L’arbitrarietà del concorso a cattedra
8 Ottobre 2020Il vecchio che leggeva romanzi d’amore di Luis Sepúlveda
12 Ottobre 2020Amatissima by Toni Morrison
Una storia di schiavi non dal punto di vista dei bianchi
Toni Morrison
Toni Morrison (nata Chloe Anthony Wofford il 18 febbraio 1931), era un’autrice, editrice e professoressa americana, vincitrice del premio Nobel nel 1993, la prima donna americana a vincerlo, l’ultimo USA prima di Dylan.
I suoi romanzi sono noti per i loro temi epici, i dialoghi vividi e i personaggi neri riccamente dettagliati; tra i più noti ci sono L’occhio più azzurro, Canto di Salomone e Amatissima
Amatissima ha vinto il Premio Pulitzer per la narrativa nel 1988
Nel 2001 è stata nominata una delle “30 donne più potenti d’America” dal Ladies ‘Home Journal’
Toni Morrison è deceduta nel 2019
Desiderio di narrare
“La narrazione è uno dei modi in cui è organizzata la conoscenza. Ho sempre pensato che fosse il modo più importante per trasmettere e ricevere conoscenza. Ne sono meno certa ora, ma la brama di narrativa non è mai diminuita, e la fame per essa è acuta come lo era sul Monte. Sinai o Calvario o al centro delle paludi.” – Toni Morrison
Ambientazione e introduzione
Beloved, un libro ambientato nell’Ohio subito dopo la guerra civile, racconta la storia di Sethe e della sua lotta – non solo per sfuggire alla schiavitù, ma anche per sfuggire al suo passato. Il personaggio di Sethe è vagamente basato sulla storia di Margaret Garner, una donna che ha fatto in modo che i suoi figli venissero portati via dalla piantagione dove era stata ridotta in schiavitù, poi sfuggì ai suoi rapitori. Tuttavia, la storia di Margaret Garner fece notizia nel 1856, quando il proprietario della sua piantagione la inseguì nel suo nascondiglio.
Piuttosto che sottomettere se stessa, e soprattutto i suoi figli, alle inimmaginabili crudeltà della schiavitù ancora una volta, Garner portò i suoi quattro figli nella legnaia e li uccise. Come Garner, anche Sethe tenta di uccidere i suoi figli nella legnaia, un fatidico giorno in cui il suo ex proprietario finalmente la raggiunge e viene a riportarli tutti alla piantagione. Sethe, tuttavia, riesce solo ad uccidere la figlia di tre anni, Amatissima. Anni dopo, Beloved la rivisiterà e Sethe dovrà fare i conti con la sua ossessionante presenza, ricostruire con cura il suo “ricordo” e affrontare la dolorosa memoria del suo passato.
Lo stile di Toni Morrison
Nei suoi romanzi, Toni Morrison si concentra sull’esperienza dei neri americani, sottolineando in particolare l’esperienza delle donne nere in una società ingiusta e la ricerca dell’identità culturale. Usa elementi di fantasia e mitici insieme a raffigurazioni realistiche di conflitti razziali, di genere e di classe.
Pertanto la sua narrativa si caratterizza per il frammentismo e il realismo magico, i flaskback, la sovrapposizione dei piani temporali e i flussi di coscienza.
Beloved
Beloved è una neo-slave narrative, ma è anche un mélange di romanzo storico e romanzo magico- fantastico, oltre che di mistero e perfino di investigazione: un romance storico che riprende sia la tradizione letteraria del grande romance ottocentesco sia quella popolare delle leggende orali afroamericane, a lungo stigmatizzate come prova dell’innata tendenza dei neri verso la superstizione.
Tematiche
La presenza universale del male
L’incapacità di una persona di sfuggire agli orrori del passato
La schiavitù mentale e fisica delle persone
La crudeltà e disumanità della schiavitù;
- Schiavitù: distruzione dell’identità
- Alienazione
- Effetti del possesso sulla psiche umana
- Schiavi come merce: perdita di valore umano e di autostima
- Schiavi come complici della loro stessa oppressione
Il potere dell’amore materno
Il ruolo della danza
I traumi della memoria
La personificazione di Amatissima
Il realismo magico e soprannaturale
Simboli
- Il latte di Sethe
- L’albero di ciliege
- Le rose morenti
- L’acqua
- Il barattolo di tabacco di Paul D.
