Auguri di Pasqua – di Francesco Lena
27 Marzo 2015Una firma per la libertà di scelta scolastica – di Matteo Cattaneo
2 Aprile 2015Paradossalmente la crisi del 29 ebbe effetti devastanti più su alcune nazioni europee che non sull’America, che dopo averne subito il contraccolpo originario, riuscirono, pur faticosamente, ad uscirne fuori con la politica del New Deal
GLI STATI UNITI E LA CRISI DEL ?29
– Prosperità degli anni ?20
» durante la prima guerra mondiale sono il primo paese produttore e concedono cospicui prestiti in Europa
» il dollaro era diventata la nuova moneta forte dell’economia mondiale
» sale la produzione annuale » boom del sistema manifatturiero » i mercati si espandono
» sale il reddito nazionale » con la catena di montaggio si abbassano i costi e quindi si alzano i salari
» diminuisce il numero degli occupati nell’industria per lo sviluppo delle tecniche (richiede – manodopera) » ma crescono gli occupati nel settore dei servizi per la crescita delle funzioni burocratiche e organizzative
» diffusione dell’automobile e degli elettrodomestici » nuovo modo di vita, standardizzazione dei consumi
» nasce un nuovo stile di vita basato sui consumi
– Squilibri sociali e conservatorismo ideologico
» negli anni ’20 governarono i repubblicani: attuano una politica fortemente conservatrice
» molto ottimisti e fiduciosi sui destini della prosperità americana, non si preoccupano dei problemi sociali
» infatti la distribuzione dei redditi era sbilanciata » conseguenza: emarginazione di grosse fasce popolari
» conservatorismo ideologico » introduzione di leggi limitative dell’immigrazione
» colpisce le minoranze nazionali e razziali (conservazione popolo yankee)
» punto culmine » processo ai due anarchici italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti accusati di
omicidio con una montatura giudiziaria e mandati a morte (1927)
» nasce la setta del Ku Klux Klan, negli Stati uniti del sud diventa organizzazione di
massa » pratiche discriminatorie nei confronti della popolazione
» proibizionismo: divieto di produrre alcolici (1920-34) » scaturisce da questo retroterra culturale
– Euforia speculativa
»grande ottimismo della borghesia americana e fiducia in una continua moltiplicazione della
ricchezza e in un irreversibile processo di crescita
» ciò spiega la frenetica attività nella Borsa di New York (conosciuta come Borsa di Wall Street, dal nome
della via dove ha sede) » i risparmiatori acquistavano azioni per rivenderle a prezzo maggiorato
» azioni= quote in cui si è suddiviso il capitale di un’impresa » se l’azienda va bene, le azioni salgono
» possono essere comprate o vendute nella Borsa » comprando tu ottieni diritti su quell’azienda e
il tuo peso decisionale varia a seconda della percentuale di azioni comprate
» il loro prezzo (quotazione) è definito in base alla domanda e all’offerta
» più si investono maggiori quantità di denaro più si rischia di perderlo, ma più si può ottenere
» sono incoraggiati » dalla prospettiva di facili guadagni (esempi di uomini che si sono arricchiti)
» dalla continua ascesa delle quotazioni e dalla crescente domanda dei titoli
» giocare in borsa = continuo vendere e comprare azioni basandosi sull’andamento delle aziende
» se si capisce che l’azienda va male, per non perdere rispetto all’investimento iniziale vendo le azioni
» si possono vincere somme enormi in brevissimo tempo (o anche perderlo) » prima volta nella storia
» conseguenze » se tutti giocano in borsa l’economia reale del paese crolla perché non c’è più produzione
» molte persone, prese dall’euforia, avendo investito tutti i loro beni li hanno persi » miseria
– Fragilità economica: il mercato si satura
» la domanda sostenuta di beni di consumo durevoli ha fatto sì che nel settore industriale si formasse una
capacità produttiva sproporzionata rispetto alla possibilità di assorbimento del mercato interno
» la produzione ha esaurito tutta la domanda: ormai tutti hanno gli elettrodomestici
» i beni di consumo durevoli non hanno bisogni di essere continuamente sostituiti » “saturano” il mercato
» inoltre per la crisi del settore agricolo i redditi dei ceti rurali sono bassi e non se li possono permettere
» fanno obsolescenza programmata: i prodotti vengono costruiti volutamente in modo difettoso, in modo
