CESARE – DE BELLO GALLICO – introduzione
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9 Febbraio 2013I CELTI
De Bello Gallico
STORIA DEL POPOLO
– Nominati per la prima volta dallo storico greco Ecateo (inizi del V secolo a.C.)
» si riferiva alle popolazioni autoctone stanziate presso Marsiglia
» compaiono con il nome di Celti (Kèltoi)
– III sec a.C. » penetrano nell’Asia Minore (278 a.C. occupano il santuario di Delfi)
» vengono chiamati dai Greci “galati” (dalla Galazia in Asia Minore e in Spagna)
» i romani li designano fin dall’inizio con le popolazioni celtiche dell’italia
settentrionale (la tribù dei senoni guidata da Brenno nel 390 a.C.
saccheggiarono Roma » segno della forza militare ed economica)
» si sviluppano abbastanza uniformemente dai monti Carpazi all’Atlantico
– VI-IV sec a.C. » i celti si dirigono dal centro al sud Europa spinti dai movimenti dei germani
» indirizzati verso la pianura padana (spingono a sud dell’Appennino tosco-
emiliano gli etruschi che erano prima stabiliti in Lombardia)
» nel III sec a.C. diverse tribù si stanziano in Italia e hanno centri comuni a
Bologna, Milano e Brescia
» V-III sec a.C. hanno la loro massima fioritura sociale-economica
» con la battaglia di Clastidium (222 a.C.) e la fondazione delle colonie
gemelle Cremona e Piacenza (218 a.C.) i romani riescono a bloccarli
– Organizzazione sociale (V-III sec a.C.)
» basata su piccole comunità (tribù) che vivevano di caccia, di raccolta, di saccheggi e di
un’agricoltura di autoconsumo (non avevano il concetto di mercati, scambi tra popolazioni)
» povertà ritrovata nelle tombe » indica una struttura sociale poco differenziata
» mancanza di centri urbani significativi (erano seminomadi » si spostavano quando il
territorio era stato sfruttato completamente » assenza di prede o terreno non fertile)
» nel II/I sec a.C. l’omogeneità sociale-culturale scomparve (nascita degli oppida)
» cambiamenti dovuti ai contatti con popolazioni più sviluppate, con società urbanizzate
– oppida = centri di difesa e di produzione e stoccaggio (= sistemazione) delle merci
» formazione di ceti di artigiani e mercanti e di élite politico-militari
» venivano costruiti su alture, in posizione sopraelevata per maggiore difesa
» costituiva la “capitale” di tutta la popolazione che in parte viveva ancora sparsa
» qui si sviluppano le tecniche militari, la civiltà e la religione con la produzione
locale (carri e armi, vasellame in bronzo, statuette rituali) e l’importazione
– Economia » stabilizzazione di scambi tra la Gallia meridionale e la costa Tirrenica
» istituzione della proprietà privata e della moneta al posto del baratto
– Politica » dal II sec a.C. rimangono comunque il raggruppamento tribale
» non c’erano poteri centralizzati di tipo monarchico (si in caso di gravità o guerre)
» si stabilivano spesso alleanze tra tribù diverse in caso di guerre importanti e vaste
» in questo caso per maggiore organizzazione si eleggeva un capo militare supremo
– I sec a.C. » negli ultimi decenni del secolo le popolazioni celtiche si ritraggono a sud del
Danubio, a ovest del Reno, gli oppida scompaiono, i celti cedono ai germani
RELIGIONE
– Druidi » sono i sacerdoti celtici che costituiscono una casta a sé stante, “sopranazionale”
» le loro convocazioni sono distinte dalla divisione in tribù
» costituiscono il ceto intellettuale e di governo della popolazione celtica in generale
» venivano scelti fra i giovani nobili e seguivano un lungo tirocinio
» riunivano in sé l’organizzazione religiosa, amministrativa e politica delle tribù
– Pantheon » funzione sacra (Giove)
» funzione guerriera (Marte)
» funzione legata al ciclo riproduttivo (Apollo/Minerva)
» secondo l’interpretatio romana Cesare dà ai loro dei il nome di quelli romani
– Pratica » sacrifici umani (unico modo per placare gli dei: dare la vita di uno per un’altra)
» i sacrifici hanno forma di istituzioni pubbliche
» ci sono anche statue di vimini intrecciati che riempiono di uomini vivi e incendiano
» quando non ci sono criminali da sacrificare (che meritano il sacrificio) si usano
anche gli innocenti » riflessione sulla superiorità civile romana