Vita come opera d’arte
27 Gennaio 2019I nostri giorni proibiti
27 Gennaio 2019Libro I – primo capitolo de Il piacere
Gabriele d’Annunzio
Così dunque, aspettando, Andrea rivedeva nella memoria quel giorno lontano; rivedeva tutti i gesti, riudiva tutte le parole… nell’arte d’amare egli non aveva ripugnanza ad alcuna finzione, ad alcuna falsità, ad alcuna menzogna. Gran parte della sua forza era nell’ipocrisia.
Andò alla finestra, di nuovo, e guardò verso le scale, della Trinità. Elena, un tempo, saliva per quelle scale ai convegni… Certo, ella sarebbe stata vinta da quella dolcezza così; piena di memorie; avrebbe d’un tratto perduta ogni nozione della realtà, del tempo; avrebbe creduto di trovarsi ad uno de’ convegni abituali, di non aver mai interrotta quella pratica di voluttà, d’esser pur sempre la Elena d’una volta. Se il teatro dell’amore era immutato, perché sarebbe mutato l’amore? Certo, ella avrebbe sentita la profonda seduzione delle cose una volta dilette…