LA RESTAURAZIONE E LE RIVOLTE – guerra in Francia
2 Giugno 2014Liberalismo e democrazia
2 Giugno 2014RIVOLUZIONE EUROPEA
– Nuovo focolaio di moti
» nel 1848 l’Europa fu sconvolta da una crisi rivoluzionaria di ampiezze e intensità eccezionali
» eccezionale fu l’area geografica interessata e la rapidità con cui il moto rivoluzionario dilagò
» fattori comuni » situazione economica: 46-47 fase di crisi nel settore agricolo, industriale, commerciale
» miseria e disoccupazione creano un clima di acuto malessere, da cui parte la ribellione
» si collegano ai moti del ’20-21 e del 1830 per contenuto ideale (richiesta di libertà
politiche e di democrazia, spinta verso l’emancipazione nazionale)
» simile fu la dinamica dei moti: iniziano con giornate rivoluzionarie e dimostrazioni
popolari che poi sfociano in violenti scontri armati contro l’autorità costituita
– Partecipazione delle masse popolari urbane
» questa nuova rivoluzione europea chiude l’epoca delle rivoluzioni liberali e democratiche per aprirne una
nuova caratterizzata » dall’intervento delle masse popolari urbane
» dall’emergere di obiettivi sociali accanto a quelli politici
» 1848 » data di nascita del movimento operaioanche per la pubblicazione del Manifesto di Marksed
Engles, che costituì il testo base per la rivoluzione proletaria
1848: RIVOLUZIONE IN FRANCIA
– Crisi della monarchia liberale
» la rivoluzione ebbe il suo centro di irradiazione in Francia
» Francia era un regime liberale » la maturazione economica, civile e culturale della società francese
sentiva sempre più soffocanti i limiti del liberalismo oligarchico
» si sovrappongono la voglia di partecipazione da parte della borghesia + ribellione alla miseria dei poveri
» fronte di opposizione » liberali progressisti, democratici, bonapartisti, socialisti
» per i democratici l’obiettivo da raggiungere è il suffragio universale maschile,
allettante anche per tutta la popolazione
» essendo minoritaria in Parlamento, la fazione democratica trasferisce la protesta nel “paese reale”
» strumento= campagna dei banchetti, ovvero riunioni in forma privata che aggirano i divieti e consentono
ai capi di tenersi in contatto e di far propaganda politica
– Insurrezioni di febbraio
» 22 febbraio » viene proibito un banchetto » innesca la crisi rivoluzionaria
» lavoratori e studenti organizzano una grande manifestazione di protesta
» il governo invia la Guardia nazionale (quella fondata nell’estate dell’89), ma essa si allea con i
dimostranti perché chiamata a difendere un governo largamente impopolare
» intervento dell’esercito » radicalizzazione della situazione » scontri violenti e barricate per la città
» 24 febbraio » re Luigi Filippo è costretto ad abbandonare Parigi
» all’Hotel de Ville(municipio parigino, punto di riferimento di tutte le rivoluzioni) viene
costituita la cosiddetta Seconda Repubblica (dopo quella rivoluzionaria del 1792)
» si annuncia la convocazione di un’Assemblea costituzionale da eleggere con suffragio universale
» nell’assemblea ci sono anche due operai, sostenitori di un cambiamento sociale
– Il diritto al lavoro
» il governo stabilisce di 11 ore la durata massima di una giornata lavorativa
» si afferma il principio del diritto al lavoro: decisione di portata rivoluzionaria
» per garantirlo furono istituiti degli ateliers nationaux (officine nazionali) i cui operai furono impegnati in
lavori di pubblica utilità (es: riparazione di strade), alle dipendenze del ministero dei Lavori pubblici
» effetto collaterale = problemi alle finanze statali + motivo di scontro nello schieramento repubblicano
» era contro il principio moderato per cui lo Stato non deve controllare l’economia
– L’insurrezione di giugno
» 23 aprile 1848 » elezioni per l’Assemblea costituente
» vincitori = repubblicani moderati (prima sconfitta per l’estrema sinistra)
» emanarono un decreto di abolizione degli ateliers
» 23 giugno » reazione dei lavoratori, che scesero in piazza e ricomparvero le barricate
» l’Assemblea concesse pieni poteri al ministro della Guerra Cavaignac
» questo procedette con estrema durezza: vengono cacciati i socialisti e i giacobini
» ricomparve per la borghesia europea l’incubo della rivoluzione sociale » ondata di riflusso conservatore
» lo spettro di una nuova rivoluzione francese preoccupava borghesi, clericali e contadini
– Nuova costituzione
» novembre » Assemblea costituente approvò una nuova Costituzione, di impronta democratica
» era ispirata al modello statunitense
» prevedeva un Presidente della repubblica eletto direttamente dal popolo (mandato di 4 anni)
» prevedeva un’unica Assemblea legislativa eletta anch’essa a suffragio universale
» dicembre » elezioni presidenziali » i repubblicani sono divisi
» i conservatori fecero blocco sulla candidatura di Luigi Napoleone Bonaparte
» Bonaparte » nonostante il suo passato da cospiratore, solamente il suo nome garantiva una presa su vasti
strati di elettorato popolare (sia per le campagne che per i conservatori clericali)
» con lui si chiude la fase democratica della Seconda Repubblica
RIVOLUZIONE DELL’EUROPA CENTRALE
– La rivolta a Vienna
» il moto rivoluzionario iniziato a Parigi si propagò nell’Impero asburgico, Italiae Confederazione
