Per una cultura della legalità a scuola – di Laura Alberico
23 Maggio 2015COMTE – filosofia positivistica
24 Maggio 2015Considerato il “filosofo del tempo”, Bergson ha rivoluzionato il pensiero filosofico attraverso le sue riflessioni sulla durata, sul tempo vissuto e sull’intuizione come strumento di conoscenza
Introduzione
Henri Bergson (1859-1941) è una delle figure più influenti della filosofia moderna. Le sue opere principali, tra cui Essai sur les données immédiates de la conscience (1889), Matière et mémoire (1896) e L’Évolution créatrice (1907), mettono in discussione le concezioni meccanicistiche e positivistiche, proponendo una filosofia centrata sulla qualità, sulla creatività e sulla libertà della vita.
Il concetto di tempo
Tempo spazializzato e tempo vissuto
Uno dei contributi più significativi di Bergson è la distinzione tra il tempo spazializzato e il tempo vissuto:
- Tempo spazializzato: È il tempo quantitativo e misurabile, utilizzato dalla scienza per descrivere i fenomeni naturali. Questo tempo è rappresentato come una linea retta, divisa in segmenti uguali, e è indipendente dall’esperienza umana.
- Tempo vissuto: Per Bergson, il vero tempo è quello dell’esperienza interiore, che egli chiama “durata” (durée). La durata è un flusso continuo e qualitativo, caratterizzato da cambiamenti e trasformazioni che non possono essere ridotti a misure matematiche.
Durata e coscienza
La durata è l’essenza della coscienza. Ogni momento vissuto è unico e irripetibile, e il tempo interiore non può essere separato in istanti distinti senza perdere la sua natura qualitativa. Bergson sostiene che la scienza, pur essendo efficace nell’analisi dei fenomeni materiali, non può cogliere l’essenza della vita e della coscienza, che sono intrinsecamente legate alla durata.
L’intuizione come metodo filosofico
Intuizione e intelligenza
Bergson distingue due forme fondamentali di conoscenza:
- L’intelligenza: È analitica, logica e orientata alla pratica. Essa frammenta la realtà in parti discrete, rendendola comprensibile ma perdendone la complessità e la dinamicità.
- L’intuizione: È un atto diretto di comprensione che permette di cogliere la realtà nella sua totalità e dinamismo. Attraverso l’intuizione, si entra in contatto con la durata e si colgono gli aspetti qualitativi e spirituali della vita.
Il ruolo dell’intuizione nella filosofia
Per Bergson, l’intuizione è il metodo privilegiato della filosofia. Essa consente di superare i limiti dell’intelligenza analitica e di accedere a una comprensione profonda della realtà. La filosofia non deve limitarsi a descrivere il mondo nei termini delle scienze naturali, ma deve esplorare le dimensioni spirituali e qualitative dell’esistenza.
Materia e memoria
La dualità di spirito e materia
In Matière et mémoire, Bergson affronta il rapporto tra spirito e materia, proponendo una concezione dualistica ma interattiva. Egli sostiene che:
- La materia è caratterizzata dalla spazialità e dalla causalità meccanica.
- Lo spirito è libero e creativo, e si manifesta pienamente nella durata.
La teoria della memoria
Bergson distingue tra due tipi di memoria:
- Memoria abitudinaria: Legata al corpo e alle azioni ripetitive, è responsabile delle abilità apprese e delle risposte automatiche.
- Memoria pura: Conserva le esperienze passate nella loro interezza e qualità. Questa memoria è indipendente dalla materia e costituisce una dimensione spirituale della coscienza.
La memoria pura, secondo Bergson, è la chiave per comprendere la continuità della durata e il rapporto tra passato e presente nella coscienza.
L’evoluzione creatrice
Lo slancio vitale
In L’Évolution créatrice, Bergson introduce il concetto di slancio vitale (élan vital), una forza creativa che guida l’evoluzione della vita. Questo principio si oppone alla visione meccanicistica dell’evoluzione, sottolineando:
- La creatività intrinseca della vita, che genera novità e complessità.
- L’imprevedibilità dei processi evolutivi, che non possono essere ridotti a leggi deterministiche.
La vita come processo creativo
Per Bergson, la vita è un processo dinamico e creativo, che sfugge a ogni tentativo di spiegazione meccanica. Lo slancio vitale è una forza spirituale che attraversa tutte le forme viventi, generando diversità e innovazione.
L’influenza di Bergson
Filosofia e scienza
Il pensiero di Bergson ha avuto un impatto profondo su filosofi, scienziati e artisti. La sua critica al determinismo scientifico e la sua enfasi sulla creatività hanno anticipato temi oggi centrali in discipline come la teoria dei sistemi complessi, la biologia evoluzionistica e la fisica quantistica.
