Viaggio notturno nella letteratura italiana ep.20 (25/06/2020)
25 Giugno 2020Le scuole sono in brache di tela
26 Giugno 2020Lascia sconcertati il titolo a tre colonne in prima pagina sul Corriere della sera del 24 giugno: “A scuola anche il sabato” . Il fatto che il più diffuso e autorevole quotidiano nazionale presenti questa come una notizia, e come la notizia più importante del giorno, è davvero sconfortante e dà la misura dello scollamento tra mondo reale della scuola e sproloqui mediatici intorno ad essa. Nessuno in redazione ha pensato di verificare quanti sono in Italia gli studenti che frequentano la cosiddetta “settimana corta” ? L’eventualità, perché tra l’altro di questo si tratta, che anche quella minoranza di studenti italiani debba il prossimo anno, e forse solo per un periodo, frequentare lezioni il sabato mattina, è il tema più rilevante da proporre ai lettori e all’opinione pubblica? A onor del vero il giorno prima il sito online del quotidiano aveva fortunatamente e meritoriamente, ancorché con ritardo e non certo con la stessa rilevanza, segnalato la scandalosa contraddizione tra i proclami ministeriali sul contrasto alle “classi pollaio” e i tagli agli organici con relativi accorpamenti di classi che gli uffici scolastici stanno imponendo in queste settimane ai vari istituti: questa è l’emergenza, questo è lo scandalo. Se davvero si vuole dare rilievo al problema dell’istruzione nel nostro sventurato paese, è questa la notizia a cui dare risalto, questa la battaglia che gli organi di informazione dovrebbero sposare e sostenere. Chi tiene alla formazione di bambini e ragazzi italiani, al futuro del paese, sa bene che in classi di 27-30 studenti, al di là dei rischi di contagio e dell’emergenza sanitaria, non è più possibile oggi lavorare in modo proficuo, garantendo l’attenzione e la qualità che ogni allievo merita. Il resto sono chiacchiere, titoli sensazionalistici, tanto clamorosi quanto effimeri e fuorvianti.
Paolo Marsich