Canto trentatreesimo del Purgatorio
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27 Gennaio 2019dall’ Alcyone di Gabriele D’Annunzio
Libro Terzo delle Laudi del Cielo del Mare della Terra e degli Eroi
Il tessalo
Tra i fusti ove le radiche fan groppo
e già si gonfia venenato il fungo,
odo incognito piede solidungo
come bronzo sonar contra l’intoppo.
Caval brado non è; però che troppo
forte suoni lo scàlpito ed a lungo
per la selva selvaggia ove no l’giungo
duri l’irrefrenabile galoppo.
Certo è l’ugna del Tessalo bimembre
contra i rigidi coni e l’aspre stirpi
sonante, l’ugna del Centauro illeso.
Ei vuole, mentre il giovine Settembre
circa il fragile vetro intesse scirpi
bevere il nero vino all’otre obeso.
Audio Lezioni su Gabriele D’Annunzio del prof. Gaudio
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