Letteratura e arte
Bergson ha influenzato profondamente il modernismo letterario e artistico, ispirando autori come Marcel Proust, Virginia Woolf e James Joyce. La sua concezione del tempo vissuto ha trovato espressione in opere che esplorano la soggettività e la fluidità dell’esperienza umana.
Etica e spiritualità
Sul piano etico, Bergson ha promosso una visione della libertà umana come creatività e apertura verso il futuro. La sua filosofia spirituale, pur non essendo strettamente religiosa, invita a una riflessione profonda sul significato della vita e sull’importanza della dimensione qualitativa dell’esistenza.
Conclusione
Henri Bergson è stato un innovatore radicale del pensiero filosofico, sfidando le concezioni tradizionali del tempo, della conoscenza e della vita. La sua filosofia della durata e dell’intuizione continua a offrire spunti preziosi per comprendere la complessità dell’esistenza e il rapporto tra spirito e materia. In un’epoca in cui il riduzionismo scientifico tende a prevalere, il messaggio di Bergson rimane un richiamo alla qualità, alla libertà e alla creatività che definiscono la condizione umana.
BERGSON (1859-1941)
- – Si può considerare la massima espressione dello spiritualismo francese
» da questo contesto accoglie i temi » della critica della scienza » la scienza è una delle fonti di conoscenza
» del pragmatismo
- – Opere » 1889: Saggio sui dati immediati della coscienza
» 1896: Materia e memoria
» 1907: L’evoluzione creatrice
TEMPO E DURATA
- – Una delle teorie più originali di Bergson è la distinzione tra il tempo della scienza e il tempo della vita
» il tempo è una dimensione esistenziale dell’uomo; ci sono due concezioni opposte e incompatibili
» il tempo non esiste in sé ma in quanto io lo conosco
» critica la riduzione positivistica del tempo
Tempo della scienza | Tempo della vita |
Costituito di istanti che si differenziano solo quantitativamente; è una somma di oscillazioni sempre uguali.
Il tempo della fisica e dell’osservazione scientifica è reversibile; infatti un esperimento può essere ripetuto uguale un numero indefinito di volte.
E’ fatto di menti distinti l’uno dall’altro
E’ astratto, esteriore, spazializzato
Immagine: collana di perle tutte uguali e distinte di cui ognuna è causa della successiva |
Costituito di istanti che si differenziano tra loro qualitativamente
Il tempo della psiche è composto da momenti irripetibili; infatti ogni ricerca del “tempo perduto” è destinata al fallimento
Si identifica con la durata, perché è una somma di momenti che si compenetrano tra loro
E’ concreto (attimi veramente vissuti), interiore
Immagine: gomitolo di lana sempre dello stesso filo, o un flusso della stessa acqua o una valanga, che continuamente mutano e crescono su se stessi |
- – Conservazione totale » caratterizza il tempo della vita
» non ci si può mai sbarazzare del passato
» la mente umana accumula l’esperienza sempre nuova su un livello base di coscienza
» si capisce con l’immagine del gomitolo che diventa sempre più grosso ad ogni giro del filo
» quindi il tempo della vita è » sia conservazione
» sia creazione totale
» ogni momenti, pur essendo il risultato di tutti i momenti che lo hanno preceduto è assolutamente nuovo
rispetto ad essi » per un essere che abbia coscienza significa mutare quindi ricrearsi sempre nuovo
- – Qual è l’origine del concetto di tempo e di durata?
» considera la temporalità dal punto di vista psicologico
» si contrappone alla visione positivistica-kantiana che » assimilava il tempo allo spazio
» lo considera come dato oggettivo, un fatto esterno
» riprende la concezione interiore di tempo propria di sant’Agostino e san Tommaso d’Aquino (per quei
tempi era più facile ammettere una cosa tale, dato che non esistevano ancora gli orologi moderni!)