da far crescere la domanda oppure di permettere l’entrata nel mercato di un nuovo modello del prodotto;
questa politica per cui si stabilisce la durata di un prodotto diventa comune a tutte le aziende
– Legame economico tra Stati Uniti ed Europa (un’altra soluzione)
» per risolvere la situazione si aumentano le esportazioni nel resto del mondo(soprattutto Europa)
» economia americana ed economia europea sono legate da un rapporto di interdipendenza
» l’America finanzia l’Europa con un cospicuo afflusso di prestiti la ripresa europea dalla guerra
» l’Europa aiuta lo sviluppo degli Stati Uniti con le sue importazioni
» instabilità di questo sistema: i crediti statunitensi all’estero erano erogati da banche private e dunque
legati a meri calcoli di profitto » nel ’28 molti capitali furono dirottati alle operazioni speculative di Wall
Street perché più proficue » danno per la produzione americana
– Il crollo di Wall Street
» i capitali investiti in Europa come prestiti vengono ritirati e investiti nella borsa americana di Wall Street
» nell’immediato la gente guadagna subito » ma poi questa tendenza diventa di massa
» i titoli di Wall Street raggiungono i livelli più elevati nel settembre del 1929
» seguono alcune settimane di incertezza » gli speculatori iniziano a vendere le proprie azioni
» si intuisce che l’economia reale va male
NB: nei mercati non sempre prevalgono calcoli razionali, perché si deve contare l’incognita umana
Es: magari adesso in Italia la gente è più ricca di prima ma non spende perché ha paura
» l’Europa non ha più il flusso di soldi necessario per comprare i prodotti americani
» il mercato europeo si satura: nessuno può più comprare prodotti americani
» in America i magazzini delle aziende si riempiono di prodotti che si accumulano, non riescono a vendere
» quella americana fu una crisi di iperproduzione » le aziende iniziano a licenziare i dipendenti
» 24 ottobre 1929: crollo della Borsa di Wall Street, il cosiddetto “giovedì nero”
» corsa alle vendite » furono venduto 13 milioni di titoli, il 29 ottobre 16 milioni di titoli
» il problema fu che si creò una situazione di panico generale: tutti corrono in banca a
ritirare i propri soldi prima di perderli » ma è un ciclo vizioso perché se tutti vendono
le quotazioni calano e le aziende falliscono e aumentano i disoccupati e la miseria
» conseguenze » precipitosa caduta del valore dei titoli » distrusse il sogno di ricchezza degli americani
» numerose fortune sono volatilizzate, molti cadono in disgrazia (chi ha messo tutti i soldi)
» colpisce in primo luogo i ceti ricchi e benestanti
» metà novembre: le quotazioni si stabiliscono su valori dimezzati
– Recessione economica mondiale
» il crollo della Borsa di Wall Street impoverisce l’America e innesta una crisi economica mondiale perché
il mercato si era globalizzato » ritirano i prestiti dall’Europa: tutti ne sono colpiti (soprattutto Germania)
» riduzione dei consumi, riduzione della capacità d’acquisto soprattutto per i ceti ricchi e benestanti
» crisi dell’agricoltura » calo del 50%
» crisi delle aziende manifatturiere » produzione diminuisce del 30% (1929-32)
» numero dei disoccupati aumenta » 14 milioni in America, 15 milioni in Europa
» crisi aggravata perché l’America reagisce con una politica di forte protezionismo (no crediti all’estero)
» di conseguenza anche i paesi europei sono costretti al protezionismo per difendere il proprio bilancio
» 1929-32: il valore del commercio mondiale si riduce del 60% rispetto al triennio precedente
– La crisi in Europa
» declino delle attività produttive e commerciali » crisi finanziaria » crisi monetaria
» Austria e Germania in bancarotta » allarme sulla solidità delle finanze inglesi (si poggiavano su di loro)
» banche inglesi in difficoltà » c’è un precipitoso ritiro dei capitali stranieri
» tanta richiesta di conversione delle sterline in oro (il cui valore non cambia)
» 1931: si esauriscono le riserve d’oro e viene sospesa la convertibilità della
sterlina » la valuta inglese fu svalutata
» da qui la Gran Bretagna non ha più il ruolo di “banchiere del mondo”
» politica di austerità » tutti i paesi industrializzati decisero di adottare la politica liberale per cui le crisi
economiche sono cicliche, quando il ciclo è recessivo si pareggia il bilancio con
