio 2019A SCUOLA CON … RINNOVATA ENERGIA!
27 Gennaio 2019appunti di pedagogia
Vengono elaborate negli Stati Uniti, intorno agli anni cinquanta, da Tyler, alcune domande
1. Quali sono le finalità educative che la scuola deve cercare di raggiungere? Che fine ha?
2. Quali sono le esperienze che dovremmo attivare per raggiungere questo fine?
3. Quali posso realizzare di queste esperienze?
4. Come posso verificare, valutare il conseguimento di queste finalità?
Poi, nel 1962, Hilda Taba, studiosa russa, elabora il modello sequenziale, che divide un curricolo educativo, che deve preoccuparsi di promuovere l’apprendimento, quindi non può che partire dai suoi bisogni, quindi focalizza i suoi bisogni, e, da qui, spiega quali sono gli obiettivi, per poi giungere ai contenuti (tipico per esempio del corso di studi di base), da un curricolo formativo, cioè partendo dagli obiettivi, per poi passare ai contenuti attraverso i bisogni (tipico per esempio di un corso di laurea universitario).
Schematizzando:
1. Curricolo educativo:
a. Bisogni
b. Obiettivi
c. Contenuti
2. Curricolo formativo:
a. Obiettivi
b. Bisogni
c. Contenuti
Nel 1975 Nicholls ha prodotto la rappresentazione di un modello circolare, che sottolinea la complessità della progettazione di un curricolo, con un approccio olistico, secondo il seguente schema
1. Obiettivi
2. Metodi
3. Realizzazione
4. Valutazione
La cosa importante è che, una volta arrivati al punto 4, si riprende dal punto 1, in modo ricorsivo, con un miglioramento continuo.
Lo stesso Nicholls ha ripreso il modello facendolo diventare sistemico, per cui i 4 elementi sono legati fra loro da un rapporto di correlazione sistemica, per cui se si modifica solo uno di quegli aspetti, tutto il sistema si modifica. Ogni elemento, in questo modello sistemico, è correlato con l’altro.
Francesco De Bartolomeis, pedagogista torinese, ha ripreso in Italia questi modelli, che poi sono diventati un punto di riferimento, anche per la pedagogia italiana, nel periodo degli anni ottanta-novanta