» anche il tempo della scienza ha a che fare con la durata
» davanti al tempo geometrico dell’orologio noi contiamo delle simultaneità (le posizioni successive delle
lancette) ponendole l’una dopo l’altra, spetta poi alla coscienza collegare gli elementi generando il
concetto di tempo, anche quello della scienza
» senza la coscienza non c’è alcun tempo, nemmeno quello quantitativo e spazializzato, perché senza l’io
che conserva il ricordo delle oscillazioni passate e che organizza e allinea un’oscillazione di fianco
all’altra ogni oscillazione varrebbe per sé e non esisterebbe il concetto di tempo
» il tempo della scienza non ha una natura opposta a quello della vita perché entrambi si fondano
sull’attività della coscienza e della memoria
LA LIBERTA’ E IL RAPPORTO TRA SPIRITO E CORPO
- – Apre un dualismo » dimensione naturale
» dimensione spirituale
- – La dimensione spirituale è caratterizzata dalla libertà
» chi crede che ogni azione spirituale ed ogni altro fatto naturale sono necessariamente determinati da una
serie di cause concepisce il tempo secondo uno schema parziale (come fa la scienza)
» essi esteriorizzano l’azione e il motivo dell’azione considerandoli esterni rispetto a se stessi e tra loro
» sono convinti che il motivo dell’azione agisca sull’azione generandola necessariamente
» ma ciò è in contrasto con la testimonianza della coscienza che è un continuo mutamento totalmente
libero » quindi non determinato da » cause esterne
» né interne (l’anima non è determinata dall’odio, dalla simpatia…
come forze che agiscono su di essa dall’esterno)
» ogni sentimento è tutta l’anima » non esiste l’odio ma esiste l’anima che odia: si identifica col sentimento
» riconosce l’azione di queste forze, ma afferma che esse siano prodotte
dall’anima stessa, non che incombono su di essa determinandola
» quindi l’anima si determina da sé » quindi è libera » apre ad un problema
» colpisce la riduzione positivistica della conoscenza al cervello, a materia
- – Problema del rapporto tra spirito e corpo » distingue tra
- memoria = è la coscienza che registra automaticamente tutto ciò che accade
» la memoria pura si identifica con il nostro passato che “ci segue per intero in ogni momento”
» nella memoria è sedimentato ciascun attimo della nostra vita a livello incosciente
- ricordo = materializzazione in un’immagine di un evento del passato (operata dal cervello)
» non avviene sempre ed è solo una piccola parte della memoria pura
» il cervello trasforma in ricordi solo ciò che serve all’azione e mantiene al di sotto della coscienza la
maggior parte del passato » la memoria è più oblio che ricordo
- percezione = filtro che seleziona i dati sensoriali in vista delle esigenze delle azioni
» es: se sono concentrato su una cosa capita spesso che non mi accorgo di ciò che accade intorno
» la mia percezione di una cosa mi isola dalla percezione di altre
LO SLANCIO VITALE (L’evoluzione creatrice)
- – Pur riconoscendo nella teoria della memoria un rapporto tra coscienza e corpo rimane una concezione dualistica della realtà » lo spirito si distingue dalla materia
» in questo testo intende superare il dualismo mostrando come l’intero universo sia interpretabile secondo
il concetto di durata, non solo la coscienza dell’uomo » estende il concetto di durata
- – La vita dell’uomo e la vita della natura
» premessa: vita è sempre creazione e imprevedibilità + conservazione integrale e automatica del passato
» è così la vita dell’individuo come quella della natura » ma le loro sorti sono diverse
» ciascuno può dire che nella sua personalità infantile riuniva in sé possibilità diverse, che col passare del
tempo sono diventate incompatibili » ci pone più volte davanti alla necessità di una scelta
» determinati da scelte passate ma continuamente rilanciati al futuro
» l’uomo può vivere una sola vita, perciò deve scegliere » la vita umana ha un’unica direzione
» la natura invece davanti ad ogni possibile biforcazione crea sempre nuove specie che si evolvono
separatamente » la natura non segue un’unica linea evolutiva, ha numerose biforcazioni coesistenti
» è caratterizzata da scelte che non sono incompatibili come invece per l’uomo
» presenta solo poche “grandi strade” (mammiferi, rettili…)
» molte vie sono state vie senza uscita (si pensi alle specie estinte)
- – Eppure noi riconosciamo la natura come unica
» l’unità della natura non è convergenza come se fosse la realizzazione di un disegno preformato
» il finalismo è escluso perché la vita è creazione imprevedibile
» nega il meccanicismo » esclude che l’evoluzione e l’unità siano per cause puramente meccaniche
» non può spiegare la formazione di organi complicatissimi che però devono
svolgere funzioni molto semplici (come gli occhi) » la natura è creazione libera
» l’unità della natura è quella che precede la biforcazione » l’unità è uno “slancio vitale” = forza creativa
dell’evoluzione, forza vitale della natura
- – Immagine della mano nella limatura di ferro
» immaginiamo una mano che affonda in una grande quantità di limatura di ferro
» origina una forma determinata, che è quella della mano » immaginiamo che la mano sia invisibile
» i meccanicisti » spiegherebbero la posizione di ciascun grano di ferro analizzando l’azione esercitata su
