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27 Gennaio 2023Albert Camus non ha solo scritto il romanzo “Lo straniero”, ma era uno straniero, cioè ontologicamente estraneo alla vita e alla società
1) Albert Camus era uno straniero nei confronti degli algerini, perché è un francese, figlio degli odiati colonizzatori, che occupano un suolo straniero
Ma Albert Camus era uno straniero anche nei riguardi dei Francesi, perché è un algerino, è nato ad Algeri, è trapiantato in Francia, sradicato, immigrato in Francia, ma non nato in Francia.
2) Poi un’altra estraneità è quella nei confronti della società e della cultura. Ad esempio viene assunto come professore di filosofia a tempo determinato, un precario, per il semplice fatto che è affetto da tubercolosi e quindi lo stato non vuole integrarlo perché sa che è costretto ad assentarsi frequentemente.
3) Camus è straniero alla filosofia, perché conosciuto come letterato e romanziere (difficile trovarlo nei manuali di filosofia, benché sia stato uno dei pensatori più originali del suo tempo)
Ma Camus è straniero anche alla letteratura, perché è di formazione e di impostazione filosofo.
4) Camus è straniero alla cultura accademica perché esistenzialista.
Ma è anche straniero all’esistenzialismo, perché fuori dagli schemi, Ad esempio è impegnato politicamente, ma a modo suo, e la sua adesione al Partito Comunista non è così metta è incrollabile come nel caso di Sartre
5) Camus è estraneo alle convenzioni della società, è talvolta indifferente alle persone con cui entra in contatto e così Mersault, il protagonista del romanzo, è un po’ come lui.
L’incipit ci fa capire subito la natura del personaggio “Mersault”. Sua madre è morta e lui non ricorda nemmeno quando.
In un certo senso siamo già da subito proiettati in una condizione esistenziale di mancanza di senso, di totale assurdità della vita.