germanica facendo esplodere proteste politiche e sociali
» diversamente che in Francia, la questione sociale rimase in secondo piano
» lo scontro principale fu tra la borghesia liberale e le vecchie strutture dell’ancienregime
» 13 marzo » grande manifestazione a Vienna di studenti e lavoratori, duramente repressa dall’esercito
» Corte fu costretta a sacrificare il principe di Metternich (simbolo dell’età della restaurazione)
» l’Austria, a contrario della Francia può contare su un esercito fedelissimo (? dalla Guardia nazionale)
– Il contagio rivoluzionario
» 17 e 18 marzo » scoppiano moti a Venezia, Milano e a Berlino
» 19 marzo » i cittadini di Praga inviano una petizione all’imperatore per autonomia e libertà dei cechi
» l’imperatore dovette abbandonare la capitale e promettere la convocazione di un Parlamento
dell’Impero (Reichstag) eletto a suffragio universale
– Rivoluzione in Ungheria e a Praga
» gli ungheresi crearono un governo nazionale indipendente da Vienna + fine dei rapporti feudali in
campagna + elezione di un Parlamento a suffragio universale
» a Praga venne formato un governo provvisorio » non mettevano in discussione il vincolo con la
monarchia asburgica ma chiedevano più autonomie
» ma alcuni incidenti fra popolazione e militari fornirono il pretesto per l’esercito di una dura repressione
» Praga fu assediata e il governo ceco fu sciolto d’autorità » potere imperiale riprende stabilità
» ottobre » scoppia una nuova insurrezione di studenti e lavoratori per impedire la partenza di nuove truppe
verso il fronte ungherese » Vienna viene assediata e occupata
» imperatore Ferdinando I abdica a favore del nipote Francesco Giuseppe
» marzo 1849 » nuovo imperatore sciolse il Reichstag e promulgò una Costituzione
» prevedeva un Parlamento eletto a suffragio ristretto dotato di poteri molto limitati
» ribadisce la struttura centralistica dell’Impero
– Insurrezione di Berlino
» 18 marzo 1848 » una manifestazione popolare costringe Federico Guglielmo IV a convocare un
Parlamento prussiano » intanto manifestazioni scoppiano in tutta la Confederazione germanica
» nasce la richiesta di un’Assemblea costituente dove fossero rappresentati tutti gli stati tedeschi
» maggio » si apre l’Assemblea a Francoforte sul Meno
» l’Assemblea non aveva però i poteri necessari per imporre la volontà sui sovrani degli stati
– Fine della rivoluzione tedesca
» in Prussia il movimento liberal-democratico andò in declino » borghesia era spaventata dalle rivoluzioni
» Federico Guglielmo sciolse il Parlamento prussiano ed emanò una Costituzione (non liberale)
» l’Assemblea di Francoforte disputava sulla questione nazionale e sulla contrapposizione tra due tesi
1. tesi dei «grandi tedeschi»
» propongono un’unione tra tutti gli stati germanici intorno all’Austria imperiale
2. tesi dei «piccoli tedeschi» che fu quella che prevalse
» propongono uno Stato più compatto e coeso da costruirsi intorno al nucleo principale della Prussia
» aprile 1849 » una delegazione dell’Assemblea si recò a Berlino per offrire al re di Prussia la corona
imperiale, che lui rifiutò in quanto offerta da un’assemblea popolare e non nobile
» li considera dei pezzenti e sbatte loro la porta in faccia
» fine dell’Assemblea di Francoforte e del tentativo di unificazione
– L’ondata repressiva
» marzo 1848 » ondata che attraversa l’Italia e l’Impero asburgico
» sconfitta dei piemontesi, dell’esperienza della Repubblica romana
» gli austriaci schiacciano anche le resistenze della Venezia e dell’Ungheria
– Cause della sconfitta democratica
» i democratici perdono l’appoggio delle masse popolari
» frammentazioni sempre più radicali tra democratici-radicali e liberal-moderati
» i liberal-moderati, spaventati da una nuova rivoluzione, si accostarono alle vecchie classi dirigenti
LA FRANCIA DALLA SECONDA REPUBBLICA ALL’IMPERO
– L’egemonia conservatrice
» 1849 » in Francia la situazione politica si affermò conservatrice
» nuove elezioni per l’Assemblea legislativa » portano ad una maggioranza clericale e conservatrice
» nuova legge sull’istruzione: vengono riaperte le porte della scuola al clero
» nuova legge elettorale: priva i nullatenenti al diritto di voto » si incrinano rapporti tra Bonaparte e
conservatori, che cominciarono a guardare con sospetto i poteri del presidente
» la Camera respinse la proposta di modificale l’articolo costituzionale che impediva la rielezione del
presidente al termine del suo mandato
– Il colpo di Stato di Bonaparte
» Bonaparte attuò un colpo di Stato grazie all’appoggio dell’esercito, che gli consentì di sbarazzarsi della
maggioranza dei moderati e dell’opposizione dei democratici
» 1851 » la Camera fu sciolta
» un plebiscito a suffragio universale approvò l’operato di Bonaparte e gli attribuì il compito di redigere
una nuova Costituzione » gennaio 1852 viene promulgata la Costituzione
» stabiliva di dieci anni la durata del mandato presidenziale
» ripristina il suffragio universale
» toglie alla Camera l’iniziativa legislativa
» istituisce un Senato vitalizio di nomina presidenziale
» dicembre 1852 » nuovo plebiscito approva la restaurazione dell’Impero
» Luigi Napoleone assume il nome di Napoleone III, titolo che diventa ereditario