- Il gallo Mister
- La cicatrice sulla gola dell’Amato
- I colori (rosa, lavanda, arancio, rosso)
- I colibrì
- La foresta
- Il numero dei piedi di Sethe
- Nastro rosso di Stamp Paid
- 124 (numero dell’abitazione)
- Tre ombre che si tengono per mano
Sethe
Il nome Sethe potrebbe simbolizzare alcuni dei dualismi e delle contraddizioni della sua identità, la sua twoness (secondo l’espressione di W.E.B. DuBois in The Souls of Black Folk, 1903). La pronuncia esatta del nome non è nota: potrebbe essere “Seth” , che rimanderebbe al terzo figlio (maschio) di Eva, che Dio le concede dopo la morte di Abele (Genesi 2:25), mentre l’alternativa “Seth-thuh” potrebbe alludere alla procuncia del nome del dio-imbroglione egiziano Seth, “il dio egizio della confusione, descritto come una figura marginale simile a un imbroglione situata “oltre i confini della società, [che] infrange allegramente i tabù e viola i limiti che preservano l’ordine'”
(Mae G. Henderson).
Una storia da (non?) tramandare
Uno dei passaggi più importanti del romanzo è l’epilogo, in cui viene ripetuta tre volte (due al passato e una al presente) l’intimazione che questa non è una storia “to pass on” . La traduzione italiana del romanzo rende “to pass on” con “da tramandare” . In effetti, in italiano non abbiamo un verbo corrispondente che possa trasmettere l’ambiguità semantica dell’originale, perché “to pass on” può significare anche “tralasciare” . Si tratta di una storia da non tramandare o di una storia da non dimenticare? Il passato va preservato o lasciato alle spalle? Il trauma può essere superato affrontandolo nel ricordo o allontanandolo nell’amnesia?
Di fatto, però, il romanzo non “tralascia” questa storia – la tramanda….
Il trauma e il fantasma
Il fantasma di Beloved proietta all’esterno l’ossessiva memoria inconscia (consciamente repressa) che Sethe ha del suo assassinio della figlia – ed è una presenza attiva fin dall’inizio, con lo spettro che tormenta la casa al 124, e ha già cacciato via i due figli maschi di Sethe.
Quando Paul D arriva e inizia ad aiutare Sethe nel processo del superamento del trauma, il fantasma reagisce e si materializza in Beloved – perché la peculiare struttura temporale del trauma comporta la ripetizione infinita, sotto altre forme, dell’esperienza del trauma originario.
Questa ripetizione compulsiva genera, secondo Freud, appunto una relazione “fantasmatica” con il passato, che risulta nel senso di “ossessione” , di stasi e di intrappolamento (il 124 diventa progressivamente una prigione per Sethe, che non riesce più a uscirne).
L’evento traumatico avviene al di fuori dei parametri della realtà “normale” , ovvero causalità, sequenza, precisa localizzazione nello spazio e nel tempo (ecco perché per rappresentarlo Morrison ricorre ai codici del fantastico).
Trama di “Amatissima”
Amatissima inizia nel 1873 a Cincinnati, Ohio, dove Sethe, un ex schiava, vive con la figlia diciottenne Denver. La suocera di Sethe, Baby Suggs, ha vissuto con loro fino alla sua morte otto anni prima. Poco prima della morte di Baby Suggs, i due figli di Sethe, Howard e Buglar, fuggirono. Sethe crede che siano fuggiti a causa della presenza malevola di un fantasma violento che ha infestato la loro casa al 124 di Bluestone Road per anni. A Denver, tuttavia, piace il fantasma, che tutti credono essere lo spirito della sorella morta.
Il giorno in cui inizia il romanzo, Paul D, che Sethe non vede da quando hanno lavorato insieme nella piantagione Sweet Home del signor Garner in Kentucky circa vent’anni prima, si ferma a casa di Sethe. La sua presenza fa risorgere ricordi che sono rimasti sepolti nella mente di Sethe per quasi due decenni. Da questo punto in poi, la storia si svolgerà su due piani temporali. Il presente a Cincinnati costituisce un piano temporale, mentre una serie di eventi accaduti una ventina di anni prima, soprattutto in Kentucky, costituisce l’altro. Quest’ultimo piano è accessibile e descritto attraverso i frammentati flashback dei personaggi principali.
Di conseguenza, leggiamo spesso questi flashback più volte, spesso da diverse prospettive, con ogni successiva narrazione di un evento che aggiunge un po’ più di informazioni rispetto a quelle precedenti.
Da questi ricordi frammentati inizia ad emergere la seguente storia: Sethe, la protagonista, è nata nel Sud da una madre africana che non ha mai conosciuto. Quando ha tredici anni, viene venduta ai Garner, che possiedono Sweet Home e praticano un tipo di schiavitù relativamente benevolo. Là, gli altri schiavi, che sono tutti uomini, la desiderano ma non la toccano mai.