di esso dai grani vicini » l’inesauribile dettaglio dei movimenti non è spiegazione adeguata
» i finalisti » ipotizzerebbero l’esistenza di un piano d’insieme, un ordine finale della posizione raggiunta
» nessuno dei due comprende la vera causa che è la forza esercitata dalla mano
» azione indivisibile dello slancio vitale = movimento della mano
» posizione assunta dai granellini = il suddividersi dello slancio in individui e specie, e ciascuno nei vari
organi, e ciascun organo negli elementi che lo costituiscono
» resistenza della limatura di ferro nei confronti della mano = resistenza della materia bruta nei confronti
dello slancio vitale » come il corso del fiume incontra ostacoli posti da lui stesso, i detriti che lo deviano
- – Biforcazioni dello slancio vitale (ne elenca alcune)
» prima biforcazione: piante ed animali
» seconda biforcazione: artropodi e vertebrati
ISTINTO, INTELLIGENZA ED INTUIZIONE
- – La biforcazione artropodi/vertebrati ha originato due processi evolutivi diversi, pur progredendo entrambi
- – Istinto e intelligenza
» sono tendenze diverse ma tra loro connesse e mai assolutamente separate
» intelligenza = facoltà di fabbricare strumenti artificiali
» istinto = facoltà di utilizzare o costruire strumenti organizzati (organi corporei)
» l’animale usa l’olfatto, gli artigli, istinto di cacciare
- – Caratteri dell’intelligenza umana
» l’uomo ebbe la capacità di sopperire alla deficienza degli strumenti naturali con l’intelligenza
» es: ha sviluppato tecniche per guadagnarsi il cibo (allevamento, agricoltura, armi)
» l’intelligenza è un moltiplicatore di forze e di capacità
» originariamente la scienza serviva solamente per costruire oggetti inorganici utili per la sopravvivenza,
ha come fine la vita » quindi si trova a proprio agio solo quando si rivolge alla materia inorganica
» via via la scienza si è staccata dalla natura e ora studia solo cose inanimate
» quindi inizialmente il funzionamento dell’intelligenza e la scienza erano determinate dalla natura
dell’oggetto che le è proprio, il quale è solido, immobile
» la caratteristica principale dell’intelligenza e della scienza che deriva da essa è l’incapacità di
comprendere il movimento, il divenire, la vita all’interno dei quali non si distinguono stati immobili
» paragona l’intelligenza umana ad un meccanismo cinematografo: cerca di riprodurre il movimento
mediante una successione di istantanee che prese singolarmente rappresentano cose immobili
» ecco perché l’intelligenza è disarmata di fronte alla vita
- – L’intuizione e la metafisica
» dato che intelligenza e istinto non sono mai completamente separati, è possibile un ritorno consapevole
dell’intelligenza all’istinto » tale ritorno è costituito dall’intuizione
» intuizione = istinto divenuto disinteressato e consapevole di sé, istinto che diventa intelligenza
» è possibile perché è dimostrato dalla presenta nell’uomo dell’intuizione estetica che origina l’arte
» nell’arte l’uomo coglie in modo consapevole alcuni messaggi della vita
» ma » l’intuizione estetica è troppo particolare, diretta solo ad alcuni settori
» quindi non può essere lo strumento di una metafisica di vita
» si può però concepire una ricerca orientata nello stesso verso dell’arte ma che abbia per oggetto tutta la
vita in generale » la ricerca filosofica è lo strumento adatto per la comprensione della vita: la metafisica
SOCIETA’, MORALE E RELIGIONE
- – Società chiuse e società aperte
» Bergson osserva che nella società umana si ripropone la stessa caratteristica dell’evoluzione biologica
» anche nella società c’è un alternarsi di immobilità e movimento, forme fisse e slancio vitale
società chiuse | società aperte |
l’individuo agisce unicamente come parte del tutto
il margine lasciato alla libertà e all’iniziativa individuale è minimo
domina la “morale dell’obbligazione” fondata su abitudini sociali
è immutabile
consiste nel conformarsi ad abitudini acquisite |
lo slancio vitale di ciascun individuo ricerca manifestazioni sempre nuove
c’è grande margine lasciato alla libertà e all’iniziativa individuale
vige la “morale assoluta” che contraddistinse i santi cristiani/saggi greci/profeti ebrei
è in movimento, tende al progresso
risponde all’appello della personalità e della coscienza individuale |
» NB: Bergson fa continuo appello alla personalità dell’individuo, alla libertà personale
- – A questi due tipi di società corrispondono due tipi di religioni
- religione statica » religione della paura che immobilizza
» attraverso miti e superstizioni l’uomo cerca di difendersi dall’angoscia delle prospettive di pericolo,
di insuccesso, di morte che la vita presenta » è reazione difensiva al dramma della vita
» l’intelligenza riconosce il carattere incerto e rischioso della sua esistenza e reagisce così
- religione dinamica » religione della vita
» la identifica con il misticismo, che coglie l’essenza della forza creatrice, dello slancio vitale e che fa
prendere coscienza dell’istinto
» i mistici cristiani sono superiori agli altri perché insistono sull’amore e perché il cristianesimo nasce
da un fatto storico, non da paure » critica però l’impostazione finalistica del cristianesimo