l’aumento di tasse, licenziando i dipendenti pubblici per tagliare la spesa pubblica
» conseguenze » la crisi si aggrava perché aumenta la miseria » solo nel ’33 e con la guerra si migliora
» Germania» sentì più di ogni altro le conseguenze della crisi perché dipendeva totalmente dai prestiti
» il governo di coalizione di allora fu messo in grave difficoltà
» 1930: il governo passa a Heinrich Brüning che attua una severa politica di austerità e
sacrifici anche per mostrare al mondo l’intollerabile onere che si ritrovava a dover scontare
» 1932: con una conferenza internazionale si decide per la diminuzione delle riparazioni che la
Germania avrebbe dovuto scontare » viene sospeso il versamento per tre anni
» ma intanto la politica di austerità fu disastrosa » i 6 milioni di disoccupati appoggiarono il
nuovo movimento nazionalsocialista che seppe sfruttare questo disagio e risentimento diffusi
– 1932: le elezioni presidenziali americane videro la vittoria di Franklin Delano Roosevelt(democratico)
» non aveva un progetto preciso da opporre ai repubblicani ma contava di instaurare con le masse un
rapporto basato sulla comunicatività e sulla capacità di infondere speranza e coraggio alla popolazione
» la crisi influenza le scelte politiche (lo si vedrà anche con il nazismo)
» già nella candidatura annuncia di voler un New Deal (“nuovo patto” ) nella politica economico-sociale
» discorso 1933 » detta le nuove modalità d’azione del governo americano nei confronti della crisi
» rafforza la presidenza nei confronti del Congresso (nella crisi spiccano i radicali)
» New Deal » maggiore ruolo e controllo dello Stato nell’economia
» ristruttura il sistema creditizio delle banche sconvolto da 5mila fallimenti bancari
» fu svalutato il dollaro per rendere più competitive le esportazioni
» aumenta i sussidi di disoccupazione e concede prestiti per dare respiro agli indebitati per
poter pagare le ipoteche delle case e così ristrutturare il sistema creditizio
» fu avviato immediatamente i primi famosi “cento giorni” della sua presidenza
» va contro il dogma liberale dell’austerità e del non intervento dello Stato
» strumenti» Agricoltural Adjustment Act (Aaa): lo Stato limita la sovrapproduzione nel sistema agricolo
e ne regola il mercato pagando chi riducesse la propria coltivazione agricola e di allevamento
» National Industrial Recovery Act (Nira): impone alle imprese dei codici di comportamento
per evitare le conseguenze di una concorrenza eccessiva, tutelare salari e diritti dei lavoratori
» Tennessee Valley Authority (Tva): sfrutta le risorse idroelettriche del Tennessee
– Nuove forme di intervento
» in precedenza l’intervento pubblico in economia era già stato attuato per favorire i processi di
industrializzazione e per organizzare la produzione in tempo di guerra, ma si consideravano come misure
prese in situazioni particolari e specifiche
» la crisi del ’29 fece emergere problemi che andavano al di là della capacità di recupero delle forze
economiche individuali » ovunque lo Stato assume un ruolo importante nell’economia
» si intensificano le tradizionali misure di sostegno esterno alle attività produttive (dogana)
» adozione di più radicali misure di controllo (dei prezzi, dei salari, dei livelli di produzione)
» lo Stato assume il ruolo di soggetto attivo dell’espansione economica » forme diverse per ogni paese
» Stati Uniti: potenziamento della domanda interna con l’espansione della spesa pubblica
» Italia: assunzione diretta da parte dello Stato di imprese industriali in difficoltà
» teorie di Keyens » nel 1936 elabora una sistemazione teorica delle trasformazioni in corso
» nuovo capitolo della storia dell’economia: confuta alcune convinzioni dell’economia
classica secondo cui il mercato tende spontaneamente a produrre equilibrio fra
domanda e offerta e a raggiungere la piena occupazione delle unità di lavoro
» per lui i meccanismi spontanei del capitalismo non sono sufficienti per un uso
ottimale delle risorse » attribuisce allo Stato il compito di accrescere la domanda
aumentando la spesa pubblica anche con il ricorso a deficit di bilancio e con l’aumento
della moneta in circolazione (inflazione)
» gli effetti dell’inflazione sarebbero stati compensati dalla crescita di acquisti