I loro nomi sono Sixo, Paul D, Paul A, Paul F e Halle. Sethe sceglie di sposare Halle, apparentemente in parte perché si è dimostrato abbastanza generoso da comprare la libertà di sua madre lavorando anche nei fine settimana. Insieme, Sethe e Halle hanno due figli, Howard e Buglar, oltre a una bambina di cui non impariamo mai il nome. Quando lascia Sweet Home, Sethe è ancora incinta, di un quarto figlio. Dopo la morte del proprietario, il signor Garner, la vedova signora Garner chiede al cognato sadico e violentemente razzista di aiutarla a gestire la fattoria.
Il cognato dei Gardner è noto agli schiavi come maestro di scuola e la sua presenza opprimente rende la vita nella piantagione ancora più insopportabile di quanto non fosse prima. Gli schiavi decidono di scappare.
Tuttavia, il maestro di scuola e i suoi nipoti prevedono la fuga degli schiavi e catturano Paul D e Sixo. Il maestro di scuola uccide Sixo e riporta Paul D a Sweet Home, dove Paul D vede Sethe per quella che crede sarà l’ultima volta. E’ancora intenta a correre, avendo già mandato i suoi figli a casa di sua suocera Baby Suggs a Cincinnati.
Incoraggiati dalla recente cattura, i nipoti del maestro di scuola sequestrano Sethe nella stalla e la violentano, rubandole il latte che invece lei avrebbe dato alla sua figlia piccola. All’insaputa di Sethe, Halle sta guardando l’evento nascosto nel solaio sopra di lei, dove giace paralizzato dall’orrore. In seguito, Halle impazzisce: Paul D lo vede seduto vicino a una zangola con burro spalmato su tutto il viso. Paul D, nel frattempo, è costretto a subire l’umiliazione di portare in bocca un morso di ferro.
Quando il maestro di scuola scopre che Sethe ha denunciato i misfatti suoi e dei nipoti alla signora Garner, la fa frustare severamente, nonostante sia incinta. Gonfia e sfregiata, Sethe scappa comunque, ma lungo la strada crolla per la stanchezza in una foresta. Una ragazza bianca, Amy Denver, la trova e la cura per rimetterla in salute. Quando poi Amy aiuta Sethe a partorire il suo bambino su una barca, Sethe chiama questa seconda figlia Denver come la ragazza che l’ha aiutata. Sethe riceve ulteriore aiuto da Stamp Paid, che la conduce con una barca attraverso il fiume Ohio fino alla casa di Baby Suggs. Baby Suggs pulisce Sethe prima di permetterle di vedere i suoi tre figli più grandi.
Sethe trascorre ventotto giorni meravigliosi a Cincinnati, dove Baby Suggs è un predicatore non ufficiale della comunità nera. L’ultimo giorno, tuttavia, l’insegnante viene da Sethe per riportare lei ei suoi figli a Sweet Home. Piuttosto che consegnare i suoi figli a una vita di schiavitù disumanizzante, fugge con loro nella legnaia e cerca di ucciderli. Solo la terza figlia, la figlia maggiore, muore, la gola tagliata con una sega a mano da Sethe. Sethe in seguito fa in modo che la lapide del bambino venga scolpita con la parola “Amato”. Lo sceriffo porta Sethe e Denver in prigione, ma un gruppo di abolizionisti bianchi, guidati dai Bodwin, lotta per il suo rilascio. Sethe torna a casa al 124, dove Baby Suggs è sprofondato in una profonda depressione. La comunità evita la casa e la famiglia continua a vivere in isolamento.
Nel frattempo, Paul D ha sopportato esperienze tortuose in una banda di catene in Georgia, dove è stato mandato dopo aver tentato di uccidere Brandywine, un proprietario di schiavi a cui era stato venduto da un insegnante. Le sue esperienze traumatiche lo hanno portato a rinchiudere h
Sethe trascorre ventotto giorni meravigliosi a Cincinnati, dove Baby Suggs è una predicatrice non ufficiale della comunità nera. L’ultimo giorno, tuttavia, il maestro di scuola viene da Sethe per riportare lei ei suoi figli a Sweet Home. Piuttosto che consegnare i suoi figli a una vita di schiavitù disumanizzante, Sethe fugge con loro nella legnaia e cerca di ucciderli. Solo la terza figlia, la figlia maggiore, muore, la gola tagliata con una sega a mano da Sethe. Sethe in seguito fa in modo che sulla lapide della bambina venga scolpita la parola “Amatissima”.
Lo sceriffo porta Sethe e Denver in prigione, ma un gruppo di abolizionisti bianchi, guidati dai Bodwin, lotta per il suo rilascio. Sethe torna a casa al 124, dove Baby Suggs è caduta in una profonda depressione. La comunità della cittadina evita quella casa e la famiglia continua a vivere in isolamento.
