Trappola per topi
27 Gennaio 2019A testa alta
27 Gennaio 2019Bianca Stancanelli
relazione di Visicaro Tommaso
L’autrice
Bianca Stancanelli è nata a Messina. Giornalista, ha esordito nel quotidiano LOra” di Palermo, occupandosi soprattutto di mafia e politica. Dal 1987 vive a Roma, dove è inviato speciale per il settimanale Panorama”. Ha pubblicato due volumi di racconti entrambi con l’editore Marsilio: Cruderie (1996) e Morte di un servo(2000).
Il Riassunto
Il libro parla della storia di Don Pino Puglisi, prete-coraggio ucciso il 15 Settembre del 1993 perché, sottraeva i bambini alla strada e alla mafia di Brancaccio suscitandone l’ostilità.
Egli arriva a Brancaccio nel 1990 e si ritrova in una situazione disperata, dove i bambini rubano, si prostituiscono e cominciano ad imparare le regole della mafia. Pensando che cambiare il pensiero degli adulti fosse impossibile, Puglisi decide di intervenire direttamente sui giovani, che secondo lui rappresentano il futuro. Dopo un primo periodo il sacerdote riesce ad attirare l’attenzione dei bambini aprendo l’oratorio e facendoli giocare a calcio rispettando le regole del gioco. Aiutato da tre suore porta avanti l’attività coinvolgendoli cercando di educarli al miglior modo possibile. A Brancaccio non esistono le scuole medie, così Don Puglisi fa richiesta al comune di aprirne una in un posto di periferia dove avvengono fatti osceni di violenza e prostituzione. Purtroppo il Sindaco, che è evidente che è mafioso, non fa nulla e prende tempo.
La festa del patrono di Brancaccio si avvicina, e quindi Puglisi si raduna con gli organizzatori principali ( che sono tutti suoi vecchi compagni di scuola che ora sono dei mafiosi) e insiste dicendo che non vanno sprecati soldi per feste varie o per i fuochi d’artificio. Purtroppo non viene accontentato, così al giorno della festa i mafiosi si radunano festeggiando come meglio credono, con cantanti e fuochi d’artificio.
Visto che le scuole medie non vengono costruite, Puglisi decide di fare una manifestazione di protesta con l’appoggio dei ragazzi. Questo fatto viene ripreso dalla televisione, così i mafiosi decidono di prendere provvedimenti drastici. Il quindici settembre del 1993 Puglisi viene fermato in piazza da quattro mafiosi, che con un colpo di pistola lo mandano all’altro mondo.
I Personaggi
Il personaggio principale è Don Pino Puglisi. Egli è un personaggio forte d’animo che non si spaventa neanche davanti ai mafiosi. E’ un uomo che ha lottato duramente per cercare di migliorare la situazione di Brancaccio, ma che è stato fermato da un potere troppo forte per essere fermato da un solo uomo.
Poi ci sono le tre suore che aiutano il prete a mettere in atto il suo piano. Senza il loro aiuto sarebbe stato molto difficile ottenere quel poco che hanno ottenuto.
I quattro mafiosi che hanno ucciso il parroco hanno scelto il giorno del suo compleanno per ammazzarlo. Questo è un atto di vera crudeltà che dimostra che la mafia va eliminata.
Spazio
La vicenda si svolge praticamente a Brancaccio, un quartiere di Palermo noto per la sua povertà. Gli spazi sono generalmente aperti, per esempio quando viene ucciso in piazza, oppure quando vende i biglietti della lotteria nei vicoli di Brancaccio. Ma ci sono anche degli spazi chiusi: la chiesa, la sua casa
Tempo
La vicenda si svolge circa in tre anni. Infatti il parroco arriva a Brancaccio nel 1990 e muore nel 1993. Nel testo sono presenti delle scene, delle ellissi e delle pause
Stile
L’autrice utilizza in questa biografia un linguaggio medio – basso. Ogni tanto usa delle parole in dialetto siciliano.
Tecniche di presentazione delle parole e dei pensieri dei personaggi
In questo libro è presente in quantità maggiore il discorso indiretto, mentre il discorso diretto è presente in minore quantità.
Narratore
Il narratore è l’autrice, inoltre esso è onnisciente.
Tematiche
L’autore vuol far riflettere soprattutto sulla lotta alla mafia da parte di Don Puglisi, sulla povertà di Brancaccio causata anche dalla mafia e sul tasso mafioso presente in Sicilia a quei tempi.
Commento personale
A me il libro è piaciuto e leggendolo ho capito cosa vuol dire non arrendersi mai e lottare fino alla fine anche in situazioni disperate.
Visicaro Tommaso