Nel frattempo, Paul D ha sopportato esperienze tremende in una banda di catene (lavori forzati) in Georgia, dove è stato mandato dopo aver tentato di uccidere Brandywine, un proprietario di schiavi a cui era stato venduto dal maestro di scuola.
Una banda di catene è un gruppo di prigionieri incatenati insieme per eseguire lavori umili o impegnativi fisicamente come una forma di punizione.
Le sue esperienze traumatiche lo hanno portato a rinchiudere i suoi ricordi, le sue emozioni e la sua capacità di amare nella “scatola del tabacco di latta” del suo cuore. Un giorno, un fortuito temporale permette a Paul D e agli altri membri della banda della catena di scappare. Paul D si sposta verso nord seguendo la fioritura dei fiori primaverili. Anni dopo, finisce sul portico della casa di Sethe a Cincinnati.
L’arrivo di Paul D al 124 dà inizio alla serie di eventi che si svolgono nel presente lasso di tempo. Quando si trasferisce, Paul D instaura un bellissimo rapporto con Sethe, ma non con la figlia Denver, solitaria, sdegnosa con lui sin dall’inizio. Sethe e Paul D non vedono l’ora di avere un futuro promettente insieme, finché un giorno, tornando a casa da un carnevale, incontrano una strana giovane donna che dorme vicino alla scalinata del 124. La maggior parte dei personaggi crede che la donna, che si fa chiamare Amatissima, sia lo spirito incarnato della figlia morta di Sethe, e il romanzo fornisce numerose prove a sostegno di questa interpretazione (ovviamente è a questo punto che la trama slitta verso il fantastico.
Denver sviluppa un attaccamento ossessivo per Beloved (Amatissima), e l’attaccamento di Beloved a Sethe è altrettanto intenso, se non di più. Paul D e Beloved si odiano a vicenda, e Beloved riesce comunque a tiranneggiare Paul D spostandolo per casa come una bambola di pezza e seducendolo contro la sua volontà.
Quando Paul D apprende la storia della “scelta drammatica” di Sethe, il suo infanticidio, lascia il 124 e inizia a dormire nel seminterrato della chiesa locale. In sua assenza, il rapporto di Sethe e Beloved diventa più intenso ed esclusivo, senza l’ostacolo di Paul D.
Amatissima diventa sempre più violenta, opprimente e parassitaria, e Sethe è ossessionata dalla mania di soddisfare le richieste di Amatissima e farle capire perché l’ha uccisa. Preoccupata dal modo in cui sua madre si sta esaurendo, Denver lascia i locali del 124 per la prima volta in dodici anni per chiedere aiuto a Lady Jones, la sua ex insegnante. Si organizza un gruppo di donne che, sotto la guida di Ella, che aveva lavorato alla Underground Railroad e aiutato la fuga di Sethe, intende esorcizzare Amatissima, cacciando questa presenza dal 124. Quando le donne arrivano a casa di Sethe, vedono Sethe sul portico con Amatissima, che sta sorridendo loro, nuda e incinta.
Il signor Bodwin, che è venuto al 124 per portare Denver al suo nuovo lavoro, arriva a casa. Scambiandolo per il maestro di scuola, Sethe corre dal signor Bodwin con un rompighiaccio. E’trattenuta, ma nella confusione Amatissima scompare, per non tornare mai più.
Successivamente, Paul D torna da Sethe, che si è ritirata nel letto di Baby Suggs per morire. In lutto per la perdita di Amatissima, Sethe si lamenta: “Era la mia cosa migliore”. Ma Paul D risponde: “Sei la tua cosa migliore, Sethe”. Il romanzo quindi termina con l’avvertimento che “la sua non è una storia da tramandare”. «La città, e anche gli abitanti di 124, hanno dimenticato Amatissima come un sogno spiacevole durante un sonno agitato.»
Conclusione
Alla fine del romanzo, il fantasma di Beloved viene esorcizzato grazie alla riapertura della comunicazione tra la comunità e Sethe, che in preda al delirio sta per uccidere l’unico uomo bianco che ha aiutato lei e la figlia, scambiandolo per Schoolteacher. La comunità la ferma sommergendola in una sorta di abbraccio che ne attesta la reintegrazione, e che le permette di fare la pace con un passato che non scomparirà mai del tutto, che non dovrà mai scomparire del tutto e anzi dovrà essere tramandato attraverso la rememory, ma che proprio per questo potrà finalmente essere controllato, rielaborato, e condiviso.
Lisa K. Perdigao “From Classical to Contemporary”